Destinazione turistica esclusiva
Madonna di Campiglio, rinomata località sciistica nel cuore delle Dolomiti di Brenta, oggi meta esclusiva del jet set internazionale, in origine era solo una piccola chiesetta immersa in fitti boschi di abete e di larice, affacciata su le grandi vallate rigogliose di verde e dalle cime innevate. In seguito, fu annesso un piccolo ospizio per gli anziani che qui potevano rigenerarsi e godere di tanta serenità.
Una pace che, però, già a fine ‘800, grazie ai Grand Tour tanto in voga tra la ricca nobiltà mitteleuropea, iniziò a cedere il passo rapidamente alla frenesìa del turismo culminata agli inizi del novecento, quando un gruppo di sciatori inglesi, appassionati di montagna, rimase folgorato dalla superba bellezza delle Dolomiti, dando, così, via anche al turismo nel periodo invernale.
Dolomiti di Brenta, Patrimonio Unesco
Dichiarate Patrimonio Unesco dal 2009, le Dolomiti del Brenta, nel cuore del Trentino-Alto Adige, nella provincia di Trento, fanno parte delle Alpi Retiche meridionali che corrono per circa quaranta chilometri da Tione al Ponte di Mostizzolo, dividendo la Valle di Non dalla Valle del Sole.
Una bellezza straordinaria, grattacieli di roccia dolòmia e calcare dalle forme maestose, picchi granitici del gruppo Adamello Presanella ed imponenti ghiacciai perenni, con stratificazioni geologiche emerse dal mare milioni di anni fa.
Tra le cime più ambite dagli sciatori la Cima Tosa (3170 m.), la più alta del gruppo ed il Campanil Basso (2883 m.), dalla caratteristica campana sulla vetta, meta di appassionati di arrampicata di tutto il mondo.
In basso, fitte foreste di abeti, faggi e larici costituiscono un’incredibile geoparco dove, tra i 477 e i 3.558 metri di altitudine, prosperano oltre 1500 specie floreali. Il lago Nero, nella selvaggia Valnambrone, è una delle mete più iconiche del Trentino, uno specchio d’acqua tranquillo dove si riflette la sagoma delle meravigliose Dolomiti del Brenta. Più in basso, lunghe distese di praterie, rifugi e malghe sono dedicate per la metà al pascolo, dove i turisti, oltre alle ricche degustazioni di prodotti tipici, possono assistere alla mungitura delle vacche e alla lavorazione del latte in prodotti lattiero caseari.
Offerta poliedrica in ogni stagione.
Madonna di Campiglio, con oltre 150Km di piste e più di 50 impianti di risalita, due campi da golf e tantissimi percorsi per passeggiate nella natura o trekking, vie ferrate, “Le Bocchette”, piste ciclabili per mountain bikes o bici da strada, non è solo il paradiso per gli amanti dello sport, ma anche una meta favolosa per chi desidera una vacanza rilassante, tutta natura e benessere.
A pochi passi dalle piste da sci, nel cuore di Madonna di Campiglio, Chalet “Il Sogno” è un elegante boutique hotel, luxury 5 Stelle, raggiungibile grazie ad una pista azzurra ed al famoso canalone Schumacher, la pista nera direttissima servita dalla Cabinovia Spinale, che fiancheggia l’Hotel e, in soli 6 minuti conduce a quota 2100 mt.
Alti standard di ecosostenibilità uniti a lusso, comodità ed eleganza sono i tratti peculiari di un preciso progetto culturale definito dal titolare Alberto Schiavon, campione sportivo ed atleta poliedrico, appassionato di surf, climbing, boulder, montain bike e downhill. Laureato in Finanza all’Università Bocconi di Milano, il dott. Schiavon è maestro di snowboard e guida di mountain bike, nonchè cultore della migliore tradizione italiana che segue personalmente, avvalendosi di persone altamente qualificate.
Arte e design sono presenti ovunque, nei tanti dettagli decorativi dell’hotel, come l’esclusiva tipica stufa ad olle decorata a mano, l’illuminazione soft degli ambienti raffinati, le tinte pastello e la boiserie in cirmolo, un legno dal delizioso profumo di resina per le modanature di mobili di arredo, i tessuti finissimi per asciugamani e lenzuola, la ricercata mise en place per la ricca colazione.
Benessere anche a tavola
Il ristorante gourmet, Due Pini, timonato dal giovane chef Stefano Righetti, offre un’esperienza gastronomica davvero imperdibile per i cultori del gusto. I piatti sono realizzati seguendo la tradizione regionale trentina con l’utilizzo di prodotti selezionati da piccole e medie aziende locali.
Menu stagionali, prodotti a km0, grande attenzione ai dettagli ed un tocco di modernità, ravioli del Plin, con anatra, cicoria e lampone o raviolini di salmerino, finferli, lavanda e mora oppure il riso Carnaroli IGP, coregone, burro affumicato, camomilla. Questo il concept alla base della cucina del ristorante Due Pini, con proposte tese a valorizzare prodotti locali selezionati principalmente dalle montagne, dai laghi, dalle valli e dai fiumi circostanti, che diventano conserve, marmellate, miele, formaggi e burro di malga, distillati di erbe officinali. Ricca anche la selezione di etichette di tutta Italia, a cura dello stesso titolare, ma sopratutto trentine locali come l’azienda Agricola Eredi di Cobelli Aldo (Sorni di Lavis) nel cuore del Trentino, che produce “Nosiol” da Nosiola, un antico vitigno tradizionale, oggi poco diffuso e “Aldo”, metodo classico, 50 mesi sui lieviti dosaggio zero, 100% Chardonnay.
www.hotelchaletdelsognocampiglio.com
Carmen Guerriero