Più eventi negli anni.
Nel lontano 1998 nasceva la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Capaccio Paestum, importante manifestazione di spessore internazionale che tutt’oggi rappresenta l’evento più significativo dell’intera area cilentana per la sua unicità, per le proprie finalità socio-culturali e per la grande capacità attrattiva verso i Paesi stranieri. In questi ultimi anni, nonostante la pandemia dirompente, e grazie sicuramente alla disponibilità dell’ex Tabacchificio in località Cafasso come location ampia, funzionale e ben ristrutturata, si sono affiancati alla BMTA altri eventi di indubbio interesse e distribuiti nell’arco di più mesi.
DMED, la novità del 2022.
Tra essi, il recente DMED Salone Dieta Mediterranea, nato con l’intento di celebrare in più risvolti questo modello nutrizionale di alimentazione per una vita sana e sostenibile, che mira ad un duplice obiettivo: migliore qualità di vita con prevenzione di più malattie, in particolare le cardiovascolari, maggiore longevità della popolazione. La quattro giorni di questa prima edizione DMED ne ha sottolineato caratteristiche, tradizioni, pregi e modalità di applicazione, con una serie di convegni ed incontri tecnico-scientifici impreziositi dalla presenza di ricercatori CNR, di rappresentanti di istituzioni universitarie e di ricerca, ed anche di esponenti della commissione europea.
Tanti show-cooking ed espositori.
Numerosi, poi, i percorsi di gusto e show-cooking con la partecipazione attiva di esperti del buon cibo, nutrizionisti, rinomati chef e pizzaioli. Tuttavia, quello che maggiormente ci ha colpito è stata la presenza degli espositori, non molti per la verità ma ottimamente selezionati. Enti, aziende storiche del territorio e consorzi, quale quello di tutela del Carciofo di Paestum IGP, non potevano mancare per l’occasione, ma il fascino dei piccoli produttori, con la loro passione, la loro tenacia e la genuinità dei loro prodotti, è stata una calamita forte e costante durante tutta la visita.
Piccoli produttori, grande risorsa per il Sud.
Abbiamo apprezzato i loro racconti, le storie di famiglia, le loro semplici ma sapienti illustrazioni dei prodotti, il sincero invito all’assaggio per il piacere di trasmettere un’emozione e condividerne la sensazione di vero piacere. Confetture, conserve, formaggi, oli, sughi, salumi, legumi, vini anche completamente naturali e per questo più graditi, è stata una full-immersion nelle tipicità provenienti prevalentemente dalla Campania, la regione simbolo di storia e cultura della dieta mediterranea. Un’esperienza da ripetere, dunque, che ha annullato il tempo riportandoci, per qualche ora, ad una dimensione più giusta e serena.
(Credit photo@TWM-Alberto de Rogatis)
Alberto De Rogatis