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INTERNATIONAL GLASS FESTIVAL, BIOT CAPITALE DEL VETRO 2022

Dal 23 al 25 settembre, la cittadina francese di Biot si trasformerà in una gigantesca vetreria con le sue gallerie, le visite ai laboratori, gli eventi per il grande pubblico e le performance artistiche.

BIOT, una delle “100 più belle deviazioni di Francia“.

Biot, splendida cittadina tra Nizza e Cannes, dal 2004 è inclusa nella lista delle “100 più belle deviazioni di Francia“, prestigioso riconoscimento turistico nazionale della guida Michelin.

Dalla dominazione greca, poi romana fino a quella templare, Biot ha saputo conservare l’antico fascino tipicamente provenzale che tanto piace ed incanta. Un patrimonio prezioso che fa la differenza nella scelta di una destinazione per un viaggio non comune. Tanto da scoprire, da sperimentare, da apprezzare!

porte de tines, arc en plein cintre, credit@office de tourisme de biot

Dal 1997 Biot gode dell’appellativo di “Città delle arti e dei mestieri” per la sua lunga e sofisticata tradizione artigianale del vetro, che rappresenta uno dei capisaldi dell’identità economico- culturale della città. Numerosi i laboratori e le boutique degli artisti che affollano le stradine di Biot, tra pittori, scultori, illustratori, ceramisti, gioiellieri, orafi, pellettieri, fotografi, ispirati, nelle loro creazioni, dalla bellezza del paesaggio di questa antica cittadina. Tra questi, l’artista più famoso è Fernand Léger, il cui laboratorio oggi è stato trasformato in un museo nazionale espositivo della vasta gamma di opere dell’artista.

Arti e mestieri di Biot

Risale al Medioevo lo sviluppo dell’arte e dell’artigianato a Biot, quando in breve tempo si moltiplicarono i laboratori di ceramica e di terracotta, usati per la conservazione di cibo, olio e vino. In auge fino al XIII secolo, oggi, gli oggetti di ceramica hanno perso la natura meramente funzionale  a vantaggio di quella decorativa. Correlativamente, dalla seconda metà del ‘900 si è sviluppata l’arte del vetro soffiato a bocca, che, alla fine degli anni ’50, con Éloi Monod, ingegnere e ceramista diplomato all’École de Sèvres, si evolse in una particolare tecnica del vetro a bolle, anticamente usata dai Maestri “soffiatori di vetro” della Scandinavia, di Venezia e della Boemia, per trasformare i difetti in pregi, facendone un elemento estetico. Oggi queste lavorazioni sono il nuovo simbolo di Biot e ne costituiscono l’identità culturale, con grandi Maestri vetrai che realizzano produzioni uniche, vere e proprie opere d’arte che hanno reso la bella cittadina francese famosa nel mondo.

vetro bolle, credit@Peter Bösken- Pixabay

Vetro a bolle, da difetto a pregio.

Le bolle nel vetro sono state per secoli considerate un difetto nella lavorazione del vetro, risultanti da errori di fusione o di rifinitura. Insomma, un difetto che generava un prodotto di scarto e vanificava il duro lavoro degli artigiani tesi ore a soffiare aria per forgiare forme di vetro. Poi, la creatività di alcuni soffiatori all’inizio del secolo scorso diede una svolta epocale a questo tipo di lavorazione, trasformando i difetti in pregi. E, come spesso accade, la novità conquistò subito il successo!

La tecnica del vetro a bolle prevede l’utilizzo del bicarbonato di sodio che, durante la lavorazione, viene spruzzato sul vetro fuso ed immediatamente ricoperto da un altro strato di vetro fuso. Il vapore acqueo intrappolato crea una sorta di bollicine uniformi di anidride carbonica dal bellissimo effetto luminoso rifrangente che ciascun vetraio di Biot ha personalizzato per produzioni singolari e di grande eleganza.

Festival Internazionale del vetro Biot

Non stupisce che all’arte del vetro sia dedicato un Festival internazionale del vetro di Biot che, ogni anno, richiama a Biot i più prestigiosi Maestri vetrai di tutto il mondo, esperti ed appassionati.

Anche quest’anno, per 3 giorni, dal 23 al 25 settembre, la città di Biot si trasformerà in una gigantesca vetreria con le sue gallerie, le visite ai laboratori, gli eventi per il grande pubblico e le performance artistiche. Tra gli ospiti d’onore Lino Tagliapietra, padrino del festival, Maestro vetraio veneziano riconosciuto dai vetrai di tutto il mondo come il “maestro dei maestri“; David Walters, di Seattle, uno degli artisti del vetro più rinomati al mondo e la francese Julie Legrand, artista di grande sensibilità ed abilità tecnica.

Federica Guerriero

 

PROGRAMMA 

Venerdì 23 settembre alle 18:30:

Inaugurazione del festival con il benvenuto degli ospiti d’onore a cui segue la visita alla mostra “Glass is Beautiful III” in compagnia di Lino Tagliapietra, sponsor del Biot International Glass Festival 2022 e degli ospiti d’onore, Julie Legrand e David Walters.

Showroom Hedberg Torun

Venerdì 23 settembre alle 20:30:

Sfilata artistica sotto forma di uno spettacolo unico con pezzi tanto inaspettati quanto esaltanti inventati da vetrai di tutto il mondo. Un momento che promette belle sorprese, intorno alla fusione tra fuoco e materia.

Biot-Villaggio

Sabato 24 e domenica 25 settembre:

I vetrai mettono a disposizione del pubblico il loro know-how attraverso attività divertenti e creative: introduzione alla soffiatura del vetro; fiaccolate e workshop con due Meilleurs Ouvriers de France; laboratorio di mosaico di vetro; laboratori di creazione di vetrate; dimostrazione di lavoro di soffiatura dello zucchero…

Molteplici performance artistiche punteggieranno il festival: concerto di musica, spettacoli di mangiafuoco, vagabondaggio tra bolle di vetro, giocoleria di cristalli, conferenze, visite a laboratori, trasmissioni di documentari e film…

Molte le mostre proposte anche al pubblico: mostra internazionale “Glass is Beautiful III”; mostra dei vetrai di Biot presso la mediateca Sonia Delaunay; mostra-vendita con la partecipazione di una quindicina di vetrai provenienti da tutta la Francia, selezionati da un comitato ad hoc, sala delle associazioni e spianata Monod; mostra degli ex vetrai di Biot al Museo di Storia e Ceramica di Biot; mostra degli studenti all’Ufficio del Turismo e alla Galerie Gabel; presentazione di materiali rari realizzati dall’ottica, laboratorio-galleria Jean-Paul Van Lith; presentazione delle opere di La Créative, place de l’église…

Sabato 24 e domenica 25 settembre

Durante il festival, i laboratori del vetro accolgono ospiti d’onore e vetrai internazionali per spettacoli a più mani e creazioni nuove e spettacolari. Una navetta gratuita, in partenza dal paese, vi permetterà di avvicinarvi il più possibile a questi luoghi magici dove i vetrai Biotois saranno felici di accogliere il pubblico e aiutarlo a svelare i misteri del vetro.

www.biot-tourisme.com/fiches/biot-international-glass-festival/

FEDERICA ANNA GUERRIERO

Giornalista, Marketing e Comunicazione presso l’Università La Bicocca di Milano. ha grande passione e curiosità per viaggi, wellness e lifestyle, nonchè padronanza di diverse lingue e pregresse collaborazioni in Riviste di settore.

 

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