Federica Boffa Pio, quinta generazione dell’omonima storica cantina di Alba, a Palazzo Petrucci di Napoli, per raccontare la storia e l’eccellenza delle Langhe, dei suoi vini e del lavoro appassionato che prosegue nel segno dello sviluppo e della coerenza
INTERPRETAZIONI DEL TERRITORIO: A NAPOLI CON FEDERICA BOFFA PIO
Nella vita nulla è affidato al caso. Può succedere che a Napoli, la città del sole, una pioggia fastidiosa ed inaspettata diventi assoluta protagonista di una serata di metà maggio, e nel contempo che nelle accoglienti ed eleganti sale di Palazzo Petrucci, di certo tra le location più esclusive della città, siano protagonisti indiscussi pregiati vini di una cantina piemontese che per storia, passione e dedizione, rappresenta da decenni il Barolo ed il Barbaresco nel mondo: Pio Cesare.
Una presentazione a Napoli, dunque, città simbolo di un nuovo rinascimento turistico e culturale, fortemente voluta dalla proprietà con l’autorevole presenza di Federica Boffa Pio.
IMPRENDITORI DI SUCCESSO AD ALBA, DAL 1881
Fu la felice intuizione dell’imprenditore albese Cesare Pio che iniziò a produrre, quasi un secolo e mezzo fa, una piccola quantità di vini provenienti dalle colline del Barolo e del Barbaresco, a dare il là ad una delle realtà più rinomate del panorama vitivinicolo italiano. Da allora una ferma vocazione di famiglia, con il susseguirsi di cinque generazioni, tutte ispirate da grande operosità, saggia filosofia aziendale e costante ricerca dell’alta qualità senza compromessi, ha consentito alla Pio Cesare di inanellare una serie di brillanti successi imprenditoriali in Italia e all’estero.
Da sempre, l’azienda è situata nel suggestivo centro storico di Alba, ma è già prevista l’apertura, entro i prossimi tre anni, di un’altra cantina moderna e funzionale, dotata di un collegamento sotterraneo con l’attuale sede. Ad oggi, Pio Cesare conta su ottanta ettari di vigneti di proprietà, ubicati in differenti posizioni collinari ed in più comuni limitrofi, quasi tutti nelle aree del Barolo e del Barbaresco.
ECCELLENZA, STILE DI FAMIGLIA
Esposizione dei vigneti, composizione del suolo, microclima ottimale, così come la costante applicazione di pratiche sostenibili senza alcun utilizzo di prodotti chimici, sono solo alcune delle caratteristiche che consentono, annualmente, una produzione di vini dalla elevata qualità. Una significativa collezione di eccellenze: Barbera d’Alba doc, Dolcetto d’Alba doc, Langhe doc da Nebbiolo 100% oppure in abbinamento con altri vitigni, ed i bianchi Piodilei Langhe doc Chardonnay e Blanc Langhe doc Sauvignon, tutti ottenuti seguendo fedelmente i dettami dello stile di famiglia che vuole ogni vino come perfetta sintesi ed espressione del territorio.
BAROLO PIO E BARBARESCO PIO 2019: UNA STRAORDINARIA VENDEMMIA
Ma i due vini icona della Pio Cesare sono i docg Barolo Pio e Barbaresco Pio che conservano la storica etichetta immutata dal 1881. In particolare, la vendemmia 2019 è stata lenta e straordinaria perché figlia di un’annata caratterizzata da stagioni dalle condizioni climatiche molto favorevoli. “Sembra sia stata una vendemmia d’altri tempi, come quella che raccontavano i miei nonni spiega Federica Boffa Pio – la maturità è stata raggiunta lentamente senza picchi termici troppo importanti e questo, per un vitigno come il Nebbiolo caratterizzato da un ciclo vegetativo molto lungo, è fondamentale. Barolo e Barbaresco 2019 presentano un colore decisamente affascinante ed acceso”.
All’evento napoletano, in apertura, i vini Piodilei e Blanc hanno mostrato in versione “bianco” tutta la complessità e l’eleganza dei terroir di provenienza. Quindi in scena i tre rossi docg: Barolo 2019, il classico ed iconico della cantina, Barolo Mosconi e Barolo Ornato. Questi ultimi due prendono nome dalle due singole sottozone di provenienza situate nei piccoli comuni di Monforte d’Alba e Serralunga d’Alba.
Con caratteristiche qualitative eccellenti, sono nati per valorizzare anche le potenzialità di una singola vigna.
Ai cinque vini Pio Cesare sono state sapientemente abbinate le ricercatissime pietanze di Lino Scarallo, noto chef del ristorante stellato Palazzo Petrucci.
Alberto De Rogatis
Alberto De Rogatis
Giornalista dal 2009, appassionato di turismo, enogastronomia ed arte. Esperto in marketing e comunicazione, inizia negli anni ’90 come copywriter in agenzie di pubblicità. Ha al suo attivo campagne in Italia ed Estremo Oriente; è cofondatore del Premio Spot School Award per giovani creativi.
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