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HOTEL DA SOGNO: SUL LAGO DI COMO

Ah, questi trentenni. Sfaticati, sempre attaccati al cellulare, senza obiettivi e senza passioni…Questo è quello che la maggioranza delle persone pensano e scrivono.

Ma le cose stanno cambiando, i trentenni seri, lavoratori, altruisti che non hanno paura a sporcarsi le mani li abbiamo visti tutti in Romagna ad aiutare a uscire dal fango le popolazioni. E continuiamo a vederli anche a capo di aziende piccole ma anche importanti. In questi giorni ne ho conosciuti un paio di questi “ragazzi”. Ludovica e Francesco. Ecco la loro storia.

La ricerca del “lusso elegante e discreto senza ostentazione” questa è la mission del Gruppo R Collection Hotels da molti anni presente nella sfera dell’hospitality. Una grossa azienda a livello societario ma in realtà una grande famiglia. Ludovica, Pompeo e Filippo Rocchi, con la cugina Simona Guarracci, sono la terza generazione a guidare questa impresa partita dal nonno industriale tessile brianzolo e poi passata nelle mani del papà Franco che ora assieme ai figli e alla nipote, dopo aver abbandonato il tessile, è proprietaria ben 12 strutture alberghiere nei luoghi più romantici e incantati d’Italia, senza scordare il business, infatti li troviamo sul lago di Como, a Rapallo e a Milano. Il lago, il mare, la città più esclusivi e di glamour.

ristorante, credit@OGS Comunication

Glamour che si percepisce con tutti i sensi. A livello olfattivo: ogni hotel ha la sua fragranza che ti avvolge. A livello tattile: la ricerca della morbidezza e avvolgenza delle stoffe sia per l’arredamento che per la biancheria da camera che da bagno . A livello visivo: tutte le strutture godono delle viste “mozzafiato” per emozionare la clientela ad ogni ora del giorno. A livello gustativo: i ristoranti, nelle location turistiche, sono il fiore all’occhiello di questi gran bravi ragazzi. Proprio ad assaporare il nuovo menù del nuovo ristorante Visteria inserito nella dimora storica, del primi del XIX secolo, presso l’Hotel Royal Victoria sono stata, con altri colleghi giornalisti. Inaugurato nel maggio di quest’anno, nei locali appena restaurati affacciati sul lago di Como a Varenna. Contornato da un paesaggio da sogno e da un giardino botanico a dir poco spaziale. Visteria Visteria, nella sua pronuncia in inglese Wisteria che significa glicine, vuole ricordare l’ornamentale pianta di glicine del grazioso pergolato esterno che con il suo colore vivace nelle tonalità del lilla, rosa e bianco rappresenta il simbolo emblematico dell’Hotel Royal Victoria offrendo agli ospiti una piacevole e scenografica sorpresa.

bottone, bufala e melanzane, credit@L.Savioli-TWM

E’ un fine dining aperto sei giorni su sette, escluso il martedì, nell’orario serale dalle ore 19 alle ore 22 sia per gli ospiti dell’hotel che per gli esterni ed è capitanato dallo Chef Francesco Sarno, un trentenne campano con le idee molto chiare, pochi grilli per la testa, un sorriso gentile, schivo e umile ma con una gran mano. La sua cucina è centrata su prodotti di altissima qualità, elaborati con il massimo rispetto e guarniti con poche salse e qualche schiuma. Diciamo una cucina gustosissima e salutare?  Ma si, diciamolo pure. L’ho assaggiata con gran gusto assieme ad altri colleghi giornalisti in una giornata di sole splendente con qualche nuvola bianca, alla Magritte, che si specchiava nel lago. Un incanto. Scordavo una cosa importante. Francesco nei suoi piatti ricerca, e la trova, sempre una parte  di croccantezza. “Il crunch è importante, dona gaiezza al piatto e te lo fa apprezzare facendoti divertire” dice lo chef. Piatti raffinati senza nessuna ostentazione. Pochi elementi ben riconoscibili e godibili.

E ora veniamo al menù degustazione offertoci. A parte una serie di sfiziosissimi entrées di benvenuto, croccanti e con molte erbe aromatiche, i piatti che maggiormente mi hanno emozionato sono stati 3. L’antipasto “cotto e crudo di verdure” dove erano raccolte una buona quantità di verdure crude su una crema di patate profumata di basilico da far da base a una composizione elegante ma anche rustica che riproduceva il paesaggio di cui si gode dal ristorante. Un piatto allegro, croccante, aromatico che ben ti predispone al resto del pasto. L’ho abbinato al Sauvignon di LisNeris che armonizzava il tutto. Ottimo il “bottone, bufala e melanzane” dove sotto una spuma di parmigiano non ci sono le melanzane ma una riduzione di parmigiana di melanzane che mi ha piacevolmente sorpreso.

Ottimo l’abbinamento con lo ChampagnePerrier-Jouet Grand Brut che con la sua morbidezza mi ha fatto apprezzare ancora di più questo piatto decisamente complesso ma nello stesso tempo godurioso. Ultimo, ma non ultimo nella classifica, “spigola, asparagi e mandarino” dove la spigola era cotta perfettamente rimanendo morbida all’interno, dove gli asparagi erano cotti nel burro che li rendeva golosi e dove il mandarino si presentava in struttura di schiuma per dare quella nota di freschezza a un piatto equilibrato. Dalla imponente e ben fatta carta dei vini per questo piatto ho scelto il TimarassoDerthona di Walter Massa. Ci stava proprio molto bene.

Parlando con Ludovica abbiamo scoperto che un costo MEDIO nel ristorante Visteria, compresi i vini, è di circa 110 € a persona. Non è da tutti ma ogni tanto farsi un bel regalo e andare a cena in un posto come questo ne vale sicuramente la pena.

Liliana Savioli

Liliana Savioli

Giornalista, Padovana DOC, Sommelier, esperto degustatore internazionale e docente, fa parte dell’Associazione ACAUD  in qualità di sensorialista. Cavaliere della Vitovska e Ambasciatrice del Festival Internazionale delle Malvasia di Portorose. Partecipa regolarmente alle commissioni per la determinazione delle DOC E DOCG del FVG. Collaborazione con Riviste di settore anche come delegata regionale del FVG

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