di Carmen Guerriero
Non è un mistero che qui, al sud, la famiglia sia a vocazione matriarcale. Figlia, moglie, madre, zia, nonna, la donna è il perno su cui poggia la stabilità emotiva ed affettiva di ogni famiglia. Non solo. Abilità domestica, innato senso della lotta allo spreco, pazienza, perseveranza e creatività ne fanno anche il perno economico. Generazioni di donne hanno tramandato sapienze millenarie, oggi tesori incommensurabili per le comunità di ogni territorio.
Proprio per tutelare questa immensa ricchezza culturale e gastronomica, l’ARL, Associazione Ristoratori Lubrensi, presidente Francesco Gargiulo, che riunisce circa 60 ristoratori di Massa Lubrense, pittoresca località in penisola sorrentina, organizza, con il Patrocinio del Comune di Massa Lubrense, la I edizione de “La Tavola dei 300”, uno speciale evento gastronomico che si svolgerà a Massa Lubrense dal 19 al 20 Giugno, con la partecipazione di chef stellati, ristoranti Slow Food e Michelin Stars, per presentare le prelibatezze locali, celebrare la tradizione enogastronomica locale e valorizzare i piccoli borghi.
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Come quello dell’Annunziata, piccola frazione di Massa Lubrense, borgo d’altri tempi immerso in agrumeti, oliveti e vigneti, affacciato sull’isola di Capri e i suoi Faraglioni. Un incanto! Qui, Maria Aprea è l’instancabile ambasciatrice di questo territorio baciato dal sole e benedetto da Dio, custode di tradizioni, segreti e esperienze intrise nella sua educazione familiare. Con il marito Tonino Mazzola, Presidente onorario dell’ARL, le figlie Amelia e Alessia, conduce lo storico Ristorante “La Torre One Fire“, dove ogni piatto è un viaggio nelle tradizioni familiari e culturali di intere comunità locali.
Una cucina semplice, casalinga, ricca di profumi e sapori, che utilizza solo prodotti locali e di stagione, con cotture brevi per valorizzarne tutte le proprietà che Maria e la figlia Amelia, in sala, non mancano di specificare, arricchendole di particolari e di aneddoti di quotidiana familiarità.
La carrellata degli antipasti è uno spettacolo per i sensi! Sfilano in gioiosa progressione, i totani e patate, treccione di fiordilatte e pomodoro cuore di bue, varietà di formaggi, zuppa di cozze, crocchè e mozzarella in carrozza, insalata di calamari, arancini di mare, calamarelle, gamberetti di Crapolla. “Ho tante altre specialità ancora da farvi assaggiare”– aggiunge Maria, con gli occhi che sorridono e la dolcezza sul volto. Decliniamo a malincuore, riservandoci questo piacere ad una prossima visita.
Ecco che, poi, arrivano sul tavolo i Ravioli alla caprese “di Maria“, con pomodorini del piennolo, cacioricotta, maggiorana e basilico freschi, rigorosamente tirati a mano, sfoglia “a mestiere”! Imperdibili! Dovete assaggiare un trancio di Ricciola agli agrumi pescata– sottolinea Amelia, al largo di Capri, su scarole dell’azienda locale Secularis e olive caiazzane, presidio Slow Food. Come resistere?
E se qualcuno dubitasse sul dolce, ecco la mitica Caprese al limone ( in copertina@TWM), non un limone qualsiasi, ma il Limone “Femminiello” di Massa Lubrense, famoso per il suo profumo intenso e la dolcezza. Semplicità ricca di emozione. Chiusura coerente, con il liquore al finocchietto selvatico, quello che, rigoglioso e profumatissimo, ricopre in questo periodo i dolci declivi degradanti fino al mare, di fronte l’isola di Capri.
Su tutto, il grande senso di ospitalità della famiglia Mazzola, fiera e orgogliosa dell’impegno quotidianamente profuso, attraverso le sue specialità, nella comunicazione dei valori del territorio.
Un grande lavoro di squadra, condiviso anche con tutti i colleghi ristoratori dell’ARL.
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