di Carmen Guerriero
Irpinia, terra di giganti
Territorio denso di storia e dominazioni, tra Etruschi, Sanniti e Romani, dall’alto dei circa 600 metri s.l.d.m, Montefalcione gode di una posizione fortunata e di un terroir straordinario che ne fa una delle aree vitivinicole più prestigiose d’Italia, con due denominazioni d’origine, da vitigni autoctoni caratterizzanti l’areale irpino: Fiano di Avellino docg e Taurasi docg, oltre ad altre denominazioni, tra cui Irpinia doc sottozona Campi Taurasini.
Le nobili origini
La storia dell’azienda Donnachiara risale ad oltre un secolo fa, quando la nobildonna Donna Chiara Mazzarelli, originaria di Maiori, in provincia di Salerno, diede un impulso fondamentale al settore vitivinicolo dell’azienda agricola del marito, il Marchese Antonio Petitto, medico chirurgo, nei terreni tra i comuni di Montefusco, Montemiletto, Venticano e Torre le Nocelle, in provincia di Avellino. E’ a lei che l’azienda è dedicata ed è a lei che le successive generazioni Chiara, nipote di Donna Chiara Mazzarelli Petitto ed Ilaria Petitto, continuano ad ispirarsi.
La filosofia
Condivisione della forza, valori della famiglia, passione per la vigna e per il territorio, sono l’eredità che la quinta generazione dell’azienda raccoglie e rilancia nel futuro, sul fil rouge degli intenti della nobile antenata. Un patrimonio di conoscenze che, come amano dire Chiara ed Ilaria Petitto“superano il solo ritorno economico di qualunque progetto”. Un’eredità importante che da vigore al territorio irpino e ne potenzia il valore, attraverso progetti mirati alla cura dei dettagli ed alla ricerca di una “qualità estrema”.
Azienda moderna
Tecnologia, innovazione, sensibilità ambientale e ricerca della qualità estrema sono i capisaldi del progetto di Ilaria Petitto, ultima generazione dell’azienda che dal 2005, dopo sua madre Chiara, ha preso le redini dell’azienda, coadiuvata da Riccardo Cotarella, tra gli enologi più stimati d’Italia. Le produzioni sono vocàte alle tre Docg irpine del Fiano di Avellino, Taurasi e Greco di Tufo oltre ad Aglianico e Falanghina. La particolare sensibilità per l’uso razionale dei prodotti anti parassitari e non invasivi, l’adozione di impianti di pannelli fotovoltaici per autoprodurre l’energia necessaria ed il riciclo intelligente dell’acqua piovana hanno valso, nel 2018, all’azienda il Premio Legambiente, unica realtà della provincia di Avellino nel rapporto nell’edizione speciale Comuni Rinnovabili 2018. Lo scorso 27 Aprile 2022, Ilaria Petitto è stata eletta vice Presidente del Consorzio tutela Vini d’Irpinia, Pres. Teresa Bruno di Petilia.
(In copertina, da six, Ilaria Petitto e la madre Chiara Mazzarelli Petitto, credit photo@TWMag)
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