di Federica Anna Guerriero
ESSAOUIRA: IL FASCINO DELLA STORIA
Un soggiorno nella fulgida Marrakesh non può prescindere da una visita di un giorno alla bella Essaouira, città portuale e balneare sulla costa atlantica del Marocco.
A circa tre ore di auto o di autobus dal centro di Marrakesh, il viaggio si snoda lungo un paesaggio singolare tra il Sahara e la pianura del Souss, fino all’inattesa foresta di Argania (spinosa, famiglia delle Sapotacee), a sud del Marocco, tra le città di Essaouira, Agadir e Taroundant, dal 1996 patrimonio dell’umanità e riserva della biosfera, una piana di circa 800.000 ettari di alberi di Argan, da cui si ricava un pregiato olio nutritivo, impiegato in farmaceutica ed in cosmetica.
Stupore nello stupore, le folte chiome degli alberi ondeggiavano sotto il peso delle …. capre! che per mangiare le foglie ricche d’acqua ed i frutti dell’albero, col tempo hanno imparato ad arrampicarsi sui rami più lunghi, fino a 10 metri d’altezza, contribuendo, così, anche alla diffusione della pianta. Non a caso è anche chiamato “albero delle capre”.
Fondata nel VII secolo a.C. da mercanti cartaginesi in un luogo abitato da popolazioni berbere, davanti alle Isole Canarie, Essaouira è un’eccezionale esempio di città fortificata, costruita secondo principi dell’architettura militare dell’epoca. Fin dall’antichità fu l’unico porto del Marocco aperto al commercio estero lungo le rotte del golfo di Guinea.
Mogador sotto la dominazione portoghese, nel 1764 la bella cittadina marocchina assunse il nome attuale di Essaouira che, in arabo significa ‘la ben disegnata‘ grazie all’intraprendenza del sultano Muhammad ben Abd Allah che dispose una trasformazione urbanistica radicale di strade ed edifici, modificando l’assetto urbano con un’impronta decisamente moderna e in stile europeo, dotata di un fiorente porto commerciale.
IL PORTO
La storia leggendaria di Essaouira è racchiusa nelle stratificazioni del suo porto, prima presidio cartaginese, poi avamposto fenicio, colonia commerciale romana, bizantina, berbera e islamica, fino al XV secolo, con la dominazione portoghese, grazie alla quale conobbe un periodo di grande prosperità per i traffici fiorenti, divenendo uno dei principali scali della costa atlantica africana nord-occidentale. Non a caso, i traffici e l’incremento di ricchezza attirarono folti gruppi di ebrei che occuparono, in pianta stabile, un quartiere della città: la Mellah, ovvero il quartiere ebraico.
Proprio in questo periodo la città, ribattezzata Mogador, fu oggetto della realizzazione di grandi infrastrutture, come il Castello Reale e gli imponenti bastioni della Sqala de la Kasbah, una piattaforma fortificata settecentesca progettata dagli ingegneri portoghesi, affacciata sull’Oceano Atlantico che ricorda la sagoma della Torre di Belem a Lisboa.
Costruita esclusivamente in pietra tagliata, secondo lo stile del famoso architetto francese Sébastien Le Prestre de Vauban (1633-1707), ingegnere militare di re Luigi XIV, specializzato nella realizzazione di cittadelle fortificate, come quella di Besançon, splendida città in Borgogna-Franca Contea, Sqala de la Kasbah si estende per diverse centinaia di metri costeggiando l’Oceano Atlantico.
Un Marocco ancora autentico, arroccato sugli scogli delle mura merlate della cittadella fortificata a difesa del porto con i cannoni spagnoli dei secoli XVII e XVIII, tra gli spruzzi della spuma dell’Oceano ventoso, il blu della prua delle barche, il bianco volteggiare dei gabbiani, il candore dell’intonaco delle case.
L’ANTICA MEDINA, PATRIMONIO UNESCO
Da qui si accede all’antica Medina, cuore pulsante della città, dal 2001 Patrimonio Culturale dell’Umanità UNESCO, attraverso un dedalo di vicoli acciottolati e festosi, nei colori sgargianti dei tappeti berberi e delle tantissime spezie, intensamente profumate. Diversamente dalle altre città del Marocco, Essaouira stupisce non solo per la sua armonica eleganza, ma anche per la compostezza commerciale: nessun bambino a rincorrerti, nessun negoziante ad insistere per l’acquisto della propria mercanzia.
Decisamente un altro Marocco, dove rispetto e cortesia per il turista appaiono le chiavi di approccio ideali per rapporti distesi e sicuramente più proficui, invitando alla tranquillità di scoprire ogni angolo della città in totale sicurezza ed a curiosare nei tanti bazar ricchi di merci eccellenti.
Come il prezioso olio di Argan, lavorato ed etichettato da piccole cooperative di donne locali in maniera ancora manuale, a garanzia della purezza e freschezza del prodotto, i manufatti di legno di tayu, le bellissime lampade intarsiate, i tappeti tessiti a mano e tinti con colori naturali, le belle ceramiche realizzate a mano da esperti artigiani. Senza dimenticare, ovviamente, le spezie, di straordinaria qualità, come il pregiato zafferano nonché intriganti varianti di spezie comuni, come il curry, che solo qui ho trovato “a limone”, base fondamentale di piatti tipici della cucina locale, come zuppe calde di fave o di ceci e carne, pasticci di pollo o di piccione, couscous e tajin di carne o di verdure.
Un caleidoscopio di sensazioni inattese che rapisce i sensi, tra il nitore architettonico della città, i profumi salmastri dell’oceano, i festosi stridii dei gabbiani, l’intenso aroma delle spezie preziose. Su tutto, la luce abbagliante che pervade ogni cosa e rende indimenticabile questa piccola città costiera del Marocco.
(In copertina, Medina dal porto, Essaouira, Marocco@C.Guerriero)
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Federica Anna Guerriero
Giornalista, esperta in Social Media Marketing , ha grande passione e curiosità per viaggi, wellness e lifestyle, nonchè padronanza di diverse lingue, in primis inglese e francese. Pregresse collaborazioni in Riviste di settore.
