Nell’estremo sud est della Turchia, in Anatolia, la città di Mardin accoglie i visitatori dall’alto della sua collina dorata. Scintillante di luce, questa città ha un fascino leggendario, dove passato, presente e futuro si intrecciano in millenni di miti, storie, culture e popoli diversi, regalando continue emozioni.
Conosciuta come una città dove sono transitate ben 18 civiltà a partire dal 4500 aC. , Mardin è talmente antica che ancora oggi non si conosce quando e da chi fu fondata. Di fatto, è una delle città più preziose delle terre anatoliche. Sviluppata in terrazze degradanti sulla vasta e fertile piana mesopotamica, Mardin è una meta unica ed imperdibile.
Un dedalo di case in pietra gialla, le stradine che s’inerpicano fino su al castello, i bazar storici pullulanti di vita e di profumi speziati, gli hamman fumicanti di vapori profumati, i locali immersi in bellissimi giardini di fiori colorati, i negozi, uno dietro l’altro, straripanti di mercanzie varie e di meravigliosi manufatti dell’artigianato locale, i Turk Kahvesi, dove sorseggiare il buon caffè turco, forte, magari aromatizzato al cardamomo. La sensazione è di passeggiare in un tempo sospeso, dove l’atmosfera è rarefatta, quasi magica.
Con le sue Madrasa, Moschee, Chiese, monasteri e minareti, Mardin è una città dove convivono in pace culture, razze e religioni diverse. Sentimento molto forte e sentito dagli abitanti che si raccoglie anche in una singolare targa di pietra all’ingresso del cancello del Maridin Otel, splendido boutique hotel a 5 stelle, tra i più particolari di tutta la Turchia, con incisi gli emblemi di 4 religioni diverse.
A poche centinaia di metri dal centro, Maridin Otel si trova in un antico quartiere armeno di Mardin. Il palazzo è una straordinaria struttura architettonica risalente al 1600, costruita con un sistema a terrazze, esposto a sud secondo la tipica architettura delle case di Mardin, degradanti sull’immensa piana mesopotamica. Ma non finisce qui. Da documenti delle sue origini, risulta che durante la costruzione sul terreno furono rinvenute rovine di edifici ben più antichi e che c’era persino un tunnel che collegava l’edificio dell’attuale Hotel al Castello di Mardin. Una città che è tante città, somma di stratificazioni diverse susseguitesi in millenni di storia.
Ai piani più bassi dell’hotel, ci sono enormi cisterne d’acqua con tracce nelle fondamenta risalenti al periodo assiro, mentre la tecnica costruttiva nel seminterrato reca tracce del periodo Artuqide, dominato da una dinastia di turchi Oghuz che, nell’XI e XII secolo, dominò l’Anatolia orientale, con fulcro nella città nera di Diyār Bakir- fino al nord di Siria e Iraq. Ai piani superiori, invece, colpisce la ricorrenza del simbolo della Stella di David inciso in arcate di pietra e nelle stanze, come anche il tralcio di vite ed il grappolo d’uva. Non deve stupire, Mardin, come indica la pietra all’ingresso dell’hotel, è da sempre una terra pacifica, dove convivono culture e religioni diverse. Pur essendo la Turchia un Paese musulmano che non ammette il consumo di alcol e di vino, non può, tuttavia negarsi un passato millenario, specie in questo lembo di terra fertile, dove la coltivazione dell’uva è stata sempre tra le principali attività agricole. Infatti, in città si trovano enoteche ben fornite e negozi che vendono vino, purchè consumato con moderazione e rispetto.
Utilizzato dalla famiglia Kendin, nobili di Mardin, l’edificio di 5 piani e 32 stanze dell’odierno Maridin Otel negli anni ’70 fu adibito ad orfanatrofio. Ridotto in rovina per abbandono, da ultimo l’edificio è stato acquistato da Firat Irmak, uomo d’affari di Mardin, che gli ha ridato l’antico splendore e dignità con un imponente progetto di restauro.
Oggi Maridin Otel, direttore generale Zeynep Temiz, è classificato Boutique Hotel con attestato speciale del Ministero della Cultura e del Turismo, con tutti i confort e gli standard di un hotel a 5 stelle, incluso tra gli alberghi più particolari della regione, che esprime radiosità con i suoi soffitti di circa 4 metri, ambienti sontuosi delle sue 32 camere, 2 king suite sotto cui è stata realizzata un piscina privata, dall’antica cisterna, 5 suite, aree comuni dai 25 ai 40 mq., tappezzeria ricercata, sauna, una grotta con piscina, divani con tappeti e cuscini su terrazze private.
Nelle ampie sale decorate con volte a crociera, ogni giorno, è servita la ricca e squisita colazione – kavhalti- turca. Di sera, sulla Terrace Restaurant & Cafe, la terrazza più alta del Palazzo, vengono serviti deliziosi piatti della famosa cucina locale , tra musica dal vivo, luci ovattate e la sagoma illuminata del Castello sull’altura. Su tutto, il panorama mozzafiato sulla pianura mesopotamica. Il fascino di un’esperienza unica e davvero indimenticabile.
Carmen Guerriero