Travel Wine Magazine

Cerca

MERAVIGLIOSA KOS, STORIA, SPIAGGE CARAIBICHE E VINI LEGGENDARI

Terza isola del Dodecanneso, Kos sa conquistare in tanti modi: dalla storia plurimillenaria, ai 114 chilometri di spiagge, alle acque cristalline bandiera blu, alla cucina straordinariamente ricca fino ai vini dalla fama leggendaria. Bellissima sempre e poco affollata anche in alta stagione. Che aspetti a partire?

L’isola di Coo meglio conosciuta col nome di Kos vanta una lunghissima storia con alterne vicende fin dall’età del Bronzo. Il massimo splendore coincide con lo sviluppo sul territorio greco della civiltà Minoica (2000 a.C.) e, poi, di quella Micenea che incisero sull’evoluzione e sul destino dell’isola, come per la maggior parte delle isole greche, trasformando Coo in uno degli snodi commerciali più importanti dell’Egeo.

TURCHIA…così vicina!

Terza isola del Dodecaneso per estensione e seconda per popolazione, Kos è una destinazione che riesce ad ammaliare in tanti modi ogni viaggiatore. A partire  dalla vicinanza alle coste turche dell’antica città di Alicarnasso, oggi Bodrum, splendida e brulicante di vita, di profumi, di colori, col suo grande Şehir Merkezi coperto, che si snoda tra le rovine romane, negozi di brand di lusso e … falsi d’autore. Oriente ed occidente sono in blend irresistibile, con flussi di turisti che transitano tutti i giorni tra i due Paesi e corse frequenti di traghetti che in meno di un’ora approdano in Turchia. Eppure, Kos in secoli di dominazioni diverse è riuscita a serbare la propria identità e fascino.

Kos, porto e lungomare, credit@TWM

FORTEZZA, un libro di pietra

I due porti turistici dell’isola, attracco quotidiano di caicchi, barche, pescherecci e yacth di lusso, segnano il profilo del bellissimo lungomare, orlato di palme, grandi ficus, bouganvillee e gelsomini dal profumo inebriante, affollato da numerosi caffè, bar e taverne. I bastioni e l’alta cinta di mura anticipa l’imponente Castello di Neratzia o anche Fortezza dei Cavalieri di San Giovanni, del 1315, molto simile nello stile a quella di Rodi, costuita a difesa dei continui attacchi degli ottomani.

Fortezza, credit@TWM

L’accesso è attraverso un ponte in pietra. L’interno è molto singolare, un libro di storia scritto sulla pietra che, tra torri, bastioni, stemmi araldici di marmo, bassorilievi e colonne romane, narra le diverse dominazioni subite dall’isola. Intorno, l’ampio fossato, ricco di vegetazione e di palmenti. Dalle torri, il panorama sul Mar Egeo. Mozzafiato!

Kos, porto, lungomare e mura Fortezza, credit@TWM

Di fronte al Castello dei Cavalieri e accanto alla moschea di Gazi Hassan, in Πλατεία Πλατάνου si trova il “Platano di Ippocrate”, un grande albero, ormai cavo, con un’estensione di circa 12 metri,  considerato uno dei più grandi platani d’Europa, verosimilmente discendente del platano sotto cui Ippocrate, Padre della medicina, teneva lezioni ai suoi allievi.

Platano di Ippocrate, Kos, credit@TWM

ASKLEPLION, la prima clinica della storia

Per la costruzione della Fortezza sono state impiegate le pietre dei resti dell’antica Asklepion, III secolo a.C. , la città dedicata ad Askepios o Esculapio, semidio poi diventato dio della medicina, famoso medico del mondo antico realmente esistito 600 anni circa prima di Ippocrate.Il sito archeologico si trova tutt’oggi su una collina, circa 4 chilometri da Kos Town e, già da solo, vale un viaggio. Rinvenuto nel 1902 dall’archeologo tedesco Herzog, l’Asklepion è il sito più suggestivo di Kos nonchè tra i santuari di medicina più importanti del mondo antico.

Asklepeion, credit@TWM

Raffigurato con bastone intorno al quale è attorcigliato un serpente caduceo , simbolo della professione medica, si deve ad Asklepio l’invenzione della” clinica” in cui operavano i sacerdoti, chiamati Asklepiadi, praticando cure che oggi, dopo 2500 anni, sono considerate le basi della medicina moderna. Ippocrate fu uno dei più celebri Asklepiadi. Le cure praticate sono straordinariamente moderne: vita sana in armonia con la natura, tra idroterapia, terme, attività fisica, dieta, meditazione, svago, rimedi a base di erbe naturali. Su tutto, il concetto che l’uomo è un insieme di corpo e anima dove ogni male era considerato una manifestazione conseguente al disequilibrio tra il fisico e la mente.

