on solo il concerto “Italia Loves Romagna’”, il sostegno alla ripresa della Coldiretti si estende anche agli Stati Uniti dove le esportazioni di vino e cibi Made in Emilia Romagna sono cresciute dell’8% nel 2023 dopo aver superato lo scorso anno il valore di 800 milioni di euro, in un mercato determinante per sostenere la ripresa dell’economia e dell’occupazione dopo l’alluvione. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat nel primo trimestre presentata in occasione del più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari, il Summer Fancy Food 2023 di New York dove da domenica 25 giugno al Javits Center level 3 al Padiglione Italia, stand n.2718 di Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia è servito un menu tipico tutto romagnolo, dagli strozzapreti allo squacquerone, dalla piadina al ciambellone fino al Sangiovese di Romagna e molto altro. All’inaugurazione è prevista la presenza del Ministro dell’agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, del Presidente dell’Ice Matteo Zoppas, dell’Ambasciatrice d’Italia in Usa Mariangela Zappia insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, il segretario generale Enzo Gesmundo, il Direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli e l’Amministratore Delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia.
Proprio la piadina romagnola preparata dai cuochi contadini di Campagna Amica è protagonista dell’evento organizzato dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare in collaborazione con l’Ice e il MASAF al Gotham Hall 1356 Brodway, New York, NY 10018 con anche la presentazione della raccolta fondi della National Italian American Foundation (Niaf) in collaborazione della Coldiretti e Filiera Italia (https://www.italianamericanrelief.org/donate/). L’impegno per la solidarietà continuerà fino al 27 giugno al Summer Fancy Food dove nello stand Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica ci sarà un focus anche sugli orrori della cucina italiana a stelle e strisce con esposizione, ricette e prodotti taroccati ed i risultati dell’indagine Coldiretti/Notosondaggi sulla tutela dei prodotti agroalimentari Made in Italy all’estero a supporto della candidatura della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco
Con le imprese agricole è a rischio – sottolinea la Coldiretti – il record dell’export agroalimentare Made in Italy per effetto dell’alluvione un Emilia Romagna che è la regione leader con a livello nazionale con un valore di ben 11,2 miliardi nel 2022, pari al 18% del totale, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. In testa alle specialità emiliano romagnole più esportate negli States – sottolinea Coldiretti – ci sono i formaggi, davanti a carne e salumi e a pasta e prodotti da forno, che fanno addirittura registrare un raddoppio del valore delle vendite. Il trend positivo delle esportazioni purtroppo – sottolinea la Coldiretti – rischia di interrompersi per effetto dell’alluvione che ha colpito duramente le coltivazioni agricole ed indotto industriale e della distribuzione commerciale. in Romagna dove si stimano danni solo per l’agricoltura per 1,1 miliardi tra perdite produzione, ripristini fondiari, terreni persi e animali coinvolti. L’Emilia-Romagna vanta il primato tra le regioni italiane per numero di prodotti riconosciuti dall’Unione Europea con ben 44 produzioni Dop e Igp già in possesso della certificazione europea ottenute in tutto o in parte nel territorio della regione. In totale poi sono 400 i prodotti agroalimentari realizzati nella regione secondo le regole tradizionali per almeno 25 anni, su un totale delle oltre 5mila pubblicate dal Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare.
L’esondazione ha sommerso – continua Coldiretti – soprattutto i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare quasi 15 milioni di piante tra pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi. E tra queste le pesche e le nettarine di Romagna Igp le cui origini risalgono al XIX secolo, ma anche le albicocche Reale e Val Santerno di Imola, due varietà autoctone di grande qualità che già dal 1900 rappresentano una delle principali fonti di reddito per le aziende agricole del territorio e hanno senz’altro contribuito ad arginare l’esodo rurale. Minacciata – continua la Coldiretti – anche la Ciliegia di Cesena, una varietà anch’essa dalle origini antiche e molto amata per il gusto e la consistenza della polpa, così come la fragola di Romagna, i cui campi sono da decenni parte integrante del paesaggio rurale dell’entroterra ed ora sotto finiti sott’acqua.
ll disastro dell’alluvione ha interessato anche gli ecosistemi delle aree interne della Romagna con le frane che – sottolinea la Coldiretti – hanno devastato gli ulivi che sono un vero e proprio patrimonio di biodiversità nazionale. Colpiti gli uliveti dell’olio di Brisighella, primo extravergine italiano ad ottenere nel 1975 il marchio Dop e una delle più piccole produzioni riconosciute. Colpita anche – continua la Coldiretti – l’azione di recupero della biodiversità delle razze in via di estinzione come il bovino romagnolo e il suino di Mora Romagnola, che sono parte fondamentale del paesaggio e dell’equilibrio ecoambientale dei territori investiti da frane e alluvione.
“Occorre intervenire presto per salvare le imprese ed i mercati anche all’estero dove i prodotti romagnoli rischiano di essere sostituiti dalle produzioni di altri Paesi con un impatto devastante su economia, occupazione e ambiente” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate è, infatti, il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti”.
La Coldiretti ha avviato l’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA con causale “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA 2023”.
Redazione