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FRIULI, IL VINO NEL SEGNO DI AUTOCTONISMO E TRADIZIONE

Nella parte occidentale del Friuli Venezia Giulia, ai piedi delle Dolomiti, Grave è la terra di antica tradizione vitivinicola e di grandi vini. Qui, Piera Martellozzo, terza generazione dell'azienda di famiglia Piera 1899 crea vini di grande espressività ed eleganza.

Una donna, un nome, un brand. Piera 1899 è espressione di “pura terra”, di eleganza e di cura sartoriale dei vigneti ereditati dall’azienda di famiglia. Piera Martellozzo, dagli anni novanta è alla guida dell’azienda di famiglia, nel Friuli Venezia Giulia fondata da nonno Giovanni, nel lontano 1899, nei poderi del padovano, cui ha impresso uno stile deciso e personale, perpetuando l’impegno di rivalutazione dei vitigni autoctoni.

Tra le prime cantine a credere nel biologico, Piera 1899 è stata antesignana di una tendenza quantomai attuale, radicata su un modello di agricoltura sostenibile e vocata ad una viticoltura rispettosa del territorio, dell’ambiente e del vitigno, incrementata, specie il Raboso del Piave o la Ribolla Gialla, nel 1998 ed evoluta, dal 2000, con quella spumantistica, dal Müller Thurgau al Moscato Giallo.

Territorio ricco di grande biodiversità ai piedi delle Dolomiti, dal microclima particolarmente adatto alla coltivazione della vite, l’azienda ha il suo cuore pulsante nelle Grave friulane, tra le province di Pordenone e Udine dove, dal 2001 estende oltre il 50% dell’intera produzione, DOC Friuli Grave, con la produzione di vini molto profumati e aromatici: i bianchi freschi, fruttati ed eleganti; i rossi armonici e profumati, pieni e di buona struttura. Una superficie di circa 7.500 ettari, a cavallo del fiume Tagliamento, con territori stepposi di origine alluvionale, i Magredi, aree sassose che definiscono un paesaggio unico per il particolare microclima e per la composizione porosa del terreno, dove l’acqua scompare a monte tra i sassi per riaffiorare poi più a valle nella zona delle cosiddette “risorgive”.

Il Vesuvio da Villa Volpicelli, Napoli, credit@TWM

Un mosaico enologico racchiuso nella linea Terre Magre, vini monovarietali fortemente identitari che si distingue per gli intensi profumi varietali e singolari caratteristiche aromatiche, espressione dell’unicità dell’ecosistema dei Magredi. Freschi, eleganti, flettono piacevolmente verso un bouquet fruttato, dalle note minerali, finale sapido, con buona struttura e persistenza, degustati durante una raffinata presentazione a Napoli, nella storica Villa Volpicelli, affacciata su uno dei panorami più belli del mondo.

L’Altro, Pinot Grigio, Friuli DOC, Piera 1899 credit@TWM

Pura Terra è, invece, la linea declinata in quattro etichette monovarietali, vini freschi di qualità che nascono in Friuli-Venezia Giulia, nella zona pedemontana di Caneva e Sacile, ai confini con la provincia di Belluno e la Foresta del Cansiglio, patrimonio naturale, storico e culturale di inestimabile valore. Un racconto di un angolo di territorio da vivere in tutte le stagioni, tra boschi rigogliosi e pascoli a perdita d’occhio, dove rinfrancare lo spirito e rilassare la mente.

Oltre alle varietà internazionali, qui con una propria tipicità che esalta il territorio, eccellono i vitigni autoctoni recuperati alla tradizione, come Ribolla Gialla, Refosco, Friulano e Schiopettino, che si distinguono per originalità, gradevolezza e personalità, come Onedis Ribolla Gialla Spumante, Millesimato Brut, selezione di Piera, dal perlage finissimo e persistente, profumi bianchi, delicatamente aromatici di mela croccante, con note agrumate. Lunga persistenza aromatica.
Composizione di Rosso è un blend di Merlot 50%, Cabernet Sauvignon 35%, Pignolo 15%, elegante quanto originale espressione di rosso che gioca con tutti i sensi: non solo vista, udito, olfatto e gusto, ma anche tatto, con un’etichetta candida, contraltare cromatico al rosso vivido ed intenso del vino. Un’elegante texture in rilievo, dai decori arabescati che sembra intrecciare trame di tessuto ricercato, in una vera e propria opera d’arte.

Clâr de Lune, Friuli DOC Grave Rosato, Piera 1899 credit@TWM

Elegante, fresca, seducente, anche nel colore in stile provenzale, la linea Clâr De Lune vanta un territorio incantato, le sorgenti del Livenza, tra boschi incontaminati e ricchi di biodiversità, non a caso patrimonio UNESCO. Un’originale interpretazione territoriale di blend di uve a bacca rossa, che vira dalla freschezza di agrumi fino alle note di rosa appassita, avvolgente, fresco, minerale e dal finale delicatamente sapido.

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Federica Anna Guerriero

 

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