VINO, cultura millenaria

Da oltre 4000 anni Kos vanta una tradizione vitivinicola eccellente grazie ai suoli ricchi di sostanze minerali, di fossili, il clima mite e moderatamente ventoso, l’abbondanza di acqua e l’esposizione straodinaria, varietà autoctone come l’Assyrtiko, per bianchi pregiati e dal profilo distintivo, delineato dal clima dell’Egeo, caldo, molto ventoso, importanti escursioni termiche ed il tipico allevamento “a cesta”, o Malagouzia (in greco “Μαλαγουζιά), per bianchi fruttati, sapidi, vivaci e con una certa complessità. Una reputazione recuperata negli ultimi anni dai giovani viticoltori dell’isola che, grazie all’intensificazione delle colture, modernizzazione degli impianti e adozione di tecnologie ecologiche, hanno perfezionato varietà sia autoctone che internazionali, che meglio si sono allocate, come uve Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Merlot, amate per la complessità aromatica, l’eleganza e l’equilibrio.

Asfendoiu, vigneti, credit@TWM
In particolare, l’area di Asfendiou, a ridosso del monte Dikaios, è la zona più vitata dell’isola, grazie alle condizioni ideali pedoclimatiche, una costante brezza marina ed un clima semitropicale che favorisce la produzione di uve di grande qualità LEGGI ANCHE: AKRANI, OSPITALITA’ E VINI LEGGENDARI DELL’ISOLA DI KOS

Nel 2007, grazie all’iniziativa di Antonis e Maria Triantafyllopoulos fondatori dell’azienda vitivinicola Akrani, in località Asfandou, Kos è stata inclusa nella Denominazione Indicazione Geografica Protetta IGP Dodecanneso, salvaguardando l’identità vinicola dell’isola.

SAPORI AUTENTICI

Restando sul tema del vino, l’isola di Kos detiene l’esclusività della produzione di un formaggio davvero speciale, Τυρί της Πόσιας, Krasotiri IGP dal 2018, formaggio a pasta molle a base di di latte di pecora o di capra, o misto, da animali allevati tradizionalmente sull’isola di Kos che viene messo a maturare per almeno un mese in fecce di vino, “possia“, un blend di varietà di uve specifiche non destinate al consumo, ma solo alla maturazione di questo formaggio tradizionale. Accanto alle tradizionali produzioni locali di eccellenza come mizythra, tirovolaki, la storica azienda di Yannou Panagiotis produce anche il famoso krasotiri, noto anche come “formaggio da bere”.

LEGGI ANCHE: CHEESWORKS, IL FANTASTICO MONDO DI LATTE DI PANAGIOTIS GIANNOU

In una strada interna, parallela al lungomare, a Platani (Kermetes), il “quartiere turco”, si trova Alì Restaurant, la taverna familiare aperta nel 1986 dalla famiglia Hatzisouleiman. Un bel patio coperto esterno, tavoli anche all’aperto ed una cucina strepitosa che coniuga squisitamente sapienze culinarie della tradizione turca a e greca. Tra tutte, i pomodori caramellati, dal salato al dolce. Una cucina che ho amato subito, tornando diverse volte durante il mio soggiorno nell’isola.

krasotiri con pomodori caramellati, Alì Restaurant, credit@TWM

Al centro dell’isola di Kos , alle pendici del Monte Dikaios, il graziosissimo piccolo villaggio di montagna di Lagoudi Zia è un gioiello di tipicità, tra negozi di artigianato, saponi all’olio di oliva, miele al tiglio ed un parco naturale immerso in boschi di pini ed eucalipti e sorgenti d’acqua. È rinomato per i tramonti mozzafiato dai punti più alti, che dominano l’intera vallata, ma, ancor di più, per un’offerta gastronomica eccellente  che propone piatti della tradizione ed avvicina i turisti alla cultura di quest’isola.

