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VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO: TELEFONATE IMPOSSIBILI

di Liliana Savioli

PRONTO, PARLO CON LA SIGNORA LILIANA?

Buongiorno, si sono io con chi parlo?

SONO LA VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO, CI SIAMO CONOSCIUTE LA SCORSA SETTIMANA

Signora Vernaccia che piacere sentirla, come sta? In realtà ci conosciamo da tantissimo tempo, lei non ricorda ma nel 2003 sono stata una settimana a San Gimignano per poterla conoscere ma non così approfonditamente come è stato  nei giorni scorsi.

vernaccia di San Gimignano, tralci di vite, germinazioni@L.Savioli-TWM

NON RICORDAVO QUESTO NOSTRO PASSATO INCONTRO MA SA, MI VENGONO A CONOSCERE PARECCHIE PERSONE. IO STO BENE E ANZI, LE CHIEDO COME MI HA TROVATA? SONO CAMBIATA IN PIU’ DI 20 ANNI?

Direi che possiamo darci del tu, visti gli anni di conoscenza. Posso dire che in tutti questi anni ti ho sempre tenuta d’occhio e ti ho seguita in diverse degustazioni. Da quell’epoca, pian pianino, la tua anima ribelle mi sembra si sia rilassata, ammorbidita, sei meno scontrosa, più accondiscendente. Rimani sempre con il tuo bel caratterino indocile, sei sempre un pochetto indisciplinata ma hai smesso gli abiti da figlia dei fiori e oggi ti presenti in maniera  più accurata ma sempre ribelle e indomita. Mi è particolarmente piaciuto come ti ha presentato la presidente del Consorzio, Irina Strozzi, che citando Michelangelo il Giovane descrive, con grande colore ed effetto ma anche con grande attualità, la cosiddetta fase gustativa della Vernaccia che …. bacia lecca morde picca e punge. E poi  ci ha raccontato che dal trattato di Jeofrois de Wateford (e dal vallone Servais Copale), “le segré des segrez” scritto intorno al 1330, un vero e proprio testo enologico (che fornisce preziose informazioni su come le élites qualificavano i diversi vini dell’epoca) la Vernaccia viene descritta come il vino di qualità migliore perché moderatamente forte ed il suo profumo è delicato. Quando penetra in bocca, lusinga le narici e conforta il cervello. Si lega bene al palato senza ferirlo, al cuore dà gioia e allegria e, in verità, di tutti i vini è il non plus ultra “.

IRINA MI HA PRESENTATO AL MEGLIO, COME IL SUO SOLITO, MA TU COME MI DESCRIVERESTI DOPO LA DEGUSTAZIONE DELLE 88 VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO?

L’annata 2023,  presente in metà dei campioni, non è stata, per ora, di grande impatto. Tanta gioventù, parecchie bananosità e frutti tropicali che ti rendono meno territoriale. Oramai si sa che hai bisogno di tempo per esprimerti e purtroppo la gioventù fa degli scherzetti. Devo anche dire che qualcuna era molto gradevole e croccante e scattante con note minerali e di pesca bianca e di acacia. Decisamente più emozionanti le annate mature dove il legno è stato gestito in maniera oculata.

Tu sei un “Vino da bocca, non da naso” mi ha detto Nadia Betti e io concordo con lei. Ti ho trovato fresca, tesa e verticale con finali lunghi e leggermente ammandorlati. Devo anche dire che le “Selezioni”, derivanti dalle migliori vasche, sono state quelle che più mi hanno soddisfatto. So che non è una denominazione, so che non è niente di codificato ma questo è quello che ho riscontrato. Ho visto un cavaliere dipinto nella sala comunale durante la presentazione. Ecco credo fossi tu.

Se dovessi associarti a una musica direi che sei una ballata country, tipo quelle di Joan Baez. Se dovessi abbinarti a un dipinto direi uno delle ninfee di Monet, come libro ti sento vicina a Asia di Terzani. Per gli sposalizi gastronomici c’è tutta la succosa cucina toscana a tua disposizione, essendo un rosso vestito da bianco dove ti si mette stai bene e non perché sei banale, tutt’altro. La tua acidità unita alla sapidità riesce a coniugarsi con quasi tutto, perfino con i crostini di fegato.

degustazione con panorama di San Gimignano@L.Savioli-TWM

MI SEMBRA DI CAPIRE CHE SEI STATA BENE IN MIA COMPAGNIA

Hai capito benissimo, non sono stata bene,  direi benissimo. Accudita e coccolata da uno staff di persone che son riuscite a gestire egregiamente più di 90 giornalisti da tutto il mondo, alloggiata come una principessa all’Hotel Belsoggiorno, sfamata sfiziosamente da cibi ottimi e genuini, accolta come in famiglia da ben 5 aziende che ci hanno aperto anche bottiglie antiche facenti parte del loro archivio, i miei occhi si sono beati di panorami da film, il mio naso non ha potuto assaporare il tuo profumo perché non eri ancora fiorita ma si è rallegrato nel sentire l’olezzo paradisiaco del tuo compagno sangiovese, la mia mente ha subito uno scossone non indifferente visitando la mostra di Ai Weiwei presso la Galleria Continua, le mie anche hanno gioito delle serene passeggiate fatte, di giorno e di notte, per le strade del tuo paese.

Poi ho imparato un sacco di cose. Per esempio l’uso della stabulazione. Una pratica che non è una macerazione, ma riesce ad imprimere dei caratteri molto specifici donando dei vini che ti rispecchiano perfettamente. Ho anche degustato delle Vernaccia con giorni di macerazione senza che questa influisse sulla pulizia e riconoscibilità del vitigno ma anzi lo esaltasse. Ho poi avuto il piacere di degustare anche dei tuoi cugini. Certi Vin Santo deliziosi e ti confesso che, con il permesso dei produttori, ho anche intinto dei cantucci, fatti in casa, in quel prezioso nettare. So che non si dovrebbe fare, ma sono anche io una ribelle e non ho resistito.

Cara la mia Vernaccia di San  Gimignano Regina Ribelle spero proprio di poterti rivedere, riassaggiare, rigodere, ridivertirmi il prossimo anno assieme. Grazie a te e a tutte le 37 aziende che hanno contribuito a rendere questi giorni dei giorni da ricordare con il bollino d’oro, grazie a chi ha lavorato instancabilmente per mesi per arrivare a tutto questo. A presto.

@Riproduzione riservata

 

Liliana SAVIOLI

Giornalista, Padovana DOC, Sommelier, esperto degustatore internazionale e docente, fa parte dell’Associazione ACAUD  in qualità di sensorialista.
Cavaliere della Vitovska e Ambasciatrice del Festival Internazionale delle Malvasia di Portorose.
Partecipa regolarmente alle commissioni per la determinazione delle DOC E DOCG del FVG. Collaborazione con Riviste di settore anche come delegata regionale del FVG.

 

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