di Sara Iannaccone.
Polonia, giovane e dinamica.
Una storia millenaria e città affascinanti rendono la Polonia una destinazione quanto mai attraente per i viaggiatori di tutto il mondo. In particolare, negli ultimi anni, la tendenza alle mete green, con la ricerca di vacanza in modalità benessere ha valorizzato itinerari turistici al di fuori dei grandi centri urbani, dove poter scoprire un’inaspettata varietà di paesaggi, lingue, tradizioni ancora autentiche. Con i mezzi pubblici, in camper, in bici in auto o anche semplicemente a piedi, la Polonia strizza l’occhio alle vacanze con un approccio slow.

Pomerania, dalle dune del baltico alla Casciubia, la terra dei giganti
La Pomerania si estende nell’area nord-occidentale della Polonia, sulla costa baltica. Fuori dalle grandi città portuali, in particolare dal capoluogo Danzica, la fascia costiera è contraddistinta da immense spiagge bianche pettinate dalla brezza marina, che formano uno strano scenario all’apparenza desertico.
Un’esperienza imperdibile è quella delle ‘dune mobili’ del Parco Nazionale Słowinski, dove il vento plasma ondulate forme di sabbia bianca che si alzano fino a 40 metri, arrivando a coprire interi boschi o a svelarne di altri, sepolti nel corso di secoli e cristallizzati dalla salsedine.
A pochi chilometri da Danzica si estende, invece, la Casciubia, una regione nella regione, la cui popolazione è contraddistinta da una propria realtà linguistica e culturale distinta e autonoma da quella Polacca. Priva di grandi centri urbani, la Casciubia è invece una terra ricca di laghi, che secondo la leggenda non sono altro che le impronte lasciate dai giganti che l’avrebbero fondata. Nei piccoli villaggi casciubi, lontano dalle realtà industriali, incontrerete botteghe a conduzione familiare dove potrete ammirare il pregiato artigianato locale, perdendovi tra i profumi di una cucina tradizionale e genuina.
Un vero è proprio monumento alla cultura casciuba è il Parco Etnografico Casciubo, museo en plein air dell’architettura regionale che raccoglie fienili, chiese, mulini e scuole, con edifici in legno che vanno dal XVIII secolo ai giorni nostri. Situato in un minuscolo villaggio sulla riva del pittoresco lago Wdzydze, il parco è raggiungibile in autobus da Koscierzyna e Danzica.

A Przywidz, Lawendowa Osada, è un vero e proprio paradiso della lavanda, costituito da tre cottage indipendenti realizzati interamente in legno, dove sarete letteralmente immersi negli odori e nei colori di enormi campi di questa eccezionale pianta, coltivata qui organicamente e senza pesticidi.
A Laskowice, Osada Słomiany Zapał: Domek Pączek ha casette tradizionali in paglia e argilla nella foresta Tochula, con sauna ed escursioni in barca a remi sul lago.
Bassa Slesia, dagli gnomi di Breslavia ai monti Sudeti
La Bassa Slesia, per la sua peculiare posizione geografica, a cavallo tra Polonia, Repubblica Ceca e Germania, costituisce da sempre un crocevia di etnie diverse che caratterizzano il milieu culturale delle piccole e grandi città che sorgono nella regione.

