Omaggio del territorio al suo gioiello più prezioso, risveglio dei sensi e delle memorie, esaltazione di un’antichissima tradizione viticola-enologica, nonché di eccellenze conosciute in tutto il mondo: è “DiVinNosiola, quando il vino si fa Santo”, l’evento che dal 21 al 30 marzo 2024, anima la Valle dei Laghi, località situata tra il Lago di Garda e Trento, costellata da ben 7 laghi alpini e piccoli borghi rurali immersi in un paesaggio di frutteti e vigneti. Qui, la comunità di vignaioli si impegna quotidianamente nel tramandare mestieri, prendersi cura dell’ambiente e del paesaggio, valorizzare il prodotto e le culture e determinare così un futuro sostenibile.
La 14esima edizione è una celebrazione del patrimonio culturale, gastronomico ed enologico del territorio, legato in modo imprescindibile alla produzione di Vino Nosiola e di Vino Santo Trentino DOC, due tipologie di vinificazione del vitigno autoctono trentino Nosiola.
La ricchezza di tradizioni per la lavorazione di quest’uva, infatti, qui come in nessun altro luogo, è parte integrante dell’identità della Valle dei Laghi. Dopo la raccolta in ottobre, gli acini d’uva restano per mesi su dei graticci (arèle, in gergo) posizionati nelle soffitte, dove sviluppano delle muffe nobili; a sua volta, l’Ora del Garda, il vento che soffia costantemente da sud nel pomeriggio sulla Valle dei Laghi, ricopre un ruolo fondamentale nel far appassire l’uva e dare al vino e ai suoi derivati quell’aroma unico e inconfondibile. L’attesa dura fino alla Settimana Santa: proprio in quest’occasione viene effettuata la pigiatura dell’uva, uno tra i momenti simbolicamente più importanti, che segna il passaggio dall’appassimento alla vinificazione, a cui è legato lo stesso nome del vino, il “passito dei passiti”.
“DiVinNosiola, quando il vino si fa santo” offre degustazioni e assaggi nelle cantine, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, degustazioni/spettacolo dedicato alle donne, trekking nella natura, viaggi tra saperi, sapori e musica… Iniziative eterogenee con le quali si vuole mantenere vivo e condiviso il gusto delle tradizioni e il piacere dell’ospitalità.
Il progetto è organizzato dall’associazione Vignaioli Vino Santo Trentino Doc, con il supporto di Trentino Marketing, la collaborazione di APT Garda Dolomiti, il Consorzio Vini del Trentino, l’Ecomuseo della Valle dei Laghi, il Palazzo Roccabruna di Trento, Casa Caveau Vino Santo, la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
L’evento inizierà all’Enoteca Provinciale del Trentino, Palazzo Roccabruna, che aprirà giovedì 21 marzo alle 18.30 per far conoscere le numerose declinazioni di questo interessante e suadente vitigno bianco autoctono e dell’affascinante mondo del passito trentino. Di particolare spessore, la degustazione guidata di vino Nosiola e delle vecchie annate di Vino Santo, esclusivo vino da meditazione, presidio Slow Food,
La degustazione è guidata dall’altoatesino Andrè Senoner, premiato come miglior sommelier d’Italia del 2022.
Venerdì 22 marzo il teatro va in cantina! Alle 20.30 la Cantina Pisoni ospiterà uno spettacolo unico nel suo genere, dedicato al vino e alle sue caratteristiche più frizzanti e gioviali, che avrà come attore protagonista il vino Nosiola decantanto da Lucio Gardin per una degustazione comica, condita di sana ironia e di sapori genuini, dove un calice di vino dai molteplici profumi e dai tanti anni di storia, trasformerà la serata in un’esperienza esilarante.
Al termine dello spettacolo, verrà offerto un assaggio di alcuni prodotti dei vignaioli della Valle dei Laghi.
Sabato 23 marzo dalle 11 alle 14.30, sarà la volta di GustodiVino, un viaggio tra i vini Nosiola della Valle dei Laghi e i piatti tipici della tradizione, presso le Cantine Giovanni Poli e Francesco Poli di Santa Massenza.
Narrazione, identità e unicità si fonderanno in un percorso tra i sapori e i saperi di sei eccellenze del territorio, che saranno raccontate e valorizzate dalla testimonianza dei produttori. Il vino ed il cibo così non saranno solo soddisfazione per il palato, ma anche per il cuore, il corpo e la mente evocando ricordi e suscitando sensazioni che rimarranno indelebili. Ad esempio, sperimentando due modi diversi di degustare un vino: quello meditativo e pacato del Vino Santo e quello veloce e dinamico che offre la Nosiola. GustodiVino sarà guidato da Laura Donadoni Scrittrice, giornalista e wine educator e da Paolo Betti dell’associazione Cuochi dell’Alleanza di Slow Food.
Nella stessa giornata, alle ore 15.30, si potrà assistere a uno dei momenti simbolicamente più importanti: il Rito della Spremitura, presso l’azienda agricola Pravis di Lasino, a cura dei Vignaioli del Vino Santo Trentino in collaborazione con la Confraternita della Vite e del Vino. Un Rito che diventa occasione di incontro e condivisione di saperi, memorie e passioni per un vino frutto di un lavoro corale, di quanti credono che sia ancora necessario attendere il giusto tempo per le cose buone.