Il pregolato ed il panorama di Taverna Oromedon, credit@TWM

Taverna Oromedon, dalla vista spettacolare sul mare, cascate di buganvillee e un freschissimo pergolato di tralci di vite, vanta una cucina locale genuina e semplice, con i piatti tradizionali isolani. A gestione familiare, la taverna è nata nel 1997 con l’intento di preservare la genuina identità gastronomica dell’isola. Anche la carta dei vini è ricercata e nutrita, non solo con etichette locali ma anche da tutta la Grecia. Un’autentica esperienza di gusto ed autenticità!

Kardamena, spiaggia, credit@TWM

OSPITALITA’ A 5 STELLE

Kardamena al centro dell’isola, è una località ideale per spostarsi agevolmente in ogni punto dell’isola.Tra il parco naturale del monte Dikeos, circa 3500 mq di tipica macchia mediterranea ed un mare dall’acqua cristallina, Kardamena è un centro vivace e armonioso, con un bel lungomare ricco di palme, taverne tipiche, negozi e cocktail bar, dove trattenersi fino al tramonto per sorseggiare un cocktail, come DiVino wine& cocktail bar, l’enoteca di Nikos Georgopoulos, professionista Sommelier che si è laureato in Italia e parla benissimo italiano.

E, poi, tanti bei ristoranti e beach bar eleganti, comi Avli Traditional Restaurant , fascinoso ristorante al centro di Kardamena, con ottimi piatti tradizionali, una buona carta di vini, in un ambiente eleganti in stile e la squisita ospitalità greca. E’ qui che Francesco Grassilli, titolare del Marmaraki village, una stilosa struttura a poche centinaia di metri, ama dare il benvenuto ai suoi ospiti.

Marmaraki Village, Kardamena, credit@TWM

Immersa in una rigogliosa vegetazione di palme e di eucalipto, Marmaraki village è nel tipico stile cicladico, con dettagli  ricercati ed originali, tra legno, vele, colori pastello, azzurro e bianco, per unire, simbioticamente, fascino ellenico e charme italiano. I proprietari, Elisa e Francesco, sono una giovane coppia di professionisti italiani, ora anche genitori di due bellissimi gemelli, Achilleas ed Ettore, innamorati follemente della Grecia, al punto di decidere di cambiare vita per inseguire un sogno di bellezza e di libertà.

LEGGI ANCHE: ELISA E FRANCESCO, IL CORAGGIO DI INSEGUIRE I PROPRI SOGNI. A KOS

SPIAGGE CARAIBICHE

Atmosfere sonnolenti e natura incontaminata sono il diapason che corre, lento, lungo i 114 chilometri di spiagge dell’isola di Kos. Se Tigaki e Marmari sono ampie, sabbiose e con acqua poco profonda, ma a volte, ventose, a sud si trovano alcune tra le spiagge più incantevoli di tutta l’isola: diverse calette tranquille e mare turchese come Diamond Beach; la spiaggia sabbiosa, ampia ed attrezzata di Paradise Beach; la baia di Camel Beach e di Cavo Paradiso, dal mare cristallino e calmo, con splendide sfumature di blu e verde, la sabbia rosa.

Kefalos, località più estrema dell’isola, e’ un antico villaggio di pescatori su una collina, affacciato sulla meravigliosa Baia di Kamari, chiusa, come in un abbraccio, tra tamerici sferzati dal vento, lunghe lingue di sabbia bianca, rovine archeologiche e panorami mozzafiato.

Ikos Aria, credit@TWM

Ikos Aria è un raffinato resort 5 stelle, considerato il migliore del mondo, immerso in oltre 47 acri di vegetazione rigogliosa, sabbia bianca e acque cristalline, con campi da tennis, piscine, spa, camere deluxe e suite d’autore in luoghi privilegiati, otto ristoranti dai distinti sapori e menu stellati.

resti archeologici di fronte isolotto Kastri, credit@TWM

Di fronte, la baia di Kamari, l’isolotto di Kastrì  raccoglie i resti della basilica paleocristiana di Agios Stefanos. La leggenda raccomanda di raggiungerlo a nuoto ed inerpicarsi fino alla chiesetta per suonare la campana e realizzare i propri sogni. Vero o no, resta l’incanto di un luogo ancora autentico, sospeso nel tempo, dove bellezza, mito e storia regnano sovrani.

(In copertina, Kardamena, spiaggia, credit@TWM)

@Riproduzione riservata                                                                                                                                                                                                                                                                                  Carmen Guerriero

spiaggia Kamari. Sullo sfondo, isolotto Kastrì e Agios Stefanos, credit@TWM

News

Attualità

I nostri sponsor

I nostri partner