di M. Laura Crescimanno
La Puglia si riscopre camminando a piedi lungo sentieri storici che, attorno ai ben noti borghi della Val d’ Itria, offrono nuove alternative di turismo slow. Nell’offerta nazionale, la regione fa la parte del leone con il recente Cammino Materano, con tre vie già aperte agli escursionisti. Da poco inaugurata, la via Ellenica offre 135 km. da Ostuni sino a Matera con tappe di media difficoltà di 20/25 chilometri ciascuna, accompagnati da giovani guide locali. https://camminomaterano.it/
Si cammina lungo le gravine protette tra rocce a strapiombo e paesaggi d’ incanto, oppure tra gli ultimi querceti del parco regionale. Non mancano i primi ostelli per rifocillarsi, le soste in masseria, ed borghi medievali meno noti da scoprire, con siti d’ arte rupestre e castelli. E’ la Puglia che non ti aspetti.
Dormire e mangiare in masseria.
Lasciata la bianca e splendida Ostuni, immersa tra gli ulivi secolari e non lontana dal mare, si trova la masseria Casamassima, ristrutturata nel 2001. Dieci camere ricavate nella pietra con vista sul cortile centrale, che ricorda le fattorie del sud della Spagna aperte sulla campagna punteggiata da uliveti centenari, che produce ancora grani antichi, mandorle, ortaggi ed olio.
Per gustare la vera carne locale di vacca podolica, antica razza proveniente dall’ isola di Creta, bisogna fermarsi alla masseria Colombo, nei pressi di Mottola. Una vera fattoria con i grandi silos per le granaglie, le stalle ed i recinti per gli animali.
Un bel porticato, dove arriva il profumo delle carrube e del rosmarino, arredato con panche rustiche in legno e grandi mastelli di metallo, invita, dopo il pranzo, al relax. Il menù, pur semplice è molto curato: antipasti classici come la purea di fave e la cicoria, le focaccine, le olive fritte, le ricottine locali, il capocollo. A far da padrona qui è la carne, con le tipiche bombette di maiale e capocollo ripiene di caciocavallo. Accanto alla terrazza colpiscono per la loro bellezza i trulli tipici, ben tenuti e circondati da piccoli giardini, dove fermarsi a dormire.
Riscoprire i borghi
A magnificare la carne di maiale locale arrostita al momento, non vanno dimenticati i localini tipici della vicina Cisternino, un borgo dove di recente i giovani sono tornati anche dall’ estero per valorizzare la cultura legata ad un turismo lento, che ama non solo il buon cibo, ma anche la poesia, scritta sui muri e sulle panche di legno, che invita a riflettere.
Si aprono attorno alla piazza centrale i ristorantini come L’ Antico Fornello, salumeria tipica e ristorante dove scegliere i tagli di carne e gustarli arrostiti, accompagnati da salumi, patate al forno e verdure.
Formaggi, mozzarelle, burrate e caciocavallo, insieme al pane di antico grano Maiorca cotto nel forno a legna, sono la specialità della Masseria Cappella di Martina Franca, un caseificio circondato da campi coltivati che lambiscono le arre boschive della via Ellenica, che presto aprirà un’ area ristoro per i viandanti, un modo concreto per partecipare allo sviluppo di un nuovo turismo legato al territorio.
Tra arte barocca e golosità
Martina Franca, il gioiello del barocco pugliese, con le sue chiese, palazzi ed oratori settecenteschi tra vicoli ornati da balconi fioriti, vale più che una breve passeggiata. Una sosta dolce da non perdere, è lo storico bar Caffè Tripoli, che propone ancora la vasta gamma di dolcetti tipici della zona, piccole paste frolle alla ricotta, crema di latte, marmellata o amarena, i bocconotti appena sfornati, ideali per la prima colazione.
Tra le località d’ arte rupestre fuori dai circuiti di massa, una vera scoperta è Massafra, arroccata tra due gravine, quella di San Marco da cui si ammira il villaggio di Santa Marina scavato nella pietra ed abitato sino al 1700, e la gravina di Madonna della Scala, con il suo santuario.
Per tradizione cittadina dei maghi, con un possente castello federiciano affacciato sulla gravina, a Massafra si trovano almeno 30 ambienti rupestri di culto affrescati e nascosti sotto il centro abitato, visitabili contattando l’ ufficio turistico comunale.
Splendida la cripta della Candelora del XII secolo, con rari dipinti rupestri di influsso orientale (prenotazioni dal sito www.massafraturismo.it. ) Per dormire, un nuovo B&B con vista eccezionale, B&B Santa Marina.
( In copertina, Masseria Colombo, Mottola, credit @TWM)
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