Il 30 novembre alle ore 9.30, presso il salone della Banca di Asti, Piazza Libertà 23 – Asti, si terrà il convegno dal titolo “ Cambiamento climatico e sostenibilità economica nel settore vitivinicolo ” promossa dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e dalla Banca di Asti.
L’evento rappresenta, per il Consorzio e per la Banca, un momento importante di divulgazione e sensibilizzazione dei problemi legati alla crisi climatica che la viticoltura sta affrontando e che riguardano sempre più da vicino le aziende agricole e le cantine coinvolte nel settore. In particolare, l’iniziativa sottolinea l’impegno dei due enti nel trovare una risposta concreta a partire dai dati che la ricerca scientifica e la sperimentazione in ambito agricolo mettono a disposizione.
“ La volontà del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è quella di creare un dialogo tra viticoltori ed enti creditizi affinché possano nascere nuovi interessi e investimenti rivolti alla viticoltura – dichiara il Presidente del Consorzio Vitaliano Maccario. In quanto rappresentanti di piccole e grandi realtà del mondo vitivinicolo del nostro territorio lavoriamo affinché si sviluppino nuove forme di collaborazione e cooperazione che possano aiutare nella crescita e nell’innovazione le realtà che tuteliamo. ”
Illustre il parterre di ospiti presenti al tavolo dei relatori: il Convegno sarà aperto da un ospite d’eccezione, Luca Mercalli , celeberrima firma del giornalismo scientifico, divulgatore e climatologo di grande fama, conosciuto anche per la sua partecipazione al programma televisivo Che tempo che fa , che affronterà il tema legato ai rischi connessi al cambiamento climatico e alle possibili soluzioni che ci saranno in futuro.
A seguire interverrà il professore Luigi Bavaresco , che dopo una lunga carriera accademica in molte parti del mondo è oggi professore di Viticoltura all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Egli tratterà un tema molto caro al Consorzio, del quale si è fatto promotore anche in passato, ovvero l’adattamento della viticoltura al cambio climatico con un approfondimento sui vitigni resistenti studiati tramite le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) .
A prendere la parola sarà poi Mario Fregoni , titolare della Cattedra di Viticoltura presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e attualmente Presidente onorario e membro del Consiglio Scientifico dell’OIV, che parlerà della sperimentazione in corso sulla Vitis Vinifera franca di piede in rapporto alla resistenza agli stress idrici e termici.
Chiuderanno il convegno la Dott.ssa Cristina Mobiglia e il Dott. Francesco Degiovanni affrontando il tema legato al ruolo che gli enti bancari, in questo caso la Banca di Asti , possono avere in merito al finanziamento della ricerca e al sostegno della transizione ambientale.
Il dibattito sarà moderato da Luca Ferrua, Direttore de Il Gusto di Repubblica , testata del gruppo Gedi.
“ In qualità di Banca del Territorio abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta del Consorzio del Barbera d’Asti e Vini del Monferrato di organizzare insieme un evento di particolare attualità, anche a seguito degli eventi calamitosi che nei mesi estivi hanno interessato i nostri clienti. Banca di Asti è un fianco degli imprenditori agricoli per sostenere i loro progetti di adattamento ai mutamenti dell’ambiente ” – afferma il Dott. Enrico Berruti Responsabile del Mercato Imprese Banca di Asti .
Una giornata in cui viticoltura, ricerca e investimenti si incontreranno quindi, parlando del futuro della viticoltura, delle problematiche attuali e future ma soprattutto delle possibili soluzioni che possono essere trovate attraverso la sinergia tra enti, aziende e istituzioni.
IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 400 aziende associate e 13 denominazione tutelate.
Redazione