Con un valore della produzione di circa 5,5 miliardi nella fase agricola e 16,5 miliardi di quella commercializzata per la fase della trasformazione, il lattiero caseario è uno dei settori trainanti dell’agroalimentare italiano. E il latte, soprattutto nella crescita, secondo evidenze scientifiche rappresenta una delle principali fonti di proteine nobili per la corretta dieta alimentare degli italiani e della popolazione mondiale. Lo sottolinea Confagricoltura alla vigilia della Giornata Mondiale del Latte, che si celebra il 1° giugno.
Guardando agli ultimi anni, l’offerta di latte bovino nazionale è aumentata sensibilmente e l’Italia, dal 2015 ad oggi, è passata dal 75% circa a poco meno del 100% di autoapprovvigionamento, raggiungendo una quasi sostanziale autosufficienza, con una produzione pari a quasi 13 milioni di tonnellate di consegne. Quella di latte ovicaprino, da alcuni anni si attesta stabilmente intorno alle 500mila tonnellate annue.
Gli allevatori hanno “spinto” infatti le produzioni con maggiori investimenti, soprattutto in innovazione, qualità e benessere animale, raggiungendo standard mai conseguiti in precedenza. Il mercato ha premiato questi sforzi e ha chiesto più latte nazionale, anche nel periodo della pandemia.
L’80% della produzione di latte vaccino in Italia è concentrata i quattro regioni (Lombardia 46%, Emilia-Romagna 16%, Veneto 9% e Piemonte 9%). La spesa annua delle famiglie per i prodotti lattiero-caseari è di circa 20 miliardi di euro. Nella sola provincia di Torino si contano 577 allevamenti bovini da latte per circa 44 000 capi allevati. In termini di produzione siamo sulle 352 000 t.
Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino ricorda “la Giornata Mondiale del Latte ci deve portare a diversi spunti di riflessione: dalle caratteristiche nutritive che fanno del bicchiere di latte un alimento insostituibile nell’alimentazione dei bambini all’impegno degli allevatori. Conosciamo tutti la fatica degli agricoltori, sottolineo ancora di più quella degli allevatori che devono quotidianamente essere presenti in stalla per alimentare gli animali e mungere. Impegno, costante, continuo, sovente non remunerato al giusto valore economico. Il legame allevatore/animale è fortissimo e troppo spesso viene scordato.” La Giornata Mondiale del Latte deve portare anche a riflettere su questi lati della vita dell’allevatore e, conclude Visca “questo, ogni volta che consumiamo il latte fresco o nelle sue molteplici declinazioni”.
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