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CASTELLO DI ALBOLA, UN SOGNO NEL CUORE DEL CHIANTI CLASSICO

Una visita al Castello di Albola è un’esperienza indimenticabile, dove scoprire la ricchezza del territorio, l'incanto di un paesaggio meraviglioso e degustare alcuni dei migliori vini che la Toscana ha da offrire.

di Federica Anna Guerriero

CASTELLO D’ALBOLA

In Toscana, a Radda in Chianti, il Castello di Albola è un gioiello incastonato nelle colline del Chianti Classico, noto per la sua storia, l’arte e il paesaggio agro-paesaggistico unico. Si ha proprio l’impressione di essere catapultati in un’altra realtà. La tenuta, antica, bellissima e completamente immersa nel verde, ha stanze spaziose con una vista da ogni singola finestra semplicemente splendida, verde e solo verde intorno. È il luogo ideale se si vuole staccare dalla frenesia della città. Ed è incredibile pensare come cambi il paesaggio a solo 1h di distanza dalla città.
La tenuta ha anche una piscina, quasi nascosta, un po’ come voler preservare tutta la natura attorno.

Toponimo di origine etrusca, di Albola si parlava già nell’anno mille, anche se le prime notizie storiche legate alla cultura vitivinicola sono riferite a metà Ottocento da Emanuele Repetti, noto geografo, storico e naturalista italiano che annotava nel Dizionario fisico geografico del Granducato di Toscana “Chiamasi propriamente Albola una piaggia accreditata per i suoi vigneti, dai quali si ottengono forse i migliori vini del Chianti.” Passato, di mano in mano alle più nobili famiglie toscane, dagli Acciaioli ai Samminiati, dai Pazzi ai Ginori Conti fino agli anno 70, proprietà della Famiglia Zonin.

TERRITORIO, VIGNETI E LA UGA DI RADDA IN CHIANTI

La tenuta è un gioiello di armonia e di bellezza, estesa per oltre 900 ettari tra le più alte colline del Chianti Classico, territorio del mitico Gallo Nero, esteso tra Firenze e Siena, in un’area che comprende tre comuni: Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti. È questa la terra che Cosimo de Medici nel 1716 riconobbe come zona di produzione del miglior vino di Toscana. Un territorio che conta 42 DOC e 11 DOCG, diffuse in tutta la regione.

D’obbligo, dunque, visitare i diversi maestosi vigneti, circondati da boschi di querce e antichi alberi d’ulivo. I vigneti storici di Selvole, Capaccia, Madonnino, Ellere, Marangole, Mondeggi, Sant’Ilario e Acciaiolo sono un vero e proprio patrimonio per la cultura locale: 110 ettari vitati in forte pendenza, tra i 350 e 650 metri s.l.m., con importanti escursioni termiche e suoli  con due forme geologiche differenti, alberese e galestro, che conferiscono particolare mineralità e sapidità ai vini. Intorno, selve di querce e roverelle, punteggiate da altissimi cipressi e oliveti bellissimi dove si coltivano le cultivar di Frantoio, Leccino e Moraiolo, il blend più tipico del grande extravergine Dop di queste terre. Radda, insieme a Gaiole, è la UGA che può vantare la maggiore presenza di boschi di tutto il Chianti Classico.

Il vigneto simbolo di Albola è sicuramente la vigna Il Solatio, addirittura a forma di cuore (nemmeno un ettaro questo) su di una pendenza mozzafiato, tra i 550 e i 580 metri. La vista da qui è mozzafiato! Ancora più su, ci sono le altissime vigne di Chardonnay, che danno vita a vini d’eccellenza, unici nel loro genere, che hanno valso l’appellativo di Wines of Altitute.

La UGA Radda, i cui confini coincidono con quelli del comune di Radda in Chianti, può essere considerata un vero e proprio spartiacque all’interno della denominazione, con il crinale montuoso tra due diversi bacini idrografici, un tempo fiumi: il torrente Pesa e a sud, il torrente Arbia. Escursioni termiche e microclima riflettono nei vini uno stile di eleganza e di particolare vivacità del frutto. L’eccellenza è unita alla costante ricerca, nuove tecniche di affinamento nella vinificazione, sviluppo sostenibile attraverso l’annuale Bilancio di Sostenibilità certificato EQUALITAS. Dal 2016 la tenuta è in conversione biologica, con commercializzazione dei primi vino BIO dal 2022 che possono fare sempre più la differenza in termini ambientali, senza però rinunciare all’eccellente gusto della nostra tradizione.

Il vitigno principe è il Sangiovese, anzi, il clone di Sangioveto, antico nome del Sangiovese grosso di Toscana, simbolo del Chianti Classico, esteso su circa il 90% della superficie vitata di Castello di Albola, oltre l’altra prestigiosa “bacca rossa”, il Cabernet Sauvignon, utilizzato per produrre il Super Tuscan Acciaiolo. Nelle prestigiose vigne della tenuta sono coltivate anche le uve bianche dello Chardonnay, del Trebbiano e della Malvasia del Chianti Classico, indispensabili queste ultime due, per produrre il raro Vinsanto di Castello di Albola.

Membro del Consorzio Vino Chianti Classico, Castello di Albola è tra i soci fondatori del Comitato Historical Super Tuscans. È inoltre membro dell’Associazione Vignaioli di Radda e dal 2019 parte del Biodistretto del Chianti.

ESPERIENZE IN VIGNA

Sono tante le esperienze legate al vino che Castello di Albola offre ai visitatori per immergersi nella cultura e nelle tradizioni toscane: visite Guidate della cantina e degustazioni di vini pregiati; lezioni di Cucina per gli appassionati di gastronomia,  dove imparare a preparare piatti tipici toscani e, per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta, rilassanti passeggiate nelle Vigne che circondano il Castello, godendo del paesaggio e dell’atmosfera unica del Chianti. Un’esperienza gourmet è pranzare  o cenare in Tenuta, assaporando i gustosi piatti preparati dallo Chef Alessandro Chiesa in abbinamento ai vini della tenuta.

Dopo un’abbondante colazione all’ombra del loggiato della Tenuta, è d’obbligo visitare la vicina Radda in Chianti, un piccolo borgo di pietra all’interno delle antiche mura medievali, con stradine caratteristiche, finestre fiorite e deliziosi negozi artigianali. Un’atmosfera suggestiva dov’è piacevole perdersi tra le viuzze, i palazzi nobiliari, come il Palazzo del Podestà, diverse chiese e cappelle, Musei, siti archeologici, come Poggio la Croce e la Ghiacciaia Granducale, struttura utilizzata per conservare il ghiaccio e le piazzette del centro storico che si aprono su panorami incantevoli. Radda in chianti è posizionato in alto, ed è suggestivo vedere tutto quel verde attorno, soprattutto se uno è abituato al ritmo frenetico della città.

 

Federica Anna GUERRIERO

Giornalista, esperta in Social Media Marketing , ha grande passione e curiosità per viaggi, wellness e lifestyle, nonchè padronanza di diverse lingue, in primis inglese e francese. Pregresse collaborazioni in Riviste di settore

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