Nella piana di Malatya, in Anatolia orientale, a poca distanza dalle sponde del mitico Eufrate, si trova l’antichissimo sito archeologico di Arslantepe, la “collina del leone”, un’incredibile stratificazione di insediamenti umani, costruzioni, sepolture databili almeno dal 5000 a.C.
Dal 1961 una missione archeologica italiana diretta da S.M. Puglisi e P. Meriggi, dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università di Pavia, riprese le indagini dell’area settentrionale di Arslantepe approfondendo ed allargando gli scavi francesi, portando alla luce una lunghissima sequenza di abitati sovrapposti.
Arslantepe è la sede di una delle più antiche forme statali, ben testimoniata da un complesso palatino tutt’ora in ottimo stato di conservazione e grazie al quale si deve l’scrizione del sito nelle liste UNESCO.
Dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO, 26 Luglio 2021), Arslantepe è il 19° sito di Türkiye del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Il 28 febbraio 2024, alle ore 11.30, nell’aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma, si celebrerà Arslantepe 2024: 63 anni di ricerca archeologica della Sapienza nella Turkiye sudorientale.
Alla presenza delle più alte cariche e personalità istituzionali e accademiche, provenienti da entrambe le nazioni coinvolte in questo corale e condiviso progetto di ricerca, si celebrerà Arslantepe e la sua importanza nella storia dell’umanità.
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Le ricerche e gli studi portati avanti, con il sostegno della Sapienza e del Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da un gruppo di studiosi internazionale e multidisciplinare, e diretto da quattro generazioni di archeologi della Università Sapienza di Roma, hanno portato a riformulare le teorie sull’origine dello stato nel Vicino Oriente e per questo la Professoressa Marcella Frangipane, direttrice delle ricerche per quarant’anni, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
Durante la giornata si parlerà di Arslantepe, dell’impatto delle scoperte in quel sito sulla conoscenza delle dinamiche di formazione delle società complesse e statuali, e dell’unicità di conservazione dei monumenti in esso conservati, che è stata garantita in questi 50 anni da un’attenta politica di protezione e conservazione portata avanti in collaborazione con i migliori specialisti italiani.
Con l’occasione, si inaugurerà una mostra fotografica del complesso palatino monumentale del sito; dapprima allestita per due settimane all’ingresso della Facoltà di Lettere e Filosofia, essa è studiata per viaggiare in Turkiye, dove ci si augura potrà essere allestita a Istanbul e ad Ankara, per poi giungere a Malatya ed essere destinata al centro visite in costruzione presso il sito di Arslantepe. Un viaggio che colleghi fisicamente i due paesi che hanno dedicato più di mezzo secolo.
Nell’organizzazione di questo evento, il Dipartimento di Scienze Dell’Antichità e, nello specifico, la Missione Archeologica italiana in Anatolia orientale con la sua Direttrice Francesca Balossi Restelli, ha collaborato direttamente con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Türkiye ed ha ricevuto anche il sostegno di altre istituzioni italiane e turche: oltre ad un impegno personale della Rettrice dell’ateneo romano, Fondazione Sapienza e lo Yunus Emre Enstitüsü di Roma, per la promozione della lingua turca.
(In copertina, il sito di Arslantepe@TurchiaCulturaturismo)
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a cura di Redazione