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COLLI EUGANEI, GRANDI VINI, BENESSERE TERMALE E SOSTE GOLOSE.

Colline, acque termali, benessere, natura, arte e cultura enogastronomica. Lungo la Strada del Vino Colli Euganei, si snodano i luoghi iconici del Petrarca, Goethe, Foscolo, Byron, Shelley, Goldoni, Fogazzaro e D’Annunzio. I Colli Euganei nel cuore del Veneto, in provincia di Padova, sono una destinazione da vivere a passo lento, in ogni stagione dell’anno

LE ORIGINI- Museo Nazionale Atestino

I Colli Euganei devono la loro bellezza e giusta fama alla particolare conformazione geologica che rende l’area un patrimonio unico di eccellenze e di biodiversità, primo Parco Regionale della Regione Veneto. Cento piramidi collinari che punteggiano la pianura fertile, frutto di eruzioni vulcaniche avvenute milioni di anni fa e che ne fa aree fortemente vocate alla viticoltura già tra il X e il V sec. a.C., come si evince dai numerosi reperti protostorici custoditi presso il Museo archeologico Atestino o d’Este, quando i Paleoveneti della civiltà “atestina” introdussero questa coltivazione sul territorio.

vigneti Colli Euganei, credit@TWM

Ospitato nel cinquecentesco Palazzo Mocenigo, parzialmente inglobato in un tratto della cortina muraria del Castello di Este, il Museo Nazionale Atestino costituisce la più importante sede museale del territorio euganeo e le sue collezioni archeologiche sono tra le più rilevanti a livello regionale e nazionale.

Castello d’Este, cinta muraria,credit@TWM

Suddiviso per aree, dalla Preistoria all’età moderna, le collezioni del Museo occupano ben 11 sale, con la parte più antica che contiene importanti reperti protostorici, paleoveneti e romani, tra cui tombe con vasellame ed oggetti cultuali da contesti funerari del Bronzo finale-inizi età del Ferro (X–IX sec. a.C.) da Montagnana-Borgo S. Zeno, tra cui la tomba di una giovane donna, in posizione prona, un unicum di sepoltura a inumazione, vari crateri di bronzo e anfore vinarie, numerosi oggetti votivi, tra cui anche una statuina di Artemide di Efeso, in Turchia ed una collezione di 89 lapidi romane, dono di collezionisti privati.

STRADE DEL VINO dei Colli Euganei
La vite ed il vino sono il fil rouge di un progetto di promozione nato nel 2002 de Le Strade del vino dei Colli Euganei, associazione che prevede una serie di itinerari, visite e curiosità per scoprire un territorio straordinario, ricco di tradizioni, storia e bellezza. L’Associazione, presidente dott. Roberto Gardina, titolare dell’Azienda vinicola Quota 101 di Torreglia, riunisce circa 100 associati, tra aziende agricole, vitivinicole, artigiane, aziende della ricettività e della ristorazione, enoteche, esercizi commerciali di vendita di prodotti enogastronomici di qualità, ma anche beni culturali, agenzie viaggio, cooperative di escursionismo, centri visite.

Colli Euganei, vigneti, credit@TWM

Tra borghi, castelli medioevali, ville rinascimentali e monasteri, il paesaggio dei Colli Euganei è un susseguirsi di prati verdi, coltivazioni e filari ordinati di vigneti di Garganega, Serprina, Tocai, Pinot, Chardonnay, Pinella, Sauvignon, Riesling, Italico, Barbera, Raboso, oltre a quelli internazionali ma, oramai naturalizzati in questo territorio fin dall’Ottocento, come Merlot e Cabernet. Produrre vino è infatti da sempre una vocazione naturale di questi luoghi, favorita dalla morfologia delle vigne e dal clima particolarmente propizio: qui le vigne dimorano accanto ai fichi d’india e, grazie al benefico influsso del mare ed al terreno vulcanico, regalano vini freschi e di carattere, dalla marcata mineralità.

CENTO COLLI, cento meraviglie, forse più- Villa Vescovi

Tra gli splendori architettonici del territorio, come il Palazzo della Ragione, la Basilica di Sant’Antonio e ben due patrimoni Unesco, il ciclo di affreschi del ‘300 di cui fa parte la Cappella degli Scrovegni e l’Orto Botanico,  Villa dei Vescovi a Torreglia (PD), è un gioiello. Austera ed elegante, la cinquecentesca villa voluta dal Vescovo di Padova, Francesco Pisani come “casa di campagna”, è un sogno di bellezza, circondato da vigneti,  piante di agrumi, ulivi e un laghetto. Progettata dell’architetto veronese Giovanni Maria Falconetto, la Villa fu concepita come dimora di campagna prendendo d’esempio la Domus Romana, con al centro il valore del paesaggio e il suo ruolo di stimolo a pensieri elevati e di dialogo continuo con la Natura circostante.

