In Provenza, tra i massicci del Luberon e dei Monts de Vaucluse, i più famosi della Francia meridionale, prima che l’estate colori di viola le ampie distese di lavanda, è il rosso sgargiante ad inondare i meravigliosi paesaggi, tra distese di campi di papaveri, coltivazioni di fragole e di ciliegie.
Proprio qui, nel Vaucluse, viene prodotta la pregiata ciliegia Côteaux du Ventoux IGP che, con circa 2500 ettari di colture e una produzione di oltre 15.000 tonnellate di ciliegie all’anno, è il primo produttore nazionale di ciliegie. Più di 70 agricoltori sono riuniti nell’associazione di valorizzazione Cerise des Coteaux du Ventoux, a tutela della qualità e del rispetto del disciplinare che prevede un calibro di 24 mm, una raccolta rigorosamente manuale ed un colore omogeo del frutto.
Arroccato su uno sperone roccioso, GORDES è uno dei borghi più belli di Francia. Un presepe di pietra, tra strade lastricate, casette di pietra e un delizioso centro storico che ruota intorno il Castello del XI sec. della famiglia Simiane, signori di Gordes per 700 anni, monumento storico dal 1931, oggi sede di grandi esposizioni temporanee.

Nella piazza, dedicata a Genty Pantaly, famoso cuoco del secolo scorso, la Fontana pubblica fino al 1956 era l’unica fonte d’approvvigionamento d’acqua del villaggio. Nella parte bassa del paese, Fontaine basse, è un luogo singolare (set anche del film Un’ottima annata con Russel Crowe), fino al XIX secolo usato per i traffici commerciali, con il Lavatoio, caffè, botteghe artigiane, concerie, allevamenti di bachi da seta e cantine. Ai piedi del Castello, tanti locali caratteristici, patisserie e ristoranti, come Le Celestin, un ristorante con tavoli esterni, piatti anche locali e menu turistici.
Sempre in piazza, La Bastide de Pierres, dal grande pergolato esterno, ha ambienti accoglienti, con travi in legno, lavagne alle pareti e grandi scaffali, con vasi di golose conserve sott’olio, liquori, infusi, come le dispense di casa di n tempo. Prodotti locali, soprattutto italiani di qualità e presidio slow food, sottolineano cura, attenzione ed uno standard qualitativo elevato.

A 5 minuti a piedi, l’hotel Le Mas des Romarins ha bellissimi giardini terrazzati da cui si gode una vista spettacolare sul borgo di Gordes, durante la colazione o l’aperitivo. Silenzioso e tranquillo, è un bel casale nella tipica pietra locale, immerso nel verde e con una piscina esterna. www.masromarins.com Vicinissima, l‘Abbazia Cistercense di Sénanque, ancora abitata dai monaci dediti alla lavorazione della lavanda, è famosa per i suoi rigogliosi campi di lavanda che fioriscono tra Luglio e Agosto.

Il modo più divertente per esplorare il territorio e scoprire i deliziosi villaggi arroccati tipici del Luberon come Gordes, Oppède le Vieux, Ménerbes, Bonnieux, Lacoste e Loumarin, è a bordo di una citroen 2CV, magari rossa, come i colori del paesaggio di questo periodo ( www.2cv-provence-location.fr )
A circa un paio di chilometri da Gordes, le Village des BORIES è un singolare borgo troglodita risalente a circa 3000 anni fa. Il nome del villaggio richiama le pietre tagliate a mano, tipiche del villaggio vicino Apt, che caratterizzano tutte le costruzioni locali, realizzate con la tecnica dei muretti a secco, senza uso di cemento o malte.

Immerso nel Parco Naturale del Luberon, davanti la ex strada Domitia, la più antica di Francia, dove leggenda pone il passaggio di Ercole in viaggio per le mitiche “fatiche”, il Domaine Des Peyre è un’azienda vitivinicola di 35 ettari, tra boschi e vigneti, intorno ad un’antica masseria del ‘700, un tempo chiamata “bastide”, oggi “dominio”, eretta sui resti di un’antica villa romana, con annessa, cappella del IX secolo, in origine antico monumento funerario.