Alle ore 20.30 invece, presso la Cantina Francesco Poli di Santa Massenza, SuonidiVini, la Nosiola è femmina: una serata di degustazione e di spettacolo dedicata alle donne, un’immersione totale dove il piacere enogastronomico si mescola all’arte e alla cultura tutta italiana.
La musica è emozione. Il vino è emozione. Il cibo è emozione. Esiste una relazione vera e inscindibile tra i tre, e quando si ha la possibilità di apprezzarli insieme, si può gioire di un’inebriante beatitudine.
Con le vignaiole delle cantine Klinger e Villa Persani di Pressano, le maestre pasticcere Silvia Biasioli e Elena Cristini e la musica del gruppo Vocale The Sixters.
Domenica 24 marzo dalle 16 alle 17.30 e dalle 18 alle 19.30 andrà in scena DiVinoinVino a Castel Toblino, spettacolo itinerante, con visita al Castello, alla scoperta delle misteriose vicende che hanno caratterizzato la sua storia. Tra queste, la più famosa, quella del Principe Vescovo Carlo Emanuele Madruzzo e Claudia Particella, la sua giovane amante. Che fosse il vino Santo che veniva prodotto sui Colli di Santa Massenza, il nettare con sui si inebriavano nei meandri del Castello durante i loro incontri notturni e nascosti?
Durante la visita sono previste sei tappe, dove si ascolteranno sei racconti dedicati al vino e si degusteranno i vini delle sei cantine produttrici di Vino Santo; un percorso nelle tradizioni vinicole e nella memoria storica della Valle dei laghi all’interno della splendida cornice del piccolo, grande gioiello del Trentino: Castel Toblino.
Infine, cosa può esserci di più suggestivo che degustare un vino direttamente in cantina, vicino ai vitigni che lo vedono nascere, farsi coinvolgere dai racconti dei vignaioli e sentirsi così parte di una tradizione secolare? Sabato 30 marzo dalle ore 10 alle ore 19 è previsto l’Openday nelle Cantine, un percorso multisensoriale che porterà di cantina in cantina ad assaggiare i vini di un territorio vocato alla sostenibilità, ai quali saranno abbinati alcuni formaggi prodotti da aziende locali.
In ogni tappa, oltre al vignaiolo, si incontrerà anche il casaro, a raccontare la storia del suo formaggio.
All’inizio di questo percorso ai partecipanti verrà consegnata una tessera sulla quale i vignaioli apporranno il loro timbro. Al termine del percorso, mostrando tutti i 6 timbri, si potrà ricevere una bottiglia di Nosiola.
Sempre il 30 marzo sarà aperta Casa Caveau Vino Santo, nel cuore di Padergnone (TN), un museo enologico nato per riqualificare l’antico appassitoio. Racconti, profumi e suggestioni in un dialogo costante tra le tradizioni e la loro nuova casa per restituire ai visitatori questa nobile storia che affonda le sue radici in tempi lontani.
Alle 14 ci si può addentrare nel “Sentiero Etnografico della Nosiola, dove il Vino si fa Santo”, suggestiva passeggiata tra i vigneti, per andare alla scoperta dei coltivi di Nosiola. La prima parte del percorso accompagna verso l’abitato di Padergnone per poi costeggiare il lago di Santa Massenza tra i tipici muretti a secco e i terrazzamenti. Si continua alla scoperta del paese, capitale della grappa artigianale, con la più alta concentrazione di distillerie in Italia. Il percorso prosegue verso il lago di Toblino, perfetto con il suo castello per scattare delle foto romantiche; quindi, raggiunge l’abitato delle Sarche e continua verso Ponte Oliveti accanto alle coltivazioni della vite, che “s’inerpicano” anche sul promontorio verso Calavino, dove si snoda l’ultima parte del percorso.
Il rientro culminerà con il Rito dell’aspersione, accompagnato dalle note del coro Valle dei Laghi.
A seguire, Casa Caveau Vino Santo sarà nuovamente aperta dalle 16.00 alle 19.00 per una full immersion degustativa nella tradizione vitivinicola.
Dall’1 al 30 marzo i ristoranti aderenti all’iniziativa, della Valle dei Laghi e dei Cuochi dell’Alleanza di Slow Food offriranno CibodiVino, occasioni uniche per godere del connubio tra cibo e vino, in un’atmosfera informale e amichevole dedicata a chiunque, estimatori, appassionati o semplicemente chi desidera trascorrere una serata in compagnia celebrando il buon vino.
Insieme al produttore, i commensali faranno un viaggio sensoriale attraverso i suoi vigneti mentre racconta i segreti e le storie che rendono speciali i suoi vini e danno valore al territorio, accompagnati così alla scoperta di aromi, sfumature e segreti della produzione della Nosiola e del Vino Santo.
Per ulteriori informazioni, costi e prenotazioni è disponile la pagina dedicata.
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Redazione