La valle della Beqaa, l’antico granaio romano
A circa 30 km a est di Beirut, la capitale del Libano, si estende la valle di Beqaa, antichissimo lembo di terra fertile con oltre 8000 anni di storia.
Crocevia di popoli fin dall’età del bronzo, la valle era considerata una delle più importanti regioni agricole delle province orientali dell’Impero Romano, nota per la sua particolare terra fertile ed il clima decisamente mediterraneo, condizioni che, ancora oggi, favoriscono le colture agricole, come grano, cereali e viti.
Qui la vinificazione è una tradizione antichissima che risale a 6000 anni fa, tant’è che Bekaa Valley è considerata la culla della viticoltura, come dimostra uno dei numerosi templi dedicati proprio al Dio Bacco, tempio romano di Baalbeck, facente parte di un complesso ancora più grande, che costituisce un eccezionale sito archeologico e artistico dell’epoca imperiale, dalla struttura imponente e raffinate decorazioni, iscritto nel 1984 come patrimonio mondiale Unesco.
Produzioni di eccellenza
Se la memoria storica del Libano restituisce, fin dall’antichità, una grande produzione vitivinicola di varietà di uve rosse e bianche, antenate di molti vitigni moderni e diffuse nell’area del Mediterraneo dai Fenici, è anche vero che, oggi la produzione eccelle di note varietà francesi.
Questo è, probabilmente, è dovuto alla presenza massiccia di soldati francesi in Libano dopo la Prima guerra mondiale, a seguito della fine dell’egemonia dell’Impero ottomano. Ma non può ignorarsi il determinante impulso alla viticoltura libenese moderna da parte dei Gesuiti missionari, nè, tantomeno, anche il grande fenomeno dei Grand tour della Belle Epoque che contribuì, attraverso i grandi viaggi degli intellettuali europei, ad allargare gli orizzonti della conoscenza.
Ed, infatti, la produzione di grandissimi vini inizia nella Beekaa Valley grazie anche all’intuizione di grandi viaggiatori appassionati di vino che, di ritorno dai viaggi in Francia, specie Bordeaux, seppero vedere similitudini di condizioni pedoclimatiche e di terroir ed indicare la strada per una produzione con vitigni francesi/internazionali, quali cabernet sauvignon, grenache, carignan, cinsault per i rossi, obeidy e merwah (tipo chardonnay e sémillon) per i bianchi.Una produzione vinicola di eccellenza, caratterizzata da vini con affinamenti lunghissimi, quasi inimmaginabili capaci di traghettare nel tempo tutta la complessità aromatica, il carattere e l’eleganza della maturità di vendemmie ultradecennali.
La Storia della Famiglia TOUMA
La Storia di Chateau HERITAGE è quella della famiglia Touma, grazie alle visioni ed alla lungimiranza del suo fondatore Elias Tanios Touma, che nel 1888 fondò una delle prime cantine e distillerie in Libano nella piccola città di Kab-elias, proprio nella valle della Bekaa, per produrre vino di qualità ed Arak Touma, la tipica bevanda nazionale libanese a base di anice.
Dal 1997 Wissam Touma, quarta generazione, ha iniziato una produzione molto interessante che coniuga tradizione e modernità, con sperimentazione ed applicazione della tecnologia nella produzione di vini varietali, creata da una selezione unica delle migliori uve della valle della Bekaa Valley, autentica espressione di vino libanese.
Alla base della produzione, una filosofia fondata su quattro elementi cardine, ovvero una migliore coltivazione del vigneto; tesaurizzare segreti ed antiche tecniche di vinificazione delle precedenti tre generazioni; l’adozione di moderne tecnologie di vinificazione e, sopra tutto, una grandissima passione !
L’enoturismo è, negli ultimi anni, un’altra delle interessanti attività di Chateau Heritage, con offerte di pacchetti turistici diversificati, a seconda delle esperienze che si vogliono sperimentare, come tour escursionistici attraverso percorsi naturalistici, sentieri nei vigneti o la fattoria dell’azienda o artistici nella bellissima città storica di Kab-Elias, o tour degustativi per conoscere ed assaporare l’autentica rurale cucina libanese del nuovo ristorante, i vini invecchiati di alta qualità , l’Arak Touma, la tipica bevanda nazionale libanese a base di anice con la cui produzione è iniziata l’attività dell’azienda ed, infine, l’antico cognac con le visite guidate in cantina.
La tradizionale cucina libanese
Un’interessante degustazione dei vini di Chateau Heritage si è svolta in occasione della scorsa edizione di Prowein a Dusseldolrf, in Germania, presso Li Beirut, noto ristorante libanese che vanta una cucina autentica e tradizionale, ricca di profumi e di gusto, a base di verdure fresche, yogurt, creme di ortaggi, come il mutabal deliziosa crema di melanzane grigliate, falafel, polpette speziate e fritte di carne o legumi, come fave e ceci con sommacco, cipolla, aglio, cumino e coriandolo, dalla tipica forma a goccia, tawouk, shish kebab di petti di pollo marinato alla griglia, dall’irresistibile sapore sapore agrodolce, tradizionalmente aromatizzato con aglio, paprika , timo, cúrcuma , cumino, pimento, origano, sommacc , spezia tradizionale libanese, aceto, succo di limone, concentrato di pomodoro, olio d’oliva, accompagnato da una salsa all’aglio, simile nella consistenza alla panna acida, chiamata toum.
In pairing Château Heritage, Saint Elie 2018, 14%, elegante blend di Cabernet Sauvignon e Cinsault, dai profumi di confettura di frutta rossa, ribes in primis, tostatura di caffè e chiusura avvolgente di cioccolato con i tannini levigati dalla lieve tostatura di rovere medio. Un’etichetta dedicata al fondatore Elias Tanios Touma, che partecipò all’ultima vendemmia dell’estate del 2014. Château Heritage, Family Reserve 2015, 14%, è un blend di Cabernet Sauvignon e Syrah, rosso rubino intenso, colore brillante, bouquet aromatico complesso che spazia dalla fresca acidità di lampone, di rosa canina fino alle note speziate, intense di cannella, anice stellato, liquirizia, sensuale, pieno, equilibrato ed armonico, caratteristiche per cui è stato insignito della Medaglia d’oro all’IWC -International Wine Challenge 2016 di Londra/Regno Unito ed ottenere il Trofeo per il miglior vino rosso libanese.
Un sano ed ottimo tradizionale cibo mediorientale condiviso anche da Turchia (şiş tavuk), Azerbaigian, Libano, Egitto, Giordania, Siria, Palestina, Iraq e Israele. Chiusura con arak , bevanda nazionale libanese a base di anice, in accompagnamento ad un tripudio di baklava al pistacchio e caffè al cardamomo .
(In copertina, Wissam Touma e la figlia Kristina,Chateau heritage, credit photo @TWM)
info@chateauheritage.com
di Carmen Guerriero