Travel Wine Magazine

Cerca

MERAVIGLIOSA IRLANDA: EMOZIONI DI VIAGGIO IN VERDE SMERALDO – 2° PARTE –

Verde, anzi verdissima, l'Irlanda accoglie i visitatori con un ventaglio di sorprese originali ed inattese: dagli edifici colorati del Latin Quarter, alle casette pastello del pittoresco sobborgo marinaro di Salthill, a Galway, ai vecchi cottage dal tetto di paglia e le pareti cangianti di Doolin, all'imponente Castello di Kilkenny, circondato di rose variegate. E, poi, la famosa birra omonima e le specialità da gustare. Su tutto, il fascino di una bellezza struggente che ruba il cuore.

di Andrea Li Calzi

SILVER STRAND

Silver Strand è una stupenda spiaggia situata a Malin Beg, vicino a Glencolmcille, a sud-ovest della contea di Donegal. L’area geografica in questione corrisponde al nord della repubblica d’Irlanda ed è tra le più panoramiche in assoluto. Meta del cosiddetto turismo “intelligente”, lo stesso che ricerca panorami mozzafiato, imponenti scogliere e tutto il relax che la natura selvaggia è in grado di donare. Da queste parti è possibile respirare l’aria della “vera cultura gaelica”.

Silver Strand beach, Malin Beg, credit@A.Li Calzi-TWM

Dal parcheggio è già possibile ammirare la maestosità delle scogliere e la trasparenza delle acque oceaniche: la tonalità varia dal verde d’Irlanda al blu intenso. Lo spettacolo vero e proprio inizia una volta giunti alla scalinata che conduce alla spiaggia. Il percorso è piuttosto facile, tuttavia ripido, e man a mano che si arriva a destinazione l’ambiente incontaminato prende il sopravvento mostrando un volto di rara bellezza. Non importa che ad illuminare la baia vi siano i raggi de sole o l’ombra delle nuvole, financo la pioggerellina è ben accetta. Questa spiaggia è suggestiva sotto ogni punto di vista, tuttavia portate sempre l’ombrello perché in Irlanda le condizioni meteo variano almeno cinque volte al giorno.

SLIEVE LEAGUE

Le Cliffs of Moher, lo vedremo più avanti, sono le scogliere accessibili più famose d’Irlanda ma non le più alte. Il primato, a livello europeo, appartiene alle Slieve League situate in un’area piuttosto remota della contea di Donegal. Meno conosciute rispetto alle prime, hanno rapito il nostro cuore nonostante la pioggia battente che non ci ha permesso di sostare per più di mezz’ora. Quanto basta per ritrovarsi al cospetto di un panorama mozzafiato: la parete rocciosa, quella di Bunglas, si erge a oltre 600 metri sopra l’oceano.

Slieve League, credit@A.Li Calzi-TWM

Le abbiamo preferite, rispetto alle Cliffs, per il semplice motivo che l’accesso ai vari sentieri è risultato molto più libero, ovvero quasi privo di staccionate. Così facendo la spettacolarità del panorama risulta totale: pare quasi di immergersi, a piè pari, all’interno della classica foto di copertina delle scogliere d’Irlanda presente in quasi tutte le guide turistiche.

LEGGI ANCHE: MERAVIGLIOSA IRLANDA, EMOZIONI DI VIAGGIO IN VERDE SMERALDO – 1. PARTE –

GALWAY

Dopo tanta natura incontaminata è tempo di tornare a visitare le cittadine della repubblica d’Irlanda, e Galway, capoluogo dell’omonima contea e della provincia del Connacht, non poteva certamente mancare. A dire il vero l’abbiamo trovata la più “turistica” del nostro viaggio; indubbiamente il noto Latin Quarter (quartiere latino) offre una miriade di opportunità in termini di locali e servizi e questo non fa che aumentare l’afflusso di gente a tutte le ore. Passeggiando per i vicoli del distretto sopracitato, è impossibile non ammirare la miriade di colori dei tanti edifici che caratterizzano questo pittoresco angolo di Galway. Cittadina universitaria, è dunque possibile incontrare turisti provenienti da ogni parte d’Europa. Considerando il periodo estivo abbiamo incontrato molti genitori in visita ai loro figli, tra cui tantissime famiglie italiane.

