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LA QUALITÀ DEL VINO E’ NEL CORAGGIO DI ASPETTARE

Cambiamenti climatici e incognite stagionali sono fattori che impongonodi fare i conti con le esigenze economiche. L'attesa diventa un atto di coraggio di tanti produttori vitivinicoli sulle sponde del Lago di Garda che, però, ripaga sempre.

Alta qualità e buona freschezza sono le caratteristiche delle uve dei vitigni affacciati sulle sponde del Lago di Garda, un territorio particolarmente fecondo, compreso tra colline moreniche, pendici delle Prealpi e riviere del lago, con un microclima mite, adatto a varie colture, come ulivo, agrumi e vite, la più antica, come emerge da scritti di Virgilio, Plinio, Strabone e Svetonio.

La DOC Garda Classico, ottenuta nel 1996, è riferita solo a sette comuni: Padenghe del Garda, Soiano del Lago, Polpenazze del Garda, San Felice del Benaco, Manerba sul Garda, Moniga del Garda, e Puegnago del Garda, comprendendo l’area più estesa della provincia, dai rilievi costieri del lago da Pozzolengo a Limone al confine della provincia di Trento, fino a lago d’Idro e, infine, in Valtenesi, zona di produzione elettiva, con diverse varietà Bianco, Chiaretto, Rosso, Rosso Superiore e Groppello, anche nella versione Riserva, il vino più caratteristico in Valtenesi, lato Brescia, di grande ed antica tradizione dalle origini antichissime, addirittura etrusche.

Il termine della vendemmia 2023 segna, per i viticoltori locali, il tempo di bilanci.
Sebbene gli eventi climatici nel corso dell’annata non siano stati particolarmente favorevoli, l’annata ha comunque concesso aspetti interpretativi positivi.
Grazie alla marcata escursione termica “giorno-notte”, presente fin da tutta la primavera fino alla prima decade di luglio ed ai pronti interventi nella gestione dei suoli, si è riusciti ad ottenere un ottimo e sorprendente sviluppo vegetativo.
In particolar modo, le basse temperature sono state fondamentali per consentire ai vini dedicati ai Valtènesi Rosé e allo Chardonnay e Pinot Nero destinati al Metodo Classico di esprimersi con eccellente eleganza e promettente longevità. Le abbondati piogge di fine primavera hanno avuto in qualche caso come conseguenza un incremento del peso dei singoli grappoli che ha comportato poi durante la vendemmia una necessaria accurata selezione dei medesimi.

Attendere che la maturazione delle uve sia compiuta è un atto di coraggio e Costaripa si impone di compierlo ad ogni vendemmia. Nonostante negli ultimi anni il clima non abbia sempre favorito il mondo dell’agricoltura. – spiega Gherardo Vezzola, titolare, con il papà Mattia dell’azienda vitivinicola locale Costaripaabbiamo sempre corso il rischio di attendere la corretta maturazione del grappolo, per poter poi ottenere la massima espressione organolettica del mosto e dei conseguenti vini. Questi pochi ma fondamentali principi accompagnano da sempre la nostra immutata filosofia, per noi vanto e a sostegno di una straordinaria tradizione.”

(In copertina, grappolo di uve Groppello, credit@Costaripa)

a cura di Sara Iannaccone

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