Villa dei Vescovi, credit@TWM
la grande sala mitologica, credit@TWM

Il successore, Giulio Romano ultimò i lavori su modello di residenza rinascimentale, la prima nel contesto veneto, che da vita al concetto di villa come residenza dove passare del tempo d’ozio e ristoro. I lavori di rifinitura della struttura furono affidati a Lambert Sustris, pittore fiammingo in Italia per studio, che tra il 1542 e il 1548 soggiornò presso la Villa e la affrescò interamente.
Nel 1962, il vescovo reggente Girolamo Bordignon alienò la Villa all’imprenditore Vittorio Olcese che, nel 2005, la donò al FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, fondazione privata senza scopo di lucro nato nel 1975 per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.

ESTE – Ceramiche estensi

Ad Este, antica cittadina a sud di Padova, l‘antica fabbrica di ceramiche d’Este della seconda metà del 1700 fondata da Girolamo Franchini, è rimasta immutata. A ridosso del Duomo, conserva ancora una parte del muro originario della città, centinaia di stampi originali e decori di rara bellezza, con opere originali custodite anche al Museo Nazionale Atestino.

decorazione manuale, credit@TWM

Nel 1955 Giovanni Battista Giorgini, già famoso nel mondo come “inventore” delle sfilate di moda italiana a Palazzo Pitti a Firenze, rilevò l’azienda e riportò l’azienda a nuova vita con il nome Este Ceramiche Porcellane. Come un tempo, lavorazione e decorazione sono realizzate ancora a mano, con grande attenzione alla qualità. La ceramica prodotta è sottile, leggera e il colore è molto bianco, ricorda la porcellana.

TERME EUGANEE – Grand Hotel Trieste & Victoria

Ai piedi dei Colli, le Terme Euganee sono il più grande nucleo termale d’Europa, che ha fatto storia per benessere e fangoterapia. Nel cuore dei colli euganei , Abano terme e’ custode prezioso dei segreti della terra, tra acque termali fanghi termali e sapienze millenarie che trasformano in cura e benessere le risorse naturali del sottosuolo, come la fango terapia, che prevede anche un passaggio in acqua naturale termale. Il Grand Hotel Trieste & Victoria coniuga relax , benessere e confort a stile ed eleganza a cinque stelle in uno splendido complesso termale, con 5 piscine, white spa, complessi curativi e personale altamente qualificati. Generazioni di viaggiatori raffinati e celebrità italiane, europee e internazionali sono passati da questo splendido hotel: capi di stato, primi ministri, nobili, divi del cinema e dello sport, conquistati dal benessere derivante dall’acqua e dal fango termale e dal fascino di  questo hotel, storia del termalismo.

GHVittoria, piscina interna,credit@TWM

La vocazione al lusso è unattitudine che si perpetua dal 1912, quando in piena Belle Epoque il grand Hotel s’inseriva nella scia degli anni scintillanti del lusso europeo. Arredi storici, ampi saloni eleganti, quadri, porcellane, lampadari di Murano e la sua splendida atmosfera fin de siècle è rimasto intatto, consegnando alla clientela internazionale fascino e bellezza senza tempo. Un’altra pagina di storia è la stanza 106 dove il 4 novembre 1918 il generale Armando Diaz firmò il Bollettino della Vittoria che chiuse la Grande Guerra. Ora il suo appartamento è una delle suite più affascinanti dell’hotel, con la scrivania del generale e la specchiera originale dell’epoca.

Appena fuori Padova, Torreglia è la località dove l’azienda vitivinicola della famiglia Gardina estende i suoi vigneti. Il nome, QUOTA 101 richiama l’altimetria di questo luogo ma, nel contempo, sottolinea la mission dell’azienda: il recupero del genius loci, da sempre vocato alla viticoltura e ricco di biodiversità.

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A poca distanza, l’Osteria Volante è il luogo dove appassionati buongustai potranno rinfrancarsi al fresco di un piacevole dehors e conoscere il territorio stando comodamente seduti a tavola, gustando prodotti locali, birre artigianali e vini di nicchia, sopratutto locali, come i cio’tolieri, vassoi in legno con finger food (cicheti), taglieri di formaggi da piccoli produttori caseari e salumi artigianali. Giorgio, Marta e Alessandro, amici e soci titolari, dopo anni di peregrinaggio – donde il nome!- in giro tra fiere ed esposizioni per la promozione della cultura enogastronomica del territorio, dal 2018 sono stanziali a Torreglia, nel segno di una gaudente convivialità e attenzione costante alla qualità.

