Redazione
Un racconto “del buono e del bello” del Piemonte
La guida, curata da Gianluca Montinaro e pubblicata da Post Editori, si è confermata come un vero e proprio racconto del patrimonio enogastronomico piemontese. Con la sua presentazione di 150 ristoranti, 30 pizzerie, 50 vini e 45 prodotti tipici, il volume offre una panoramica completa delle eccellenze regionali, selezionate secondo rigorosi criteri di qualità e autenticità.
Premiazioni e riconoscimenti
Durante l’evento, sono stati assegnati prestigiosi riconoscimenti ai protagonisti della scena enogastronomica regionale:
– Elide Mollo Cordero de Il Centroa Priocca (Cuoco dell’Anno, premiata da Inalpi )
– Michelangelo Mammoliti dell’Hotel Il Boscareto – La Rei Naturaa Serralunga d’Alba (Piatto dell’Anno, premiato dal Consorzio Crudo di Cuneo Dop)
– Nino Rocca del ristorante Felicin a Monforte d’Alba (Pasta dell’Anno, premiato da Rana)
– Gian Piero Vivalda e Luca Morando dell’Antica Corona Reale a Cervere (Dolce dell’Anno, premiati da Agrimontana)
– Ugo Alciati del ristorante Guido a Serralunga d’Alba (Grissino dell’Anno, premiato da Mario Fongo)
– Massimo Raugi di Villa Crespi a Orta San Giulio (Sommelier dell’Anno, premiato da G.D. Vajra)
– Davide Franco di Piazza Duomo ad Alba (Maître dell’Anno, premiato da La Viarte)
– Federica Giovio dell’Osteria Arborina a La Morra (Servizio dell’Anno, premiata da Filippi)
– Famiglia Bardone del ristorante Del Belbo – Da Bardon a San Marzano Oliveto (Miglior Cucina di Tradizione, premiata da Berto’s)
– Pier Giuseppe e Caterina Viazzi del ristorante Arianna a Cavaglietto (Premio alla Carriera, premiati da Igor)
– Riccardo Giovannini de La Casetta del Gad a Oulx (Pizza dell’Anno, premiato da Mulino Caputo)
– Ristorante 48h a Sant’Antonino di Susa (Pizza Gluten Free dell’Anno, premiato da Mulino Caputo)
Un’opera che va oltre la semplice guida
Gianluca Montinaro, storico delle idee, professore universitario e membro del comitatodi direzione della Guida EspressoRistoranti d’Italia, ha sottolineato come “Piemonte a Tavola 2025” non si limiti ad essere un semplice elenco, ma si proponga come una “descrizione a tutto tondo delle culture enogastronomiche regionali”.
L’obiettivo, come evidenziato nella prefazione, è quello di “tracciare un racconto del gusto e dei prodotti, dei territori e delle tradizioni, delle capacità dei singoli e dell’entusiasmo delle comunità”.
La presentazione della guida “Piemonte a Tavola 2025” si è rivelata un importante momento di celebrazione e riconoscimento per l’eccellenza enogastronomica piemontese, confermando il ruolo fondamentale di questa pubblicazione nel promuovere e valorizzare il patrimonio culinario della regione.