Galway, quartiere latino, credit@A.Li Calzi-TWM

Usciamo dal Latin Quarter è ci dirigiamo a mio avviso nella zona più suggestiva. Sto parlando del sobborgo di pescatori denominato Claddagh: ″Passeggiare fra chiuse, cigni, barchette colorate e prati con le porte da rugby significa respirare appieno l’aria di questa città, un luogo romantico e speciale”.

Da queste parti nacque l’anello più famoso d’Irlanda. Alla fine del centro storico, nella parte finale di Quay Street, incontriamo il mare; proseguendo in corrispondenza del ponte, sulla sinistra il cinquecentesco Spanish Arch. Proseguendo dritti si arriva dinnanzi ad uno degli scorci più fotografati di Galway: The Long Walk, ovvero una lunga fila di graziose casette dai colori pastello che costeggiano la foce del fiume. Proseguendo per la strada principale è possibile giungere a Salthill, un pittoresco sobborgo marino lungo circa due chilometri che costeggia il mare. Si affaccia sulla baia di Galway ed è il più vecchio e grande quartiere dell’intera cittadina irlandese.

DOOLIN

Giungere alle Cliffs of Moher e non visitare prima l’attiguo villaggio di Doolin, equivale ad assistere alla finale dei mondiali di calcio senza consumare l’immancabile frittatona di cipolle fantozziana, innaffiata da litri di birra gelata; insomma un errore imperdonabile. Immense distese di campi verdi, mucche al pascolo e una vista sul mare a dir poco commuovente, così come i vecchi cottage dal tetto di paglia e le pareti colorate dai toni pastello. Un incanto!

Doolin, credit@A.Li Calzi-TWM

CLIFF OF MOHER 

Le Cliffs of Moher sono imponenti scogliere alte 214 metri a strapiombo sul mare. Rappresentano da sempre una delle attrazioni turistiche più conosciute d’Irlanda.

Complice una giornata di sole intervallata da brevissime pioggerelline, abbiamo incontrato un luogo affascinante e spettacolare tanto quanto frequentato dal turismo di massa. Non poteva essere altrimenti tuttavia il lungo percorso (8 km) che costeggia le cascate assicura una certa fruibilità del paesaggio, nonostante le staccionate posizionate per motivi di sicurezza impediscano, a tratti, di godere appieno dell’incantevole vista sull’oceano.

KILKENNY

L’ultima tappa del nostro viaggio è stata la cittadina medievale di Kilkenny, situata nella parte meridionale della repubblica d’Irlanda, a circa 126 km da Dublino in direzione sud. Capitale dell’omonima contea è un vero e proprio gioiello che vede al centro incastonato un diamante: il Castello di Kilkenny.

Kilkenny, Castello, credit@A.Li Calzi-TWM

Fondato poco dopo la conquista normanna dell’Irlanda venne ampliato, ricostruito e modificato allo scopo di adattarsi alle tante vicissitudini, e cambiamenti, avvenuti durante ben 800 anni di storia. Oltre cinquanta acri di terra danno vita ad un maestoso parco composto da alberi da frutta, roseti, boschi e un laghetto artificiale: un insieme di elementi che oltre ad abbracciare il castello rendono l’esperienza della visita pressoché indimenticabile. Perché non concedersi inoltre una romantica passeggiata, magari in compagnia della propria amata, fra antiche casette colorate immerse nel verde e affacciate sul fiume Nore?

Kilkenny, passeggiata, credit@A.Li Calzi-TWM

A tal proposito è d’obbligo seguire Jone’s Quay, un incantevole percorso che costeggia il sopracitato affluente. Kilkenny, anche nota per la celebre birra rossa omonima, offre una vasta scelta di pub dov’è possibile consumare piatti tipici irlandesi in abbinamento: Irish stew, seafood chowder, colcannon, fish and chips o Shepherd’s pie.

Kilkenny, credit@A.Li Calzi-TWM

Nota anche per la grande tradizione musicale, ogni anno svariati eventi culturali arricchiscono la proposta che l’amministrazione riserva ai propri turisti. Le performance degli artisti all’interno dei pub tuttavia, durante l’ora dell’aperitivo e della cena, assicurano alcuni tra i momenti realmente indimenticabili del soggiorno a Kilkenny, tappa che consigliamo vivamente.

@Riproduzione riservata

Andrea Li Calzi
Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021  ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore.

News

Attualità

I nostri sponsor

I nostri partner