di Liliana Savioli
EHIII, PSSSSS
Che succede? Chi mi chiama?
SONO IO, SONO QUI DAVANTI A TE
Ma chi sei? Dove ti trovo?
SONO UN AMARONE, SONO ANCORA NELLA SCATOLA
Un Amarone ancora in scatola? Nel mio portabottiglie in cantina? Aspetta che guardo bene
SONO QUI IN ALTO, MI HAI TROVATO A CASA TUA NEL GENNAIO DEL 2023 E MI HAI PORTATO SUBITO IN CANTINA. TI SEI DIMENTICATA DI ME..
O caspita ora ricordo perfettamente. Una scatola bellissima che non ho neanche aperto perché presa da mille problemi ma subito ti ho riposto al sicuro. Eccoti, ti ho trovato. Ma quanto elegante, sciccosissimo, unico e impareggiabile è il tuo vestito. Sai cosa faccio, ti porto con me a Padova, anche se sono in treno e tu sei un pochino pesante, ma non fa nulla. Ti porto con me per festeggiare il compleanno di mio fratello e la festa della Mamma. Con la faraona ripiena come la faccio io dovresti sposarti che è una meraviglia.
SON PROPRIO CONTENTO TI PIACCIA COME MI HANNO ACCONCIATO. HAI VISTO CHE DESIGNER INNOVATIVO? SONO NATO DALLA COLLABORAZIONE DI TANTE GRANDI TESTE. PORTAMI CON TE, TI FARò FARE UNA GRAN BELLA FIGURA.
Finalmente ti posso ammirare e accarezzare come si deve e cercare di capirti prima ancora di berti. Ho trovato anche il comunicato stampa di Marina Meneguzzi che mi racconta tutto di te. Mi dice che sei a nato dalla collaborazione di Marmi Lanza e Cantina Valpolicella Negrar, il che ha portato alla creazione di 2 Limited Edition di Amarone e di Ripasso, prodotti nel cuore della Valpolicella Classica. I l concept creativo innovativo, firmato da Studio Poletto, agenzia di Graphic Design e Comunicazione (San Giovanni Lupatoto), lega per la prima volta l’impresa di Dolcè, impegnata da oltre sessant’anni nella lavorazione delle pietre naturali, alla Cantina Valpolicella di Negrar, 5 volte miglior cooperativa vitivinicola italiana, prima tra tutti ad aver etichettato e lanciato commercialmente una bottiglia di Amarone negli anni Trenta del Novecento, con dicitura “Amarone Extra della Valpolicella.
MA HAI ANCHE MIO FRATELLO RIPASSO?
No tuo fratello non ce l’ho, mi basti tu. Sai io sono abituata ai matrimoni tra la pietra/marmo e il vino. In Carso ci sono alcune aziende che vinificano in contenitori in pietra e i vini sono speciali. Tu non la conosci la pietra né il marmo ma sei vestito come loro. Ora ti apro e ti lascio respirare prima di assaggiarti, in fin dei conti hai i tuoi 5 anni sulle spalle.
CHE GIOIA ESSERE LIBERO, AVERE TANTE PERSONE CHE MI GUARDANO, MI TOCCANO E SONO EMOZIONATO AL PENSIERO DI DARVI GIOIA.
Finalmente possiamo godere del tuo essere Amarone Classico. Hai un colore profondo, danzi con leggiadria nel bicchiere, sprigioni aromi ben percettibili. Tutta la mia famiglia ha apprezzato il tuo sentore di tabacco ancora fresco come quello che ammantava quei signori con il cilindro che passeggiavano per L’Avenue des Champs-Élysées, una cesta di frutti di bosco appena colti come quelli che raccoglievamo quando eravamo piccoli in vacanza nell’Altipiano di Asiago, mia mamma ha subito sentito i suo adorati garofani. Insomma ci hai deliziato con i tuoi ricordi olfattivi.
CHE GRAN NASI HA TUTTA LA TUA FAMIGLIA MA CON LA FARAONA COME E’ ANDATA’
Questo dovresti saperlo tu, comunque penso proprio che con le carni arroste e in questo caso anche ripiene, tu faccia faville. Comunque divertentissimo è stato il tuo incontro con il ripieno. Nella mia famiglia lo facciamo con l’aggiunta di uvetta appassita che subito ha fatto i salti di gioia incontrando la tua morbidezza, la tua setosità, i tuoi tannini così ben bilanciati. Sai cosa ti dico? Ho fatto proprio bene di dimenticarmi di te e ti ringrazio di avermi chiamato. Anzi ti ringraziamo tutti in coro.
p.s. ti ho abbinato anche alla torta. Un pan di spagna ripieno di crema panna e mascarpone con fragole e mirtilli. Non perfetto ma molto gradevole, grazie ancora.
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Liliana SAVIOLI