di Alberto De Rogatis
UNA MAGIA INIZIATA COL JAZZ NEL LONTANO 1973
Oltre cinquant’anni di Umbria Jazz Festival, l’evento che ha cambiato la storia recente di Perugia. Fu una grande intuizione del perugino Carlo Pagnotta a dar vita ad uno dei festival di jazz più importanti al mondo, seppur agli inizi non fu cosa gradita da tutta la comunità locale; addirittura alcuni commercianti in quei giorni preferirono tener chiusa l’attività, temendo quella folla di sicuro appassionata ma anche a volte sopra le righe in un periodo caratterizzato da un’evidente politicizzazione dei giovani. E comunque negli anni ‘80 il festival si impose definitivamente per la qualità indiscussa degli artisti e quindi il centro cittadino, da piazza IV novembre ad altre location, diventò palcoscenico di caratura internazionale.
TRA I FESTIVAL UN PREMIO PER LA PROMOZIONE
Seppur giovane rispetto ad Umbria Jazz, un altro evento culturale pone Perugia al centro dell’interesse internazionale. E’ il Festival del Giornalismo, giunto alla diciottesima edizione, meglio conosciuto come International Journalism Festival per la massiccia presenza di relatori e partecipanti stranieri. In questo contesto si colloca il concorso giornalistico “Raccontami l’Umbria” promosso da Camera di Commercio dell’Umbria con il patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Finalizzato a promuovere l’immagine e le potenzialità dell’Umbria in Europa e nel mondo, ogni anno premia gli articoli e i video ritenuti più validi; la giuria è presieduta dal giornalista Bruno Gambacorta. I premiati dell’edizione 2024: Giovanni Picuti, Dario Tomassini, Elisa Marioni e Andrea Rossini, Alessandro Mariani, Enrico D’Amo, Ulrike Sauer. Menzioni speciali per Arianna Marelli, Lucia Tironi, Stefano Miliani. In particolare la Sauer, giornalista della testata tedesca Suddeutsche Zeitung, ha spiegato come il lettore tedesco sia fortemente attratto dalle storie autentiche di produttori e agricoltori italiani, dove una serie di scrupolose verifiche ed approfondimenti su persone, aziende, prodotti ne determinano l’assoluta veridicità.
LA CAMPAGNA PERUGINA E I PIACERI DI UNA VOLTA
Dall’importante offerta culturale, proposta in più forme durante l’anno, a passare all’irrinunciabile piacere della natura e del relax totale è quasi un attimo, in pratica solo pochi minuti d’auto.
La campagna perugina è ricca di piacevoli sorprese, come il borgo di Ripa, definito anche “Terrazza dell’Umbria” per il panorama mozzafiato, con il caratteristico castello dalle mura circolari, al cui interno praticamente abita quasi tutta l’esigua popolazione del piccolo centro.
E poi c’è l’ospitalità garantita de La Ginestrella, agriturismo dall’aspetto davvero bucolico dove si respira aria di famiglia, e si è coccolati da deliziose colazioni e piatti della tradizione. La coppia di pavoni esibizionisti, padrona non dichiarata della struttura, e circondata da numerose galline e da un gallo impertinente, merita più di una foto.
In alternativa, sempre per tuffarsi nelle rinomate specialità umbre, c’è la cucina di Taverna dell’Orso, ristorante a 10 km da Perugia, con i suoi piatti a dir poco generosi.
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