Il 2024 segna un traguardo importante per l’Associazione Produttori del Nizza che celebra il decimo anniversario dalla nascita della denominazione.
Per raccontare e condividere questo importante traguardo con tutti gli operatori del settore l’Associazione organizza “Forum Nizza in Tour”, una serie di seminari esclusivi focalizzati sulla DOCG Nizza, frutto della collaborazione con le principali associazioni di sommelier e degli assaggiatori d’Italia.
“Questo ciclo di masterclass è stato pensato per esaltare una delle denominazioni più affascinanti e storiche del nostro panorama vitivinicolo – così Stefano Chiarlo, Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza – mirando a coinvolgere professionisti e sommelier. Il nostro desiderio è che questi operatori si appassionino al Nizza DOCG e ne diventino ambasciatori, illustrando con competenza la nostra denominazione e il suo variegato territorio.”
Le masterclass, organizzate in sinergia con le associazioni AIS, ONAV, FIS e Bibenda, si svolgeranno da marzo a novembre, con un programma di 8 appuntamenti che toccheranno diverse città italiane.
Ogni incontro sarà un’occasione per approfondire la conoscenza del Nizza DOCG attraverso due prospettive: l’esplorazione delle sue varie sfumature, comparando vini della stessa annata ma di terroirs diversi, e l’analisi della sua evoluzione nel tempo.
Programma:
Il viaggio attraverso l’eccellenza del Nizza DOCG inizia il 26 marzo con l’evento di Bibenda a Roma, seguito da un appuntamento il 9 aprile a Milano con l’AIS. Il calendario prosegue con il seminario del 19 aprile a Cremona con l’ONAV, per spostarsi poi a Verona il 10 ottobre, a Monza il 24 ottobre con l’AIS. Il tour prosegue il 7 novembre a Torino con l’ONAV e si conclude con due incontri, il 15 e il 19 novembre, a Brescia e Torino, entrambi ospitati dall’AIS.
Questi eventi, oltre a essere altamente formativi, saranno anche l’occasione per ripercorrere la straordinaria evoluzione della DOCG Nizza in questi dieci anni. Stefano Chiarlo evidenzia infatti come nel 2012-2013, sotto la guida del presidente Gianluca Morino, l’Associazione ha iniziato la trasformazione con la richiesta di una nuova denominazione per il Nizza, approvata nel 2014, marcando l’annata come la prima Nizza DOCG. In quel periodo, sono state introdotte anche le versioni Riserva e la menzione delle vigne di provenienza. Successivamente, sotto la presidenza di Giovanni Bertolino, nel 2018 è stata realizzata una dettagliata mappa del territorio del Nizza in collaborazione con Enogea, definendo le zone di produzione e i cru, evidenziando l’impegno continuo di ogni presidente verso l’arricchimento e il riconoscimento della denominazione.
Dinamico, vivace e vitale il fermoimmagine che emerge a guardare lo stato attuale della Denominazione a conferma della forza e dell’appeal che la DOCG Nizza riveste nel panorama vinicolo nazionale.
“La crescita degli associati e del numero di bottiglie prodotte è stata costante” afferma Stefano Chiarlo. “Tra il 2022 e novembre 2023, abbiamo visto un aumento del 27% nelle vendite, passando da 796.000 a 970.000 bottiglie, con un totale di 1.050.000 bottiglie nel 2023. Questo dato è significativo se consideriamo che nel 2016, con il debutto del Nizza DOCG e solo 35 produttori, vendemmo 315.000 bottiglie. La crescita annua si è mantenuta costante negli anni tra il 10% e il 15%, culminando in un notevole incremento nel 2023. Nei primi due mesi del 2024, abbiamo registrato un ulteriore aumento del 20%, un risultato senza precedenti nel panorama delle DOC e DOCG nazionali.” Con uno sguardo rivolto al futuro, l’Associazione Produttori del Nizza è ora impegnata nell’ambizioso progetto di zonazione, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente il valore e il riconoscimento della DOCG Nizza attraverso l’introduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive. “Questo è un altro fondamentale passo di un cammino che continuerà a portare in alto il nome del Nizza nel mondo del vino” conclude Chiarlo.
Nizza DOCG
Prodotto con il 100% di uve Barbera, il Nizza DOCG è un vino che nasce nel cuore del Monferrato, tra il torrente Belbo e il Rio Nizza, in un’area che racchiude ben 18 comuni che rappresentano l’eccellenza nell’ambito della vasta area di produzione della Barbera d’Asti. Dal 2002, l’Associazione Produttori del NIZZA si impegna per tutelare e promuovere questa ricchezza enogastronomica.
a cura di redazione