Travel Wine Magazine

Cerca

CONEGLIANO VALDOBBIADENE, VIAGGIO NELLE ECCELLENZE DI UN TERRITORIO STRAORDINARIO

di Carmen Guerriero

CONEGLIANO, CITTA’ D’ARTE E DI SPIRITUALITA’

Un viaggio nell’areale di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, tra i vini spumanti più apprezzati al mondo per eleganza e profumi fruttati e floreali, non può non iniziare da Conegliano Valdobbiadene, area collinare nel Nord Est d’Italia, a 50 km da Venezia e circa 100 dalle Dolomiti.

A ridosso delle Prealpi Trevigiane, la città di Conegliano ruota intorno al cuore spirituale e architettonico del Duomo di Santa Maria Annunziata e S. Leonardo, fondato nel 1345 sotto l’auspicio della confraternita laica detta “dei Battuti”. Nata intorno al 1260 in Umbria e, poi, approdata a Conegliano, l’antica Confraternita è approdata fino a noi grazie all’opera di appassionati cultori volontari che ne custodiscono memorie e tradizioni e si adoperano con progetti solidali per finanziarne il restauro.

sala dei Battuti, Duomo Conegliano@TWM

E’ Lucio Gava che ci introduce alle meraviglie di questa Sala dei Battuti, costruita a fine 300, nata come luogo di incontri consiliari della confraternita è un vero capolavoro artistico, coperta da un magnifico soffitto ligneo a lacunari e decorata con affreschi che narrano storie dell’Antico e del Nuovo Testamento.

sala dei Battuti, Conegliano@TWM

Un centro storico tranquillo e ricco di fascino, con strade medievali, palazzetti veneti e un portico gotico del XIV-XV secolo, piazze e monumenti storici, in primis, l’Istituto Enologico Conegliano, la prima scuola enologica italiana fondata nel 1876, che ha contribuito allo sviluppo della viticoltura e dell’enologia nella regione. Tant’è che l’istituto ha rielaborato il metodo Martinotti, “metodo Conegliano Valdobbiadene” per consentire al Prosecco Superiore di mantenere intatta tutta la freschezza e la vitalità tipica dell’uva glera (minimo 85%).

Qui da più di tre secoli, su un ’area di produzione estesa su 15 comuni, il cuore del mondo del Prosecco, si coltivano le uve del vitigno glera che danno origine al Prosecco Superiore, denominazione storica italiana riconosciuta nel 1969, successivamente, nel 2009, classificata come Denominazione di Origina Controllata e Garantita (DOCG) massimo livello qualitativo italiano. Ad essa si affiancano la DOCG Asolo e la DOC Prosecco, estesa su 9 province di Veneto e Friuli Venezia Giulia, creata per proteggere il patrimonio viticolo del Prosecco e tutelarlo nel mondo.

LEGGI ANCHE: LE MAGNIFICHE COLLINE DEL PROSECCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE: RISORSA E OPPORTUNITA’

Conegliano, i bei palazzi medievali@TWM

CONTI DI COLLALTO, ARMONIA E STILE ULTRAMILLENARIO 

A breve distanza, a Susegana, dal 1110  il casato della famiglia dei Conti di Collalto, di generazione in generazione, presidia le antiche colline del bosco del Montello e della Curtis di Lovadina, vasta pianura di prati, pascoli e vigneti ai piedi delle colline trevigiane, divenute nel tempo il cuore nobile del prosecco Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG . Spirito di lealtà e rispetto verso il territorio sono l’eredità del Medioevo a tutela dell’equilibrio naturale e valorizzazione delle caratteristiche vitivinicole e paesaggistiche.

borgo del Castello di San Salvatore, Collalto@TWM
ruderi del primo Castello di Collalto, Castello San Salvatore@TWM

Oggi la tenuta storica è condotta con sensibilità ambientale e attenzione alla qualità produttiva dalla Principessa Isabella Collalto de Croÿ, primogenita del Principe Manfredo e della Principessa Trinidad di Collalto, che dal 2007 segue personalmente la cantina Conti di Collalto e dal 2018 anche il Castello San Salvatore, fondato dagli antenati, tra il XII e il XIII secolo, insieme a quello di Collalto. Il Castello San Salvatore, situato in posizione strategica a controllo dei guadi, con i suoi trentamila metri quadrati di superficie, tra la rocca dedicata alla corte e il borgo abitato da contadini e artigiani, è uno dei complessi fortificati più estesi d’Europa.