È incredibilmente facile perdersi tra le stradine del colorato centro storico medievale di Breslavia, ma vi sfidiamo a cercare, in giro per la città, le oltre 300 statue di gnomi.
La Bassa Slesia, tuttavia, ha molto altro da proporre, come la miniera d’oro Kopalnia Zlota a Zloty Stok, sul confine ceco. Il secolare sito estrattivo mette a disposizione, oltre alla visita guidata alla miniera, tour sotterranei in barca e la fedele ricostruzione di un villaggio minerario medievale, dove sarete protagonisti di un vero e proprio viaggio nel tempo, divertendovi ed imparando le antiche tecniche estrattive su veri macchinari d’epoca.
Centro minore ma altrettanto pittoresco della Bassa Slesia è Boleslawiec, famosa per le tradizionali ceramiche con decorazioni folk, vera eccellenza dell’artigianato polacco esportato in tutta la nazione. Dipinte a mano o con la tecnica ‘a timbro’, le ceramiche di Boleslawiec presentano singolari decorazioni a pois di un acceso blu su fondo bianco o viceversa.
Sul confine ceco si sviluppa la catena montuosa dei Sudeti, coperta da fitte foreste e peculiari formazioni rocciose come quelle di Gory Stolowe. A Karpacz, nel Parco Nazionale dei Karkonosze, sorge un edificio incredibile: il Tempio Wang, realizzato all’inizio del XIII secolo in Norvegia in lunghe assi verticali in legno senza utilizzare un singolo chiodo. Sarà poi smontato e trasferito nell’Ottocento a Karpacz per volere di Federico Guglielmo IV di Prussia. A Janice, Dzikie Roze, è un pittoresco agriturismo in un’antica casa di mattoni arredata con mobili d’epoca e una cucina km 0. A Leszczyniec, Kryjowka. Jurty ukryte wsrod zieleni, è un glamping suggestivo dove dormirete nelle tende Yurta a contatto con la natura.
Wielkopolska, la bella regione in cui è nato lo stato polacco.
Proprio qui è nata la prima dinastia reale, i Piast, che hanno stabilito il loro potere costruendo delle maestose roccaforti. L’omonimo “Itinerario dei Piast” è il principale itinerario turistico della regione che passa attraverso le rovine di Ostrów Lednicki, di Giecz e Grzybów, le cattedrali gotiche di Poznań e Gniezno, le abbazie cistercensi medievali di Ład e Wągrowiec.

Poznan è il bel capoluogo della regione che offre tante attrazioni e golosità, come la birra, di tradizione millenaria, ma è il cornetto di San Martino, a marchio IGP, il potente protagonista gastronomico. Le sue origini risalgono a prima del Cristianesimo, quando nei rituali propiziatori legati al culto di Cerere, si offriva alla Madre Terra un pane ripieno dalla forma a mezzaluna.Tale usanza, successivamente ripresa dalla tradizione cristiana, ne fissò la ricorrenza alla festa di San Martino dell’11 novembre, giorno in cui, ancora oggi, ogni pasticciere prepara i tipicio cornetti ripieni di semi di papavero bianco, vaniglia, datteri schiacciati e fichi secchi, zucchero, crema, uvetta, burro e buccia d’arancia per donarli ai più bisognosi. Nel cuore di Poznań, è stato istituito anche il Museo Vivo del Cornetto, dov’è possibile vivere l’esperienza di preparare i famosi cornetti con le proprie mani.
Santacroce, piccola regione dalle grandi sorprese
La Regione Świętokrzyskie (Santacroce), nel cuore della Polonia, è una delle più piccole regioni. Visitandola a passo lento, resterete colpiti e sorpresi dai Monti Świętokrzyskie, l’imponente selva di abeti, i relitti di antiche credenze e leggende sulle streghe del monte Łysa Góra, e soprattutto dall’atmosfera di mistero e magia in una zona naturalisticamente, culturalmente e storicamente ricca.

In direzione nord troviamo il Parco Nazionale Swietokrzyski, contraddistinto da formazioni rocciose antichissime e meta privilegiata per gli escursionisti per i pittoreschi cumuli di selce tigrata, detta anche “il diamante polacco”. Imperdibile infatti una visita alle antiche Miniere di Selce a Krzemionki, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, dove questa pietra ha una struttura unica al mondo.
Lungo l’antica via dei pellegrini del monastero della Santa Croce, tra querce millenarie, incontrerete villaggi medievali come Sandomierz, dove vale la pena fermarsi ad ammirare il panorama fiabesco sulla Vistola ed assaggiare le prelibatezze uniche della cucina locale come kasioki e spyrok, realizzate secondo antiche ricette e con ingredienti Km 0.
A Blizyn. Chata pod Świnią Górą è una Guesthouse nel cuore della foresta in cui si organizzano escursioni a cavallo, a piedi o in canoa alla scoperta degli antichi monti Swietokrzyski.
A Baszowice, Jurta na farmie z osiołkami è per gli avventurosi, glamping con tende yurta, dove assaporare la cucina dei monti Swietokrzyski e provare l’onoterapia con decine di asini amanti delle coccole.
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