di Carmen Guerriero
La mitologia narra che durante la guerra tra Dei e Giganti, Poseidone, dio del mare, inseguì il gigante Polyvotis fino a Kos, nell’Egeo meridionale, ne tagliò una parte che lanciò al suo nemico, affondandolo per sempre sul fondo del mare, Emerse un’isola, Nisyros.
A nord della leggendaria isola di Rodi, Nisyros, tra le isole del Dodecaneso insieme a Kos e Tilos, è una delle più belle isole dell’Egeo, ancora sonnolente nella sua bellezza autentica e senza tempo.
Quest’incantevole isola è raggiungibile via mare con una piacevole traversata di circa 50 minuti dal porto di Kardamaina, sull’isola di Kos. NOTA BENE! Non tutte le compagnie di trasporto accettano a bordo i cagnolini. Informarsi prima di prenotare! La nostra (in foto) era pet friendly e il capitano, Kostas, con l’equipaggio molto gentili. Consigliatissima!
Con una costa di 28 km, l’isola vulcanica si estende su una superficie di 41 km, costellata dalla tipica macchia mediterranea, profumata di timo e di sale, distese di ulivi a perdita d’occhio, case bianche, semplici e squadrate e cappelle bizantine, come Panaghia Faneromeni che punteggiano i fianchi delle colline srotolate, come nastri impalpabili, fino all’azzurro intenso del mare.
Ancora indenne dal turismo di massa, le spiagge di Nisyros sono eccezionalmente pulite e rilassanti, come quelle di Lefki o Gialiskari, Aghios Savas, Aghia Irini, Páloi, Chochlakia, Ammos e Katsouni.
L’antico vulcano di Nisyros domina dall’alto tutta l’isola, con materiale da esplosioni che hanno modellato l’isola, considerata il centro vulcanico più giovane della Grecia ancora attivo, insieme ai vulcani di Milos, Santorini e Methana.
Dal porto partono transfer (servizio incluso nel prezzo del biglietto del traghetto) che conducono al cratere in circa quindici minuti, con una sosta di quarantacinque minuti, in cui si può decidere di scendere fino alla bocca della caldera, visitare le formazioni rocciose circostanti, venate di giallo sulfureo o rinfrancarsi al fresco del bar al centro dell’area sosta.
L’antico vulcano di Nisyros, al centro dell’isola, costituisce la maggior parte dell’area dell’isola di Nisyros. L’ultima eruzione risale al 1888, ma è uno dei più attivi della regione. Più propriamente, Nisiros appartiene all’arco vulcanico dell’Egeo meridionale, costituito da diversi vulcani sottomarini, le cui prime eruzioni vulcaniche, secondo ricerche scientifiche in zona, iniziarono 2,5 milioni di anni fa.
Da allora, l’attività vulcanica non si è mai arrestata, determinando fratture da cui è percolato materiale vulcanico fuso che ha dato luogo a diverse bocche vulcaniche e formazioni di roccia vulcanica di varie dimensioni, come quelle intorno all’area occidentale di Kos, tra cui non solo Nisyros, ma anche le isole minori intorno, tra cui Pergousa, Pacheia, Gyali, Stroggili.
Dei sei crateri dell’isola, Polivotis è il più grande, misura 260 mt di diametro e raggiunge una profondità di 30 metri. Le fumarole sviluppano un fumo lento e sottile, con i gas che sgorgano dal sottosuolo. Tanto incrementa l’intensità di attività di produzione naturale termale, con acque sulfuree che arricchiscono le diverse terme intorno l’isola, come quelle di Loutra, sulla costa settentrionale, con acque termali a 37 gradi Celsius, famose per le loro proprietà curative.
Su un lato del cratere, Nikia è uno dei villaggi più pittoreschi di tutta l’isola.
Un dedalo di viuzze e case di roccia vulcanica e pietra pomice, dalle mura imbiancate e con architravi colorati di azzurro e giallo.
Un’unica strada ed un’unica piazza, sormontata da una chiesa, rigorosamente di un bianco abbagliante.
A Nikia si trova il Museo Vulcanologico, con materiale interessante per chi voglia approfondire nozioni di storia, attività e scienza del vulcano.
Dalla piazzetta, la stradina continua per circa cento metri, aprendosi su un largo dalla vista mozzafiato sulla caldera e sul mare, sui cui si staglia la sagoma dell’isola di Tilos.
Poco distante, sulla collina che sovrasta il villaggio di Mandraki, i resti del Paleokastro, l’antica Acropoli di Nisyros, del IV secolo a.C., un tempo forte e potente. La sua costruzione con l’andesite basaltica, una delle rocce vulcaniche più dure del mondo, ha contribuito a preservarla dalla lenta ed inesorabile erosione del tempo..
Dalla cima di un’altra collina, l’imponente Monastero di Panagia Spiliani si staglia abbagliante tra le rocce protese sul mare, con la parte più grande all’interno di una grotta spettacolare, divisa in due chiese.
Mandraki è il villaggio principale, con case di roccia vulcanica e pietra pomice, con una bella piazza su cui si affacciano bar, gelaterie, locali e stradine piene di negozietti caratteristici di artigianato locale e di prodotti tipici, come la kanelada, il profumato liquore da infuso di cannella.
Il vento fresco e costante, profumato di resina salmastra, allevia il peso del caldo, anche allo zenith. Acqua fresca, frequenti soste all’ombra, protettivo solare e un cappellino con visiera consentono di godere, senza timore, la bellezza di quest’isola anche ai nostri cuccioli e di poter viaggiare tranquillamente in loro compagnia. Emozioni.
Il lungomare è un rincorrersi di psarotaberne, le tipiche taverne di pesce, lunghi fili di polpi stesi al sole e panorami spettacolari, che s’infiammano di colori al tramonto. Il tempo scorre lento.
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