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FIERA DI PRIMIERO, TRENTINO CHE NON T’ASPETTI

Di quanto benessere abbiamo bisogno? In Trentino, il piccolo borgo di montagna Primiero San Martino di Castrozza è una destinazione che stupisce per la sua poliedrica vivacità: paesaggi spettacolari e variegati, storia, cultura, sport ed escursioni adatte a tutti ed un'enogastronomia ricca di profumi e sapori
  • di Carmen Guerriero

Ai piedi delle Pale di San Martino, alla confluenza dei torrenti Cismon e Canali, nella parte orientale del Trentino, il piccolo borgo di montagna Primiero San Martino di Castrozza, è un paradiso di benessere e serenità per vacanze nella natura, sia in estate che in inverno, tra escursioni, passeggiate nei boschi, storia, arte e golose tradizioni locali.

FIERA DI PRIMIERO, TRA STORIA E MODERNITA’

Con un passato di ricchezza per le sue miniere, Primiero San Martino di Castrozza già dal medioevo ha acquistato importanza strategica in tutta la Valle, attirando nobili, personaggi illustri ed esploratori fin dal quattrocento. Palazzo del dazio  o palazzo delle miniere è un’aristocratico edificio della metà del Quattrocento su più livelli, ristrutturato a più riprese che oggi ospita P Qui la mostra sulla storia di Primiero e sui suoi personaggi. Nei primi anni del 1300, con la scoperta delle prime miniere, l’interesse era solo per i metalli più preziosi e redditizi, come oro, argento, ferro.

Prima di allora, nessuno aveva avuto interesse per Primiero: era una terra ai margini della civiltà, isolata tra i monti, senza vere strade per arrivarci “-così una dei racconti all’interno del Palazzo – “Dopo di allora, questa terra fu desiderata, contesa, posseduta e sfruttata per ferro, rame, mercurio, piombo e zinco, per il poco oro e il tanto argento.Quella meraviglia– nel ventre della montagna- fu ridotta in denaro. Il piccolo mondo di Primiero cambiò del tutto: all’improvviso la sua storia accellerò e prese a diramarsi in mille vicende”. 

Molto interessante anche il piccolo  Museo etnografico a cura del Centro di documentazione della storia e cultura materiale di Primiero, con una narrazione suggestiva, documenti e reperti antichi su attività artigianali locali: fabbro, falegname, sellaio, seggiolaio ambulante, filatura e tessitura, oggetti di uso domestico, fienagione, casearia e mineraria, con l’omaggio all’ingegnere Luigi Negrelli, progettista di molte ferrovie europee ed ideatore del taglio dell’Istmo di Suez. Su una delle sagome all’interno, l’emblematica citazione del compositore Gustav Mahler: “Tradizione e’ custodire il fuoco, non adorare le ceneri”.

Palazzo delle Miniere, museo etnografico@TWM

L’ Hotel Relais Orsingher, nel centro pedonale di Fiera di Primiero, frazione del Comune Primiero San Martino di Castrozza(TN) è un’elegante struttura su tre piani, recentemente rinnovata a cui è stata aggiunta anche la spa. Camere ampie e spaziose, alcune con vista sulle Dolomiti e un ristorante, tutto vetrato, che propone piatti trentini, ma anche classici italiani, con una buona carta di vini locali. A breve distanza dal Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino e a 35 km dalla stazione di Feltre, in inverno l’hotel mette a disposizione uno skibus per gli impianti di risalita di San Martino di Castrozza.

Fiera di Primiero, centro storico, @TWM

Sempre nel grazioso centro storico di Fiera di Primiero, La Doga Gourmet è un ristorante- enoteca a conduzione familiare che abbina a ottimi piatti tipici, taglieri di formaggi , salumi locali, composte e pane home made e grissini stirati a mano, oltre 300 etichette di vini locali e un’eccellente birra artigianale del Birrificio BioNoc’, prodotta a pochi chilometri, nel piccolo borgo di Mezzano di Primiero, ai piedi delle maestose Pale di San Martino.

A breve distanza, Mezzano è uno dei Borghi più belli d’Italia, vero e proposito museo a cielo aperto grazie alla mostra “Cataste & Canzei” (opere d’arte realizzare con legna accatastata)

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Oggi Fiera di Primiero è un bellissimo borgo di montagna, a 730 metri di quota incastonato, come un gioiello, tra vette boscose, sentieri, torrenti, cascate e laghetti romantici, custodi di antichi racconti dei magici abitanti di questi luoghi, come le Muse Fedaie.