Nello splendido borgo di Cornoleda, nel cuore del Parco dei Colli Euganei, Frantoio Cornoleda è l’azienda di Devis e Jaci Zanaica, accumunati dalla passione per le olive, prima ancora che dall’amore. Nato nel 2008,  il frantoio Cornoleda ha puntato da subito sull’eccellenza, la ricerca costante e l’altissima qualità delle sue olive, con attenzione quasi maniacale fin dalla raccolta negli uliveti, tant’è che è tra gli oli più premiati dei Colli Euganei. La peculiarità è anche nella scelta di una produzione con olive monovarietali (cultivar) solo del territorio e legate alla stagionalità, come Rasara, Leccino, Grignano, El Matosso, a garanzia della massima espressione dell’identità territoriale e della tipicità. Molto belle anche le bottiglie di ceramica decorata a mano con colori pastello vetrati.

Sempre a  Cinto Euganeo, in provincia di Padova, Trattoria da Sgussa è l’indirizzo della cucina tradizionale della famiglia Carmignato dedita da molti anni a tramandare, di generazione in generazione, i saperi semplici e genuini del territorio. Produttori locali, prodotti artigianali e ricette semplici ma ricche di gusto sono al centro di una filosofia che punta al benessere, con tavoli all’aperto sotto al pergolato, una sala interna di mattoni rossi, calda e accogliente che rievoca l’ambiente familiare, con travi lignee e muri in pietra e una cantina visitabile con etichette prevalentemente locali.

Tra queste quelle della cantina Ca’ Lustra Zanovello, azienda vitivinicola nella Valle del Faedo, uno dei territori più integri del Parco regionale di Colli Euganei, ricca di suoli vulcanici e sedimenti marini. Fondata nel 1977 da Franco Zanovello, l’azienda da circa cinquantanni produce vini biologici e naturali. Marco e Linda sono la seconda generazione che ha dato un impulso moderno e fresco all’azienda, ad iniziare dalle originali etichette, con una grafica in alfabeto venetico, trait d’union tra tradizione e modernità, per raccontare il luogo di appartenenza di ogni vigneto e connotarne il marchio identitario, ancor prima della pienezza del sorso.

PARCO FRASSANELLE

A 20 km circa da Padova, sulle pendici settentrionali del Parco Regionale dei Colli Euganei, Parco Frassanelle è l’antica dimora dei conti Francesco e Alessandro Papafava dei Carraresi che, ai primi anni del XIX secolo decisero di trasformare il casino di caccia del XVI secolo in una splendida villa in stile neoclassico.

Villa Frassanella,credit@TWM

Gli ambienti furono ripensati e riadattati, con stile ed eleganza alla nuova destinazione. Imponente, per l’epoca ed i costi, anche la rete del sistema idrico che approvviggionava la villa attraverso una vasta serie di cisterne di raccolta d’acqua dalle colline circostanti. per alimentare sistema. Una monumentale scalinata fu costruita per collegare l’edificio della vecchia fattoria del 17º secolo ai piedi della collina alla facciata principale della nuova villa, in simmetria con due cappelle di famiglia che si affacciavano l’una all’altra nella piazza davanti la facciata retrostante della villa (oggi entrata principale) e un delizioso tempio greco in antis (opera dell’architetto veneziano Giuseppe Jappelli) collocato in uno spazio aperto nel mezzo del parco.

Sotto la Villa, imponente sulla collina centrale del parco, sono state scavate delle grotte artificiali di grande suggestione e fascino, per volere del conte Alberto Papafava.

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Cantina Maeli, a Luvigliano di Torreglia (PD) nelle Terre Bianche del Pirio, deve il suo nome alle antiche terre di origine vulcanica, composte da strati di marne e limo. Costituita nel 2011 dalla giovane Elisa Dilavanzo, è unica nel suo genere per la scelta di aver declinato il Moscato Giallo in cinque versioni differenti di espressione territoriale attraverso un originale percorso degustativo: “LA VIA DEL MOSCATO GIALLO”.

Moscato Giallo, Maeli, credit@TWM

Federica Anna Guerriero

 

Federica Anna Guerriero

Giornalista, Imprenditrice, Marketing e Comunicazione (Università La Bicocca di Milano), ha grande passione e curiosità per viaggi, wellness e lifestyle, nonchè padronanza di diverse lingue, in primis inglese e francese. Pregresse collaborazioni in Riviste di settore.

 

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