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TURISMO: BOOM DI AGRITURISMI, MALGHE, CANTINE, MERCATI CONTADINI E SAGRE DI PAESE

Oltre un terzo della spesa turistica nell’estate 2023 sarà destinato alla tavola per un valore che supera i 15 miliardi di euro per consumare pasti in trattorie, ristoranti, pizzerie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. E’ quanto stima la Coldiretti per la prossima estate del turismo di italiani e stranieri nel Belpaese.

Per l’estate 2023 gli italiani scelgono le attività all’aria aperta, preferendo trattorie, ristoranti, pizzerie, agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese.

E’ quanto stima la Coldiretti per la prossima estate del turismo di italiani e stranieri nel Belpaese. Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia tanto che – sottolinea la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

Quasi sette italiani su 10 (68%) scelgono l’agriturismo nell’estate 2023, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e dei cambiamenti climatici, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi. In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto l’enogastronomia.  Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture. Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che va in campagna per sfuggire allo smog delle città e chi vuole fare attività sportiva.

Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi italiani mettono inoltre a disposizione – sottolinea la Coldiretti – circa 12mila piazzole attrezzate di sosta ma anche spazi per picnic, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali.

L’offerta agrituristica è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%), superando quota 25mila (25.060 aziende autorizzate nel 2021). L’alloggio (con 20.492 aziende, 82% del totale) e la ristorazione (12.455, il 62% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 6.412 aziende (il 32% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta del 7,6%, secondo l’analisi Coldiretti su dati istat.

www.coldiretti.it

Redazione

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