“Cultura del bere consapevole non è solo uno slogan, ma espressione dello stile italiano che coltiviamo da ottant’anni nel segno della qualità“. Così spiega l’approdo al variegato mondo della mixology Massimo Toschi, patron e presidente dell’omonima azienda familiare Toschi, condotta con i figli Stefano (AD), Francesco e Susanna: un pezzo della migliore storia produttiva italiana dalle eccellenze apprezzate in tutto il mondo.
Una scelta che appare naturale già nel nome “cocktail” termine internazionale per l’arte della miscelazione di succhi di frutta con distillati, liquori, bitter e soft drink. La differenza è sempre nei dettagli: equilibrio, qualità dei prodotti e cultura di un bere consapevole che incarni l’essenza tipica italiana, fatta di tradizioni, sapori, profumi. In una parola, l’inconfondibile “italian style“.
Toschi Vignola, storia di intuito e passione
Creatività ed ingegno sono caratteristiche simbolo dello stile italiano. Proprio dall’acume dei fratelli Giancarlo e Lanfranco Toschi nasce nel 1945 l’azienda Toschi Vignola (MO), complice un’abbondante annata di ciliegie in un territorio particolarmente vocato, le famose morette, tipiche ciliegie nere di Vignola IGP.
La tradizione locale di conservare le ciliegie per poterle gustare tutto l’anno è l‘input che muove i fratelli Toschi ad iniziare una produzione su più ampia scala. Erano gli anni post bellum, c’era voglia di lasciarsi alle spalle tutte le ristrettezze economiche e le sofferenze del distacco dalla famiglia per guardare ad un futuro denso di speranze e di bellezza. Questo il clima in cui è nata l’idea di quella che una famosa reclame degli anni 70 definirà, sulle immagini di ciliege sorridenti, la “frutta spiritosa”.
Non solo frutta
Il rilevamento di un’antica distilleria nel 1946 segna l’inizio di una nuova produzione, lo ‘Cherry Brandy Toschi’, liquore ottenuto dall’infusione in alcool delle ciliegie nere di Vignola, seguito, poi, anche dall’impiego di altra frutta, una linea di sciroppi, l’ultima Zero+’, senza zucchero e calorie, con aromi naturali e succhi bio, il Nocino ed il Nocello di Modena, fino all’aceto balsamico igp.
Da ultimo, nel solco del trend dei prodotti vegani e clean label, la partneship con l’azienda familiare modenese Essenza, di Antonio e Gian Luca Iazzetta, dilata la produzione anche a semilavorati per gelaterie artigianali, industriali e pasticcerie, da fibre e proteine 100% naturali, assenza di additivi ed emulsionanti e materie prime di qualità, residuo di altre lavorazioni.
Tra i moderni impianti di produzione ed i laboratori di sperimentazione, i locali storici sono un vero e proprio museo aziendale che custodisce, attraverso grandi botti di affinamento, attrezzature e vecchie fotografie, le atmosfere d’antan delle prime produzioni, custodi di uno spaccato storico-culturale di un’epoca, quella del dopoguerra, in cui iniziava a muoversi, a piccoli passi, l’indipendenza femminile grazie alla crescente richiesta ed impiego della preziosa manodopera. Una produzione ampliata, diversificata ed internazionalizzata, con prodotti apprezzati e richiesti in tutto il mondo, ma concept sempre identico: alta qualità nel rispetto della tradizione, delle persone e del territorio.
L’Acetaia, rituale familiare
La produzione aziendale comprende anche quella del rinomato Aceto Balsamico di Modena IGP, Gino Toschi e Tradizionale di Modena DOP, dal differente metodo di produzione ottenuto dal succo d’uva. Il mosto cotto è posto in barili di legno, dove acetifica per 12 anni (25 anni per il Tradizionale Extra Vecchio).
Il piano più alto dello stabilimento contiene barrique di legno, dove l’aceto è affinato con il metodo “Soleras”, antica tecnica di invecchiamento oltre che per rum e brandy, anche per vini fortificati, come Madeira e Marsala, basata sul travaso progressivo delle annate attraverso un sistema di botti sovrapposte a garanzia di un prodotto dalle caratteristiche omogenee e costanti. La botte più antica dell’azienda è datata 1977 e tutte sono legate ad una nascita o evento familiare particolarmente importante. Anche qui il legame con il territorio di produzione è espresso nel logo contrassegnato dalla simbologia delle tre “C”, Costanza, Purezza e Lealtà, della Sala degli Anelli della Rocca Medioevale di Vignola.
Casa Toschi, racconto dello stile italiano
Da poche settimane è stata inaugurata Casa Toschi, un progetto di rigenerazione urbana che ha recuperato un palazzo storico e ristrutturato gli interni per uno store dei prodotti iconici dell’azienda, eventi e degustazioni. All’interno anche un cocktail bar ed un ristorante per promuovere territorio, tradizione e prodotti tipici attraverso ricette di recupero in pairing con speciali cocktail a base di succhi di frutta, liquori e distillati Toschi e ingredienti inconsueti, quasi da mordere o leccare, come il cioccolato bianco “dipinto” sul bordo del bicchiere, a modificare la texture classica, per regalare sorsi dalla vivacità sorprendente, ma rispettosi della cultura del bere responsabile.
Un approccio diverso al mondo degli spirits tout cout. Un mix di sapori e profumi capace di tradursi in storie, curiosità e racconti di un’imprenditorialità che, nel tempo, ha saputo innovarsi, pur rimanendo fedele ad un talento tutto italiano. Non solo passione, sacrificio, impegno, ma soprattutto, amore per il territorio.
www.toschi.it
Carmen Guerriero