Spazio Nutrizione è l’evento annuale rivolta a medici, biologi, dietisti e in generale agli operatori del benessere sulla sana nutrizione e corretta integrazione che si svolgerà a Milano il 14 e 15 ottobre all’NH Milano Congress Centre. Nell’ambito di tale iniziativa, è importante il contributo conoscitivo delle proprietà dell’olio d’oliva e dei benefici effetti sulla salute. L’intervista al prof. Francesco Visioli, consulente scientifico dell’Istituto Nutrizionale Carapelli, dal 2001 centro studi promotore di ricerche nell’ambito dell’olio (in particolare extra vergine di oliva).
Dal 2004 l’Istituto Nutrizionale Carapelli ottiene il riconoscimento di ONLUS, dotandosi di un Comitato Scientifico, costituito da alcuni degli studiosi del settore più rilevanti a livello internazionale. Da allora l’Istituto Nutrizionale Carapelli sviluppa in partnership con università e istituti di ricerca italiani e stranieri diverse ricerche sull’olio di oliva sotto ogni aspetto: chimico, sensoriale, agronomico, tecnologico estrattivo, umanistico, farmacologico, biochimico, nutrizionale; partecipa ad alcuni importanti convegni scientifici, firma articoli su riviste specializzate.centro studi promotore di ricerche nell’ambito dell’olio annoverato tra gli sponsor dell’assise.
Francesco Visioli, Professore di nutrizione umana presso l’Università degli studi di Padova, è impegnato, insieme al suo team, sulla ricerca degli acidi grassi essenziali, in particolare quelli della serie omega 3, e i (poli)fenoli, in relazione all’aterosclerosi e alle malattie cardiovascolari. In particolare, si deve la scoperta delle proprietà biologiche e farmacologiche dei fenolici dell’olio d’oliva, compreso l’idrossitirosolo.
Professore, perchè è così difficile sapere cosa provocano gli alimenti sulla nostra salute e come districarsi tra messaggi spesso contraddittori?
Perché non è farmacologia. Gli effetti degli alimenti sono necessariamente ridotti, quelli dei farmaci, invece, si devono notare subito. Inoltre i farmaci si prendono, in genere, per un periodo di tempo limitato, mentre ci si nutre nel corso di tutta la vita. Anche effetti piccoli, quindi, fanno la differenza in termini di salute.
Come si risolve?
Non è facile, perché è quasi impossibile condurre studi clinici randomizzati, cosa che invece si fa normalmente con i farmaci. Sono inoltre necessari grossi finanziamenti che, al contrario delle ditte farmaceutiche, le ditte alimentari in genere non fanno.
Quali le virtù ed i pregi dell’olio d’oliva ?
L’olio d’oliva fa eccezione. Oltre a centinaia di studi di base, ci sono due studi clinici di prevenzione primaria e secondaria che ne attestano gli effetti cardioprotettivi (Predimed e Cordioprev). Questo ci permette finalmente di asserire la superiorità dell’olio extra vergine di oliva rispetto ad altri grassi alimentari.
Prevenzione primaria e secondaria? Cosa sono e come si correlano all’olio d’oliva?
La primaria la perseguo quando sono sano e non voglio ammalarmi. La secondaria viene quando sono già ammalato e non voglio più cascarci, quindi mi comporto di conseguenza. In questo senso, l’olio di oliva è stato studiato sia in prevenzione primaria sia in prevenzione secondaria, in un gran numero di pazienti cardiopatici.
Quali i risultati?
In entrambi i casi la mortalità per patologie cardiovascolari si è dimostrata molto inferiore nei soggetti che usavano olio d’oliva rispetto a chi seguiva una dieta che prevedeva restrizione nell’uso dei grassi. Quindi è meglio assumere olio d’oliva che seguire una dieta con pochi grassi, come di solito si suggerisce ai pazienti.
In sintesi, quali gli effetti dell’olio d’oliva sulla salute umana?
L’olio d’oliva è l’unico alimento studiato nell’uomo in condizioni cliniche, che ha dimostrato essere più cardioprotettivo rispetto a una dieta restrittiva nei confronti dei grassi. Credo anche che l’olio d’oliva sia un esempio di come gli investimenti nella ricerca portino poi a risultati tangibili. Il gruppo di ricerca del sottoscritto, ad esempio, è stato il primo a dimostrare che i polifenoli dell’olio d’oliva si assorbono. Tutto questo grazie a un finanziamento dell’Istituto Nutrizionale Carapelli, senza il quale molte ricerche sarebbero impossibili, vista l’assenza di fondi statali. Altri studi sono in corso e aggiungeranno elementi utili a chiarire ulteriormente le proprietà salutari di questo grasso dalla storia millenaria, di cui la ricerca biomedica si occupa da 30 anni e che, ripeto, è l’unico alimento i cui effetti sono stati studiati nell’uomo.
a cura di Sara Iannaccone