Recuperata e ristrutturata nel 2012 da Patricia Alexandre, giornalista enogastronomica, e Georges Antoun, presidente del gruppo alberghiero New Hotel, la proprietà è votata alla promozione dell’enoturismo, valorizzazione delle maestranze artigianali locali, con istallazioni di opere d’arte tra i vigneti e produzione di vini AOP Luberon, AOP Ventoux e IGP Méditerranée, espressivi del terroir, bianchi Sauvignon, Viognier, Rolle (Vermentino) e rossi Mourvèdre, Syrah, Grenache, Carignan, Merlot e Tempranillo, con frutto sempre protagonista, a seconda del vitigno, sia nella complessità aromatica, nella morbidezza, nella persistenza, nell’acidità, con l’originalità dei nomi delle etichette evocativi dell’attività di giornalista di Patricia.
In cima ad uno sperone roccioso affacciato su vigneti e campi di papaveri, MENERBES è un quieto borgo di pietra dal fascino particolare che ha ispirato artisti di ogni tempo, come Pablo Picasso. Gemellata con la città piemontese di Grinzane Cavour, nota per il vino e il pregiato tartufo bianco d’Alba, Menerbes è famosa per la produzione di tartufi, oltre che di vino. Nella piazza dell’orologio, c’è un Museo dedicato al prezioso tubero, con un’enoteca, un ristorante panoramico ed un punto vendita.

Ai piedi dei Monts de Vaucluse, l’antico villaggio di pescatori di l’ISLE-sur-la-Sorgue è una delle mete più affascinanti della Provenza, con il fiume la Sorgue ed i suoi canali costellati di mulini a pala, utilizzati per lavorazione di tessuti, di carta e di pasta, fin dal Medioevo.

Con alte torri di pietra e mura fortificate, OPPÈDE LE VIEUX è tra i villaggi più selvaggi del Luberon, con le rovine del Castello del Mèrindol, la Chiesa omonima ed i bellissimi Jardins de Sainte Cecilè, patrimonio di biodiversità con oltre 80 specie di piante, alberi e arbusti tipici del Luberon.

E’ avvolto dai silenzi e dal fascino misterioso il villaggio di LACOSTE , in una delle zone più belle del Parco Regionale del Luberon. Il bel centro storico, lastricato di pietre acciottolate, con terrazze panoramiche, locali, caffè, e gallerie d’arte, sale fino alla rocca del Castello eretto dal Marchese Donatien Alphonse Francois, al secolo Marchese de Sade. Successivamente, cava di pietra, fu acquistato dal noto stilista italiano, naturalizzato francese, Pierre Cardin che ne fece il suo buen retiro. Oggi i resti del castello ospitano istallazioni artistiche di giovani talenti.

BONNIEUX è un altro splendido villaggio nel cuore del Parco Naturale Regionale del Luberon, dove anche sono state girate alcune scene del film Un’ottima annata. Non solo per la bellezza del borgo, ma anche per la vocazione vitivinicola locale che ha in Cave de Bonnieux la sua espressione. Creata nel 1920 da alcuni viticoltori, è stata la prima nel dipartimento del Vaucluse, con vigneti in posizione privilegiata, tra l’Alta Provenza e la Valle del Rodano e due diverse denominazioni “AOP Luberon” e “AOP Ventoux”. Qualità, rispetto dell’ambiente e sostenibilità i cardini di una produzione etichettata da 14 marzo 2022 Vignobles & Découvertes.

Quest’anno è stata organizzata la prima edizione del picnic in vigna, un paniere di piatti gourmet creato dal noto Xavier Mathieu, chef 1 stella – Guida Michelin (La Table de Xavier Mathieu, Le Phébus& SPA à Joucas), ispirato a ricette locali reinterprete con stile, semplicità e stagionalità, a base di fiori di timo, menta fresca e fragole, in abbinamento ai vini dell’AOC Luberon e la partecipazione di quasi venti viticoltori tutti etichettati Vignobles & Découvertes Destination Luberon. CANTINA COOPERATIVA BONNIEUX , CANTINA SYLLA , MAS EDEM , DOMAINE DE MAS LAURIS , DOMAINE LE NOVI , MARRENON , DOMAINE DE FONTENILLE , CHATEAU CONSTANTIN , CAVE DU LUBERON , DOMAINE DE LA CITADELLE , MAS DES INFERMIERES , LA ROYERE , CHATEAU LA VERRERIE , CH ATEAU SAINT PIERRE DE MEJANS , AURETO , DOMAINE DE L’ANGELE , CANTINA DELLE LUCI , CHATEAU DE MILLE , CHATEAU DE SANNES .