IL SENTIERO DELLE MUSE FEDAIE

La tradizione popolare ha assegnato a queste muse nomi mutuati dalla mitologia greca come strumento di lettura della grande biodiversità di questi luoghi che rendono le Alpi  luoghi preziosi, straordinariamente belli ma, fragilissimi.  Fede è anche il nome dialettale locale delle pecore, che tradizionalmente venivano allevate nei prati della Val Canali. Fedaie sono dunque “zone da pecore”, un toponimo relativamente diffuso sui monti trentini e veneti, in questa forma o in alcune sue varianti. Il sentiero è caratterizzato da sette tematiche: paesaggio, vegetazione, suoli, allevamento del cavallo di razza “Norica”, pecora di razza “Lamon”, l’acqua come fonte di benessere terapeutico e gli habitat umidi.

Sulla scia delle tradizioni locali, un sentiero che porta il loro nome, “Sentiero delle Muse Fedaie“, una facile escursione adatta a tutti, che si snoda ad anello per circa 3,5 chilometri tra boschi e prati pianeggianti intorno l’antica villa Welsperg fino al pittoresco laghetto Welsperg (1020 m), con la quinta scenica imponente delle grandiose pareti rocciose del gruppo delle Pale di San Martino, in Val Canali (Primiero).

laghetto Welsper e pareti rocciose Pale di San Martino sullo sfondo@TWM

VILLA WELSPERG, DA RESIDENZA NOBILIARE A FULCRO DI SOSTENIBILITA’

Nel suggestivo Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, la prestigiosa Villa Welsperg, del 1853, e’ stata la residenza dei Conti Welsperg. Ristrutturata e riqualificata con attività sostenibili, come energetica, che sfrutta energia geotermica generata da fonti geologiche di calore e completamente rinnovabile, tanto da meritare la certificazione CETS, Carta Europea per il Turismo Sostenibile, Villa Welsperg dal 1996 è la sede dell’Ente Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino. 

Villa Welsperg, parco e orto,@TWM

Molto interessanti anche gli allestimenti che riproducono l’ambiente naturale del Parco e la “Fisioteca”, una singolare biblioteca in cui i libri sono fatti dei vari tipi di legno e di roccia del Parco. Il complesso ha anche chiesetta e casèra, l’antica abitazione dei contadini- custodi della villa e la stalla col fienile tabià, che poteva ospitare fino a quindicimila capi di bestiame, razza Grigio alpina, di taglia medio-piccola, come si evince dalle ridotte dimensioni delle poste, spazi di stallo delle vacche.

Il Giardino di Roswitha è un luogo che somma anni di ricerca e di recupero di piante officinali, erbe aromatiche e tre diversi livelli di apprendimento legati a terra, natura e storia. Intorno si snodano 300 km di sentieri, regolarmente manutenuti e dotati di specifica cartellonistica, per indimenticabili escursioni, sia a piedi che in mountain bike.

Villa Welsperg,Il giardino di Roswitha@TWM

TRENTINO DA ASSAPORARE

Ha tutto il fascino di un autentico “Berghotel”, l’hotel-ristorante Cant del Gal di Nicola e Marzia Cemin, che, nel nome e nell’insegna, rende omaggio al gallo cedrone, uccello raro che abita nei boschi di Val Canali, da sempre meta per alpinisti ed escursionisti per raggiungere i rifugi e le vicine vette delle Pale di San Martino.

Atmosfera intima, interni in legno stile primierotto, una stube in legno con tipica stufa in maiolica e una filosofia ristorativa di alta qualità, con prodotti a km0, presidi Slow Food o Arca del gusto hanno reso Cant del Gal un riferimento per gli amanti del cibo genuino e dei sapori autentici del territorio: Spätzle agli spinaci, Canederli, anche con erbette e formaggio, polenta con l’antica varietà di mais Sponcio, piatti a base di selvaggina locale, come capriolo e cervo, tosela di Primiero, birra artigianale e dolci fatti in casa, come il buonissimo Strudel di pasta matta. Valore aggiunto una bella carta dei vini attenta al territorio che Nicola, con le sue competenze di Sommelier, ama curare in modo particolare, per proposte di abbinamento ricercate, anche al bicchiere.

A tanto si aggiunge l’impegno in alcuni progetti volti al turismo sostenibile, come la chiusura della Val Canali alle auto in alcune giornate, in modo da valorizzare il benessere della splendida natura circostante.

Infine, utilissima per organizzare in modo ottimale un viaggio in Trentino è  la Trentino Guest Card, che si ottiene prenotando in una delle strutture ricettive del Trentino per tutta la durata del soggiorno, fino ad un massimo di 20 giorni, direttamente insieme alla conferma della prenotazione. Regala l’ingresso gratuito in tutti i principali musei e servizi esclusivi e di circolare liberamente sui mezzi pubblici.

(In copertina, panorama Pale di San Martino, credit@TWM)

 www.sanmartino.com   www.visittrentino.info

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