di Carmen Guerriero
Affacciata sugli Altopiani Cimbri, sulle pendici della Valle Rio Cavallo, Guardia di Folgaria, in provincia di Trento, è un borgo rurale di montagna davvero speciale. Non solo per l’origine cimbra, gli antichi abitanti di queste terre ma per le case di pietra, l’aria tersa ed il panorama straordinario fino alla valle dell’Adige che la bella statua della Santissima Vergine Maria pare benedire.
Tra balconi fioriti, addobbi natalizi e stradine acciottolate, si strotola una singolare galleria d’Arte en plein air, inaugurata nel 1988 da Cirillo Grott, scultore, pittore e poeta nativo che insieme all’amico Antonio Zappador, poeta di Carpi e la corrente Amministrazione comunale di Folgaria diede vita ad una sorta di cenacolo artistico, di stampo popolare e profondamente radicato in questa terra.
Anno dopo anno, grazie a numerose rassegne di arte murale, Guardia si è impreziosita di affreschi realizzati da trentacinque artisti sulle mura delle case con racconti colorati di scene di vita quotidiana, tradizioni contadine, lavori di montagna e anche leggende popolari. Un itinerario sereno e suggestivo che, casa dopo casa, si può leggere come un libro, raccogliendo le semplici emozioni di storie passate, di vite autentiche vissute, di ricodi immortalati, per sempre, nella pietra. Una singolarità che è valso il nome anche di “Paese dipinto”.
Un filo ininterrotto tra natura, paesaggi e creatività, espressa, per prima, da Cirillo Grott, artista poliedrico che spaziava dalla scultura alla pittura fino alla poesia, alla continua ricerca delle forme imprigionate nei tronchi d’albero, cui voleva dar vita e libertà. La sua casa natale, una ex chiesa del paese, e’ un suggestivo Museo con una mostra permanente, che racconta, opera dopo opera, il suo cammino artistico e spirituale, sostenuto e valorizzato dal lavoro di promozione della Sig.ra Grott, moglie e musa del defunto artista.
(In copertina, dipinto sulla casa-Museo Cirillo Grott, credit@TWM)
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