E’ scritta nella pietra l’affascinante storia della Via Ellenica, un percorso del Cammino Materano, di circa 380 km, percorribile sia in direzione Matera, che in direzione Brindisi. Un ponte ideale tra due siti Unesco (Sassi di Matera e Trulli di Alberobello), che spazia nelle pieghe delle dolci colline della Valle d’Itria punteggiate di borghi romantici, trulli, masserie rurali e le meraviglie naturalistiche e geologiche del Parco delle Gravine.
Due Cammini diversi (Terra degli Ulivi e Terra delle Gravine) in quindici suggestive tappe (Brindisi, San Vito dei Normanni, Carovigno, Ostuni, Cisternino, Locorotondo, Alberobello, Martina Franca, Crispiano, Massafra, Mottola, Palagianello, Castellaneta, Laterza, Matera), per un viaggio ricco di emozioni nel cuore delle Murge.
Bianca, elegante e romantica, OSTUNI è uno dei borghi più belli della Puglia. Il centro storico si snoda attraverso un intreccio di vicoli, archi, scalinate, balconcini fioriti, antiche chiese, edifici imbiancati, terrazze panoramiche affacciate sulla vasta piana delle Murge, ritrovo serale di giovani e turisti. Solenne e, allo stesso tempo contemporanea l’architettura della splendida Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, dall’elegante rosone centrale ed i laterali della facciata arrotondati in curve merlettate.
Votata a Sant’Oronzo, patrono cittadino, Ostuni vanta un’importante arte dei famosi fischietti in terracotta, tradizione tipica particolarmente focalizzata a Rutigliano (BA), che, ancora oggi, attribuisce un significato di protezione e buon auspicio, tant’è che venivano posti nelle culle dei neonati o donati alla persona amata come promessa di amore eterno. Particolare anche i “Vummili” in ceramica, per secoli antichi contenitori per acqua o vino che, invece, oggi, sono originali e colorati oggetti d’arredo.
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CISTERNINO è un’altro dei Borghi della Valle d’Itria, tra i più belli d’Italia, che merita sicuramente una visita. Piccolo e raccolto, il centro storico è una scoperta dietro l’altra, tra stradine acciottolate, romantiche dediche su muri imbiancati, ristorantini pieni di charme nascosti nei vicoli, palazzi d’epoca, torri medievali e chiese e le due chiese più importanti San Nicola e Santa Lucia.
Immersa nella ricca vegetazione della Valle d’Itria, MARTINA FRANCA è una cittadina che riesce a stupire in tanti modi. Architetture barocche, eleganti palazzi trecenteschi, monasteri ricchi di tradizioni, vicoli densi di bellezza e di storia che si aprono, all’improvviso, su piazze meravigliose. Ingegnosa caratteristica dell’urbanistica trecentesca per confonder i nemici in caso di attacchi e riuscire, così, a guadagnare la fuga. Nel corso dei secoli la città non ha perso la sua allure elegante, riuscendo a serbare intatto il suo fascino senza tempo.
Un vero museo a cielo aperto, che nel XVIII secolo ha visto il suo massimo sviluppo, grazie al fiorire delle arti, come la musica – famoso è l’annuale Festival della Musica della Valle d’Itria– e la particolare eleganza dei suoi edifici in un personalissimo stile barocco, noto come “barocco martinese”. Imperdibili il Palazzo ducale, eretto nel 1668 su preesistente Castello, all’interno della cinta muraria fortificata da Porta S.Stefano, oggi sede del Municipio; la Basilica di San Martino del settecento, la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa del Carmine, che custodiscono sculture di Stefano da Putignano e Giuseppe Sammartino e la chiesetta di San Nicola Montedoro.
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Martina Franca è riuscita a conservare anche il ricco patrimonio ricco di tradizioni agroalimentari, tra cui i famosi salumi prodotti da artigiani locali ancora con metodi tradizionali.
Un viaggio nel viaggio.
(In copertina, Piazza dei Mercanti, Martina Franca, credit@C.Guerriero-TWM)
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Carmen Guerriero