Proprio qui, sulla collina di Collalto, di origine morenica, primo insediamento de gli antenati della principessa Isabella, si trovano i vigneti  da cui provengono le uve per le Rive di Collalto. Isabella, brut Rive docg è dedicato alla Principessa Isabella e alla sua famiglia, per la straordinaria capacità di saper conservare, in oltre mille anni, l’integrità ambientale delle terre . Se finezza ed eleganza sono la connotazione precipua della produzione, questo Prosecco Rive di Collalto DOCG Conegliano Valdobbiadene eccelle nella raffinatezza di  bollicine finissime e persistenti. I profumi bianchi floreali freschi, hanno piacevoli rimandi minerali, il sorso è cremoso, fine, suadente, di grande intensità.

degustazione Conti di Collalto, Susegana@TWM

Dal 1979 la principessa Isabella è presidente dell’Associazione per le Ville Venete, ente di riferimento dei proprietari di oltre 1100 Ville storiche che rappresentano uno dei più vasti e importanti patrimoni storico-culturali e paesaggistici esistenti al mondo.

RELAIS MASO DI VILLA, BENVENUTA SERENITA’

Susegana è anche il buen retiro di  Chiara Lucchetta, titolare del RELAIS MASO DI VILLA, un’ antica casa colonica immersa nel verde delle colline, adibita, com’era in uso, per metà ad abitazione rurale e metà a stalla.

esterno giardino,RELAIS MASO DI VILLA@TWM

Rimasta abbandonata per decenni, nel 1997 è stata acquistata e sottoposta ad un’importante restauro conservativo e di valorizzazione, grazie all’utilizzo di materiali locali, come antiche travi a vista per i soffitti e le capriate, mattonelle di cotto d’epoca per i pavimenti, pietra viva, ceramica per gli interruttori “a vista” dell’impianto elettrico. L’arredamento è molto romantico, con letti in ferro battuto, oggetti della tradizione veneta, tessuti a fiori, lenzuola ricamate, tende di voile, stampe antiche.

la mia meravigliosa Colazione al relais Maso di Villa@TWM

Il risultato è di grande fascino e serenità, con i 5 ettari di giardino, orto biologico e prato circostante. Ciò che ho apprezzato di più, però, è la colazione, sontuosa, ricca e varia, con prodotti freschi e di qualità. E, di più, frutta di stagione, quella dell’orto biologico accanto, torte e confetture fatte in casa, servite all’aperto, tra i fiori dell’ampio pergolato, con una vista rigenerante, per il cuore e la mente, sull’ampio e bellissimo giardino e sui colli circostanti. A tanto, sorrisi, gentilezza e disponibilità della signora Chiara che, da perfetta padrona di casa, mi ha fatto anche trovare il latte fresco. Chapeaux!

LE MANZANE, LARGO ALL’INNOVAZIONE

A San Pietro a Feletto (TV), Le Manzane, azienda vitivinicola familiare fondata alla metà del Novecento da Osvaldo Balbinot insieme alla moglie Elsa, con una piccola attività commerciale nel settore. L’azienda prende il nome dalla zona collinare chiamata “Manzana, sotto le prealpi, in provincia di Treviso. In seguito, il figlio Ernesto, ha ereditato passione e dedizione paterna, ampliando gli impianti ed incrementando produttività e tecnologia, a salvaguardia di un patrimonio naturale che richiede costante attenzione e cura.

Ernesto Balbinot con la figlia Anna, Le Manzane@TWM

La stessa che, oggi, i figli Marco e Anna praticano, anche con diversi progetti sostenibili, come quello Eno-Bee, api in vigna.

Note agrumate, mineralità e leggera cremosità carbonica sono i comuni denominatori di una produzione che spazia dal Manzoni bianco al Prosecco Superiore di Cartizze docg, come la linea Springo Bronze Rive di Manzana, bella nell’elegante bottiglia dalle linee sinuose e nell’etichetta merlettata, che evoca certe civetterie ottocentesche. Perlage fine e persistente, naso romantico di fiori di glicine, tanta pesca bianca e pera, ricco, complesso, fresco, dalla lunga persistenza.  Etichette ricercate, bellissime che rimandano a storie di famiglia, a costellazioni celesti, a sogni.

degustazione Le Manzane@TWM

@Riproduzione riservata

La Principessa Isabella Collalto de Croÿ con l’Avv. Carmen Guerriero

News

Attualità

I nostri sponsor

I nostri partner