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DONNE DEL VINO, DANIELA MASTROBERARDINO È IL NUOVO PRESIDENTE

Passaggio di testimone per le Donne del Vino, Daniela Mastroberardino, produttrice irpina, amministratore ed export manager dell’azienda Terredora di Paolo a Montefusco (Avellino), subentra a Donatella Cinelli Colombini. Guiderà l'associazione per il triennio 2023-2025.

L’Irpinia esulta e si stringe con orgoglio intorno a Daniela Mastroberardino, nuovo Presidente dell’ Associazione nazionale delle Donne del Vino.

Il passaggio di testimone e ricevimento dell’incarico oggi dal nuovo Consiglio direttivo, nonchè il simbolico campanellino dalle mani del presidente uscente Donatella Cinelli Colombini in carica per sette anni.

«È tempo di guardare avanti – ha precisato la Mastroberardino appena eletta – senza dimenticare questi quasi 35 anni di eredità che ci vengono consegnati e che sono frutto del lavoro di tutte noi donne del vino, ma, in particolare, delle presidenti che mi hanno preceduto e che tanto hanno profuso, ognuna di loro con il proprio tratto distintivo. Un ringraziamento per tutte alle tre Presidenti che conosco meglio: Pia Donata Berlucchi, primo presidente al cui fianco ho lavorato, alla mia conterranea Elena Martusciello, con cui ho condiviso tanti degli inizi della mia vita associativa, e a Donatella Cinelli Colombini, da cui ricevo il testimone dopo 7 anni straordinari».

Daniela Mastroberadino ha iniziato la sua attività lavorativa nel 1992 nell’azienda di famiglia a Montefusco, in provincia di Avellino. Dal 1994, insieme al padre Walter, al fratello Paolo ed al compianto fratello Lucio, prematuramente scomparso, è amministratore ed export manager della tenuta agricola di famiglia, Terredora Di Paolo, con 180 ettari di vigna da cui nascono alcune delle etichette che contribuiscono a portare l’Irpinia e la Campania nel mondo.

È socia delle Donne del Vino dalla fine degli anni Novanta, epoca in cui la delegazione campana era composta da sole 4 produttrici. Più volte consigliera nazionale con le presidenti Berlucchi, Martusciello e Cinelli Colombini, dal 2016 è vicepresidente. Ha ricoperto anche incarichi in altre associazioni di settore, è stata, infatti, presidente del Movimento Turismo del Vino della Campania, prima di diventare presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, ruolo che ha svolto dal 2012 al 2015. È stata premiata nel 2016 con il Premio Standout Woman Award e con il Premio per l’eccellenza del fuoricasa al femminile di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

La strada tracciata è divenuta familiare a tante di noi, a tutte quelle socie che hanno dedicato tempo e energie per rendere, negli anni, le Donne del Vino quell’associazione splendida che è e che, da oggi, avrò l’onore, meglio la responsabilità di guidare – ha sottolineato, commossa, il nuovo Presidente appena ricevuta l’investitura. “Il futuro avrà la cifra della continuità, proponendo il punto di vista delle donne nel “magico” mondo del vino in cui lavoriamo: cultura e promozione, formazione, presenza sui temi che interessano il settore, internazionalizzazione. Sono certa che avremo anche la capacità di rinnovarci: non c’è continuità senza un pizzico di discontinuità”.

Al suo fianco siederanno la vice presidente vicaria Francesca Poggio (Piemonte), e le vice presidenti Marianna Cardone (Puglia) e Paola Longo (Lombardia). Completano il Cda che resterà in carica per il triennio 2023-2025: Marilisa Allegrini (Veneto), Pia Donata Berlucchi (Lombardia), Antonella Cantarutti (Friuli Venezia Giulia), Cristiana Cirielli (Friuli Venezia Giulia), Carolin Martino (Basilicata), Dominique Marzotto (Sicilia), Antonietta Mazzeo (Emilia Romagna), Jenny Vian Gomez (Abruzzo). Nel collegio dei probiviri, siedono Michela Guadagno (Campania), Elena Tessari (Veneto), Romina Togn (Trentino Alto Adige).

CHI SONO LE DONNE DEL VINO

Le Donne del Vino sono l’associazione di enologia al femminile più grande del mondo. Nata nel 1988, conta oggi 1018 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nel 2019 hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Durante la IIª Convention mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano a novembre, hanno siglato un patto internazionale di collaborazione con le rappresentati di Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine – Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin – Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine – Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco – Perù. Le Donne del Vino italiane promuovono indagini sul gender gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione. Dall’anno scolastico 2021-2022 è partita la sperimentazione del progetto D-Vino per introdurre l’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Friendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro. Maggiori notizie sono nel sito e nel blog www.ledonnedelvino.com oltre che nel mensile D-News inserto del Corriere Vinicolo.

a cura di Sara Iannaccone

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