di Liliana Savioli
Liliana buongiorno, finalmente ci incontriamo. Sono arrivata da Lei un poco di tempo fa ma mi ha abbandonata.
Gentilissima buongiorno, felice di incontrarla, mi dispiace ma io bevo pochissimo a casa. Degusto molto per lavoro e a casa preferisco dissetarmi con l’acqua ma quando vengono gli amici allora stappo con divertimento. In questo caso mi è venuta a trovare una mia amica. Una enologa molto brava e assieme ci siamo divertite a fare la sua conoscenza.
E vi siete trovate bene in mia compagnia?
Direi benissimo. Conosco da tempo il suo “Capo”, il Sig. Mario. Che personaggio incredibile. Ora, oltre ai possedimenti in Toscana, ha messo un piedino anche in Veneto e, come da far suo, ha scelto la zona migliore per il Prosecco. La zona di Conegliano Valdobbiadene con le sue pendenze, i suoi terrazzamenti , le sue Rive, la sua biodiversità, i tanti piccoli appezzamenti curati ancora con grande amore.
Insomma il vero Valdobbiadene. Ma anche la zona pianeggiante appena sotto le colline riesce a donare dei prodotti di alta qualità. Come appunto il Donna Gloria Prosecco DOC Extra dry.
Ci ha veramente entusiasmato. Un metodo italiano veramente complesso e completo. Con le sue bollicine non piccolissime ma tantissime e molto persistenti. Ci ha lasciate di stucco il naso con un pera Williams, come è giusto che sia, in evidenza ma avvolta da una brioches con crema pasticcera, una crostata di pasta frolla, la parte iodata del fulmine e per fine delle note di resina secca. Che equilibrio in bocca, la sapidità nasconde la parte zuccherina e la freschezza lo rende agile. Altra sorpresa il finale ammandorlato con un tocco di pepe bianco.
Ma quante belle cose avete scoperto di me, ma mi dica la verità con che cibo mi sposerebbe?
E’ facilissimo trovarle marito, cara Donna Gloria. Un aperitivo con dei crostini al baccalà mantecato? Un risotto di pesce di scoglio? Un coniglio in fricassea? Un plateau di formaggi freschi morbidosi con pane croccante? E posso trovarne altri 100. La versatilità credo sia uno dei suoi pregi maggiori. Sta a Lei scegliere.
Che bellezza, mi intrigano particolarmente i formaggi a pasta molle magari a crosta lavata. Ma meglio non pensarci e lasciare scegliere a chi mi berrà con gusto. Ora la saluto e scappo da altri che mi stanno chiamando e chiedendo interviste. Ma non so se avrò voglia di rilasciarne altre. Anche perché non ho chiesto il permesso alla Piccini 1882 di Mario Piccini. Ma credo ne sarà contento, conoscendolo.
Grazie Donna Gloria, me lo saluti e gli dica che mi farebbe piacere rivederlo. A presto
Liliana SAVIOLI
Giornalista, Padovana DOC, Sommelier, esperto degustatore internazionale e docente, fa parte dell’Associazione ACAUD in qualità di sensorialista.
Cavaliere della Vitovska e Ambasciatrice del Festival Internazionale delle Malvasia di Portorose.
Partecipa regolarmente alle commissioni per la determinazione delle DOC E DOCG del FVG. Collaborazione con Riviste di settore anche come delegata regionale del FVG.